Auto protagonista della mobilità post Covid, lo studio di Aniasa e Bain & Company
Un’innovativa ricerca, condotta da Aniasa e Bain & Company, dal titolo “Auto protagonista della mobilità post Covid – Gli spostamenti degli italiani nella fase di ripartenza”, ha analizzato le nuove scelte di mobilità degli italiani in Fase 2.
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In questo delicato momento di ripartenza, le abitudini degli italiani sono cambiate, dando vita a una nuova mobilità post Covid. Due cittadini su 3 limiteranno l’utilizzo dei mezzi pubblici. Diminuisce anche l’utilizzo dei servizi di car sharing. Mentre aumenta la richiesta di auto a noleggio, scelta dal 20% degli italiani per le proprie vacanze. Mentre 8 acquirenti su 10 hanno rinunciato o rinviato l’acquisto di un’auto in attesa di ulteriori incentivi.
Questo quel che emerge dalla ricerca “Auto protagonista della mobilità post Covid – Gli spostamenti degli italiani nella fase di ripartenza” condotta da Aniasa in collaborazione con la società di consulenza strategica Bain & Company e presentata oggi nel corso della conferenza stampa del Rapporto Aniasa 2020.
LA NUOVA MOBILITÀ POST COVID
Nel 2019, il tasso di motorizzazione in Italia è stato pari a 656 auto ogni 1.000 abitanti, un dato in costante crescita da 20 anni e senza pari in Europa. Il nostro Paese dipende in gran parte dalla mobilità privata: circa il 60-70% degli spostamenti avviene in auto. Nonostante ciò, il costo al km continua a crescere, portando allo sviluppo progressivo del noleggio a lungo termine, con costi certi e zero anticipo. Questo il contesto pre-pandemia.
Per valutare l’impatto dell’emergenza sanitaria sulle abitudini di mobilità degli italiani, i ricercatori hanno intervistato un campione rappresentativo di 1.000 residenti nelle principali città italiane (Roma, Milano, Torino), interpellati a fine maggio, a poche settimane dalla fine del lockdown e quindi con ancora la paura del virus ben presente.
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Il Car Sharing frena
Prima dell’avvento del Covid, i servizi di car sharing avevano visto la propria base clienti aumentare e consolidarsi. Il lockdown ha comportato una brusca battuta d’arresto a questo trend positivo. Stando alla ricerca, il 46% degli italiani intende continuare a utilizzarlo come prima, la restante parte si è dimostrata più scettica: il 64% di questa per via di ragioni sanitarie, mentre il 30% non ne ha bisogno in smart working. Il 44% degli scettici, tuttavia, si è dichiarato pronto a superare i propri timori.
Oggi, superata la fase iniziale della Fase 2, il timore del contagio è meno invalidante e la maggior parte degli italiani ha ripreso a recarsi nel luogo di lavoro. Il car sharing sta dunque recuperando velocemente fette di mercato, grazie anche ai nuovi protocolli igienici adottati dagli operatori.
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Il noleggio va in vacanza
Per quel che riguarda il noleggio a lungo termine, l’emergenza sanitaria non ha comportato significativi scostamenti rispetto al pre Covid. Discorso diverso è quello sul noleggio a breve termine, da sempre caratterizzato in Italia da una forte componente leisure che affianca quella business. Il 50% degli intervistati ha dichiarato di voler utilizzare l’auto quanto o più di prima, la restante metà è intenzionato a servirsene di meno.
Il minor utilizzo dei servizi di noleggio a breve termine è dovuto, più che a ragioni sanitarie, alla variazione della routine lavorativa (54%) o alle difficoltà economiche dovute alla perdita o al cambio di lavoro (55% del totale). Più promettenti i dati sul periodo estivo: il 72% degli italiani conferma la propria intenzione di andare in vacanza e il 20% di questi è pronto a farlo con una vettura a noleggio (scopri anche il voucher vacanze di Aniasa).
L’acquisto è rimandato
Infine, lo studio si concentra sulla propensione all’acquisto di nuove vetture. Il 24% del campione, ha ammesso di aver rinunciato all’acquisto; il 60% dichiara di averlo posticipato. Le ragioni, nel 47% dei casi, sono di natura economica, con il 23% in attesa di un imminente calo dei prezzi. Per il 70% degli intervistati, infatti, il ritorno all’acquisto è legato a incentivi e promozioni, nonché allo sviluppo di strumenti flessibili.