Mobility Transformation: due passi in avanti e uno indietro?
Il procedere altalenante della Mobility Transformation in Italia è stato il topic della prima parte del workshop del Fleet Motor Day 2022, dal provocatorio titolo "Mobility Transformation: due passi in avanti e uno indietro?"
Giusto qualche ora prima dell’annuncio da parte della Commissione Europea della messa al bando delle auto nuove con motorizzazioni endotermiche, le istituzioni dell’automotive hanno illustrato i traguardi e le difficoltà della Mobility Transformation. Topic al centro della prima parte del workshop tenutosi lo scorso martedì 7 giugno in occasione del Fleet Motor Day 2022, dall’esplicativo titolo: “Mobility Transformation: due passi in avanti e uno indietro?”.
A prender parte all’animata discussione, moderata dal giornalista Luca Zucconi, Andrea Cardinali, Direttore Generale UNRAE; Giuseppe Benincasa, Direttore Generale ANIASA; Salvatore Saladino, Country Manager Data Force Italia e Francesco Naso, Segretario Generale Motus-E.
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MOBILITY TRANSFORMATION, VERO PROGRESSO?
A dir poco accesa la discussione che ha visto i principali attori dell’automotive dibattere sui progressi e le problematiche della rivoluzione della mobilità. Per Andrea Cardinali di UNRAE, si tratta principalmente di una questione politica, che richiede la collaborazione di Europa e Governi, al fine di stilare una strategia chiara e condivisa per raggiungere la neutralità climatica richiesta dal Fit for 55.
Giuseppe Benincasa di ANIASA ha poi ribadito il ruolo cruciale che le società di noleggio posseggono nell’offrirsi da volano per la transizione energetica. Ruolo messo in discussione dalle scelte delle istituzioni che hanno escluso il mondo del noleggio dagli incentivi 2022. Incentivi che, anche per quel che riguarda i privati, non sono sufficienti. Così come ribadito da Francesco Naso di Motus-E.
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Infine, Salvatore Saladino di Data Force ha provocatoriamente sottolineato come quest’incentivi più che agevolare i cittadini siano serviti ad aiutare i costruttori che “hanno cavalcato e non subito le attuali problematiche“, ricavando secondo Saladino, veri guadagni e profitti da una delle più significative crisi del mercato degli ultimi anni.
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