Fase 2: il noleggio auto punta su nuove formule
In queste settimane stanno nascendo nuove formule di noleggio flessibili e altre già esistenti, come il noleggio a medio termine, sono salite alla ribalta: così i player puntano a venire incontro alle nuove esigenze dei clienti. Sarà una svolta all’interno dell’offerta oppure solo un trend temporaneo?
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Offerte di medio termine, ma anche proposte integrate, a metà tra il mid term e il Nlt, oppure noleggio & corporate car sharing: il noleggio auto, in questa fase 2 dell’emergenza, sta evolvendo in maniera significativa la sua offerta. Formule già esistenti, come il mid term, sono salite alla ribalta dopo l’avvento del Covid e altre proposte flessibili e innovative stanno nascendo.
L’obiettivo è chiaro: per supportare i clienti, siano essi aziende, pmi, professionisti o privati, in questo momento serve flessibilità. E i classici confini tra noleggio a lungo, breve e medio termine stanno scomparendo ancora di più.
NOLEGGIO AUTO: ARRIVANO FORMULE FLESSIBILI
Facciamo qualche esempio concreto: dato che, in questo momento di grande incertezza, le esigenze di mobilità temporanea sono più forti (pensiamo ai dipendenti aziendali che prima utilizzavano i mezzi pubblici per andare al lavoro e adesso, comprensibilmente, preferiscono optare per un mezzo alternativo), formule di medio termine già presenti sul mercato come, per citarne alcune, Arval Mid Term, Flexiplan di LeasePlan o AlphaRent di Alphabet rispondono pienamente alle necessità del momento.
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Ma la proposta di flessibilità a beneficio dei clienti sta aumentando: per fare altri esempi, SIFÀ sta sviluppando in queste settimane un servizio a metà tra il mid term e il noleggio a lungo termine, Arval un servizio che abbina i prodotti Arval Car Sharing e Arval Mid Term, per consentire, con l’ausilio della telematica, di offrire una vettura in condivisione anche a chi non ha l’auto assegnata. Leasys ha lanciato FlexRent, formule da una settimana a oltre 3 mesi che abbinano il Rac con i servizi del noleggio a lungo termine. E ancora, notizia di ieri, LeasePlan ha inserito nella propria offerta la possibilità di noleggiare un monopattino elettrico in abbinamento al veicolo.
I FATTORI VINCENTI
La proposta dei noleggiatori risponde, in definitiva, all’esigenza di massima flessibilità nell’offerta. “Contratti di minore durata o di durata flessibile, che prevedono way-out senza penali, possono costituire una formula più adatta alle esigenze del cliente aziendale. Le imprese, abituate a ragionare in ottica di lungo periodo, in questo momento non sono in grado di fare previsioni né sul consumo effettivo del parco né sulla stabilità della forza lavoro. La velocità di consegna, spesso direttamente presso la sede del cliente, canoni competitivi, l’elasticità nella durata, sono tutti fattori vincenti, soprattutto nei tempi di crisi che stiamo vivendo” commenta Salvatore Saladino, country manager di Dataforce Italia.
Il Covid ha accelerato certamente la domanda di formule di noleggio auto a medio termine: sarà un nuovo boom o solo un trend temporaneo? “Sicuramente l’attuale clima di incertezza le ha rese appetibili anche per chi ancora non le aveva utilizzate, ma sono convinto che rappresentino un’eccezionale opportunità di mercato” aggiunge Saladino.
Riguardo ai privati, invece, ben poche offerte di mid-term sono a loro accessibili, “ed è un peccato – osserva il country manager di Dataforce Italia – perché potrebbero risolvere esigenze temporanee magari anche semplificandone l’accesso con addebito su carta di credito”.
IL FUTURO DEL NOLEGGIO AUTO
Da sole, ovviamente, il noleggio a medio termine e le formule flessibili non possono rappresentare la panacea di tutti i mali del mercato (leggi i numeri di aprile). La risposta alle necessità di mobilità, come sottolineato in queste settimane da tutte le associazioni del settore delle quattro ruote, deve necessariamente passare attraverso una politica di incentivazione promossa dalle istituzioni.
“Gli indicatori di maggio non permettono di essere ottimisti: nelle prime tre settimane l’andamento delle immatricolazioni mostra un calo del 36% rispetto all’anno scorso. Ma per il comparto del noleggio va molto peggio: per gli operatori del lungo termine (nei cui numeri sono compresi i contratti di medio termine) la flessione è del 47%, mentre per il breve termine la situazione di stallo è assoluta, con le nuove immatricolazioni ancora vicine allo zero” spiega ancora Saladino.
La tendenza dei clienti del noleggio a lungo termine, come abbiamo visto dalla nostra survey sugli impatti del Covid, è quella di prolungare i contratti in vigore. “Fino a quando le iniziative del Governo a favore della ripresa non saranno altro che proclami destinati a rimanere parole al vento, senza un’iniezione di liquidità reale e senza un adeguamento della fiscalità sull’auto aziendale, il mercato Business rimarrà su livelli bassi e dunque insostenibili per la filiera della distribuzione automobilistica” conclude il country manager di Dataforce Italia.