Stati generali del turismo: la mobilità in Italia deve essere intermodale
Durante gli Stati generali del turismo a Chianciano è nato un Manifesto per elencare le priorità per il Piano Strategico del Turismo 2023-2027. Tra i punti più importanti i trasporti e la loro intermodalità
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A Chianciano (con un’assenza di peso…) si sono tenuti gli Stati generali del Turismo. Dove si sono sottolineate le Urgenze e priorità dell’industria turistica del “Paese più bello del mondo” (cit.). Malgrado un’ottima estate, che ha visto un +31% di presenze sullo stesso periodo del 2020 (a quota 177 milioni), ma un -14% sulla stagione estiva del 2019 (29 milioni in meno di presenze).
Il manifesto per il turismo
Lo si legge nel Manifesto pubblicato a monte dell’evento anche per cercare di indirizzare il Piano Strategico del Turismo 2023-2027. E tra i punti discussi, dal PNRR al caro energia, dalla “sempreverde” sburocratizzazione alla difesa delle imprese nazionali, si è parlato anche di Trasporti e infrastrutture. Senza le quali “l’industria del turismo non può prosperare”.
Per scaricare il Manifesto degli Stati Generali del Turismo Clicca qui
Focus trasporto ferroviario
Lo sviluppo del trasporto ferroviario, e di quello ad alta velocità in particolare (per il quale, lo ricordiamo, l’Italia è stato uno dei primi paesi a liberalizzare il servizio con l’arrivo sui binari tricolori di Deutsche Bahn, poi ritaratasi dal nostro paese, della piemontese Arenaways, poi fallita, ma soprattutto di Italo – NTV nel 2012) è essenziale per la mobilità, turistica e non solo, in Italia.
Con uno sviluppo auspicato verso Sud e sulla dorsale adriatica. E con un occhio all’intermodalità, parola d’ordine che deve essere il faro guida nella progettazione della mobilità futura. Connettendo “treni, aeroporti, porti e rete stradale con nuovi strumenti intelligenti”, come si legge nel manifesto.
Gli aeroporti
Nel manifesto si auspica anche la difesa degli aeroporti sparsi lungo la Penisola. I quali, dopo la crisi dovuta alla pandemia di Covid-19, hanno dovuto affrontare il blocco di alcuni collegamenti a causa della guerra e le difficoltà della crisi energetica. Utilizzando per loro il fondo già disponibile per gli scali, da rifinanziare per la realizzazione o l’ammodernamento di autostazioni interne già entro la fine del 2022.
Trasporto su gomma
Nell’incontro voluto da Federturismo Confindustria, non mancano anche accenni al trasporto su strada, con un grido di allarme per i troppi ostacoli all’accessibilità dei centri città per gli autobus. Si punta alla “adozione del il DM di attuazione del Codice della Strada riguardante le soglie massime di tariffazione degli accessi dei veicoli alle ZTL”. Punto focale anche per i fleet manager che gestiscono i parchi auto all’interno delle aziende operanti nel Belpaese.
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