Survey Mobility Transformation: Adas e sicurezza nelle flotte aziendali
I risultati della nostra survey sulla Mobility Transformation, condotta su un campione di 103 aziende, ci dicono che la sicurezza oggi è una priorità assoluta per tutte le aziende, non solo quelle di grandi dimensioni.
In questo articolo
Affrontare la Mobility Transformation in atto è attualmente la sfida più grande per i gestori delle flotte. Abbiamo monitorato il cambiamento in atto con una survey che abbiamo condotto nel mese di febbraio e marzo 2022 su un campione di 103 Fleet e Mobility Manager, con un parco totale gestito di 120.731 veicoli. Fra i temi principali, quello della sicurezza. Ecco cosa è emerso.
ADAS E SICUREZZA
Per la prima volta, abbiamo dedicato una sezione di una nostra survey agli Adas. Una scelta ben precisa. La sicurezza, infatti, oggi è una priorità assoluta per tutte le aziende, non solo quelle di grandi dimensioni.
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I Fleet e Mobility Manager si informano sui sistemi di assistenza alla guida, li adottano per policy sulle auto e gli LCV dei propri parchi e, in aggiunta, stanno attuando diverse strategie per salvaguardare l’incolumità dei propri driver al volante e, al tempo stesso, i bilanci aziendali.
Partiamo da un dato significativo, che riguarda la “cultura sui sistemi di sicurezza”: il 78% degli intervistati è a conoscenza che a partire da quest’anno alcuni Adas diventeranno obbligatori per legge. Segno che sono aggiornati (si tratta, ricordiamolo, di una notizia nota prettamente agli addetti ai lavori) e che la conoscenza approfondita di questi sistemi diventa un fattore essenziale per sensibilizzare i driver-utilizzatori.
A ulteriore testimonianza di questo dato di fatto, il 71% del campione è aggiornato anche sul fatto che i sistemi Adas necessitano di calibrazione a seguito di intervento manutentivo o di riparazione.
COME SI INFORMANO I FLEET MANAGER
Inoltre, tutti i Fleet Manager hanno dichiarato senza riserve di informarsi sugli Adas: la maggior parte (75) lo fa tramite gli organi di informazione (stampa, web, newsletter), leggendo o guardando video tutorial, e sui siti web delle Case auto (52 intervistati).
GLI ADAS INDISPENSABILI
Ci sono dispositivi che ormai vengono considerati indispensabili sui veicoli per evitare gli incidenti, in particolare la frenata d’emergenza (indicata da ben 92 intervistati), seguita a distanza dal Cruise Control Adattivo (59) e dal monitoraggio dell’angolo cieco (57) e il Lane Assist (50).
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Adottare questi sistemi di default sui veicoli è ormai un obbligo e una responsabilità ben precisa del Fleet Manager. Pochissimi gestori, non a caso, lasciano ai driver la libertà di decidere.
A questo proposito, un aspetto da migliorare in ottica futura è certamente la conoscenza degli Adas da parte degli stessi driver, che la maggior parte del campione (54%) attualmente dichiara insufficiente o appena sufficiente.
SMARTPHONE E CORSI DI GUIDA
Per ovviare, oltre il 50% dei Fleet e Mobility Manager ha introdotto disposizioni precise per l’utilizzo dello smartphone in auto che, come sappiamo, rappresenta una delle cause principali degli incidenti e il 34% (percentuale che sale a oltre il 40% se si prendono in considerazione solo le grandi aziende) organizza corsi di guida per istruire gli utilizzatori in presenza o via web.
Molto si sta facendo, dunque, ma tanto può e deve essere ancora fatto: finora, infatti, pochissime aziende (meno del 5%) hanno adottato altre tipologie di incentivazione aziendale alla sicurezza stradale (come, ad esempio, istituire premi per i driver più virtuosi alla guida).
Strategie di questo genere saranno importanti nel prossimo futuro. Attualmente, infatti, come ci hanno riferito diversi intervistati, la responsabilizzazione dei driver, con i ritardi nelle consegne di nuovi veicoli e il conseguente inevitabile ricorso alle proroghe di auto che hanno già qualche anno alle spalle e, quindi, sono meno tecnologiche rispetto a quelle di ultima generazione, diventa un fattore ancora più cruciale.
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