Il ritorno del Mobility Manager: obbligatorio in tutte le aziende con più di 100 dipendenti
Il decreto Rilancio riscopre il Mobility Manager, figura professionale che gestisce e armonizza la mobilità aziendale. La sua introduzione è obbligatoria per tutte le aziende o enti pubblici con più di 100 dipendenti, con sede in una Città metropolitana, in un capoluogo (di provincia e di regione), o in un comune da almeno 50.000 abitanti.
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Di Mobility Manager si parla da anni, ma ecco che questa figura professionale ritrova attualità nel decreto Rilancio, che prevede venga inserito all’interno delle aziende con più di 100 dipendenti.
Il Mobility Manager è stato istituito nel 1998 dall’allora Ministero dell’Ambiente Edoardo Ronchi proprio per dare risposte veloci ai problemi della congestione del traffico.
Il decreto Ronchi prevedeva la sua introduzione – mai completamente realizzata – nelle imprese con più di 300 dipendenti.
COSA FA IL MOBILITY MANAGER
Il Mobility Manager, che solo a volte coincide col Fleet Manager – ha il compito di armonizzare la mobilità aziendale. Pianifica i viaggi aziendali, il car sharing e gli spostamenti casa-lavoro, facendo in modo di risparmiare risorse e tutelare l’ambiente.
Un ruolo spesso affidato alla Direzione Generale, a stretto contatto con le Risorse Umane. Gli stessi Mobility Manager spesso provengono dall’area delle HR.
IL RILANCIO DEL MOBILITY MANAGER
Con la Fase 3 si attende un aumento della mobilità veicolare privata, quindi è d’obbligo ripensare in modo virtuoso anche gli spostamenti lavorativi.
Per questo il governo ha intenzione di rilanciare la figura del Mobility Manager e renderla capillare. Perciò è obbligatorio l’inserimento del Mobility Manager per tutte le aziende o enti pubblici con più di 100 dipendenti, con sede in una Città metropolitana, in un capoluogo (di provincia e di regione), o in un comune da almeno 50.000 abitanti.
I COMPITI DEL MOBILITY MANAGER
Le imprese dovranno redigere un piano degli spostamenti tra casa e lavoro dei lavoratori e stabilire chi sarà il responsabile della mobilità aziendale, entro il 31 dicembre di ogni anno. Quali sono i suoi compiti:
- Gestire la mobilità dei dipendenti, evitando il massiccio utilizzo di auto privata
- Ridurre ai minimi termini il rischio contagio nel viaggio casa lavoro
- Organizzare le entrate e le uscite degli occupati nelle strutture aziendali, favorendo anche lo smart working
Si attendono ulteriori dettagli circa modalità di nomina, durata in carica e funzioni della figura in un futuro decreto, emesso dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con quello dei Trasporti.