Quali sono le differenze normative tra Taxi, Noleggio con Conducente e Uber?
Taxi e Ncc hanno da sempre avuto motivi di attrito e competizione, ma ancora di più con la rivoluzione di Uber. Ecco cosa dice la legge.
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Quali sono le differenze fra taxi, Noleggio con conducente (Ncc) e Uber? Di base, gli Ncc (quindi anche Uber) devono essere sempre prenotati in anticipo, mentre i taxi stazionano in un luogo pubblico per garantire un servizio continuativo.
Taxi e Ncc hanno da sempre avuto motivi di attrito e competizione, ma ancora di più con la rivoluzione di Uber. Il colosso di San Francisco ha introdotto nel settore degli Ncc una App con cui potere prenotare il servizio, di fatto applicando al Noleggio con conducente i principi della sharing economy.
LA NORMATIVA IN ITALIA
Ma quali sono le regole da seguire in Italia? Le licenze per taxi e Ncc vengono concesse a livello comunale. La “legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea” risale al 1992. Le ultime norme – più severe per gli Ncc – sono contenute nel Decreto legge semplificazioni, approvato dal Parlamento il 28 gennaio 2019.
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TAXI
Il servizio taxi è un servizio prettamente locale, pertanto alle normative nazionali vanno aggiunte le varie norme regionali che recepiscono, integrano e diffondono a livello locale la legge quadro nazionale.
Il tassista può essere dipendente di una cooperativa, un socio di una azienda di piccola o media dimensione o anche un libero professionista. Il tassista ha come obblighi:
- Stazionare in luogo pubblico
- Garantire sempre e comunque il servizio
- Applicare le tariffe “determinate amministrativamente dagli organi competenti”
- Prelevare l’utente o dare inizio al servizio “all’interno dell’area comunale o comprensoriale” indicata nella licenza
- Il pagamento è calcolato con tassametro omologato sulla base di tariffe determinate dalle competenti autorità amministrative
NOLEGGIO CON CONDUCENTE
Anche la licenza per gli Ncc è comunale, ma di fatto il noleggio con conducente è un rapporto esclusivo tra l’autista e il cliente. Gli obblighi si sono inaspriti, o meglio: è saltato l’emendamento Lanzillota (dal nome della senatrice del Pd Linda Lanzillotta, prima firma dell’emendamento) che per un certo periodo aveva congelato alcune disposizioni particolarmente gravose per gli Ncc, come l’obbligo di rimessa.
Queste le caratteristiche degli Ncc:
- Obbligo di partire e tornare dalla rimessa. La regola serve a distinguere nettamente l’attività di Ncc da quella dei tassisti, che possono accettare prenotazioni mentre sono in strada. Si può derogare dall’obbligo di partire dalla rimessa se ci sono più prenotazioni nello stesso giorno, che rendono difficile un ritorno alla base.
- La prenotazione deve avvenire obbligatoriamente presso la rimessa, quindi divieto di stazionamento sul suolo pubblico e divieto di app di carsharing
- “Foglio di servizio”: i conducenti sono obbligati a compilare e tenere un “foglio di servizio” completo di una serie di dati tra cui il timbro dell’azienda e/o società titolare della licenza.
- Il corrispettivo del trasporto per il servizio di noleggio con conducente è direttamente concordato tra l’utenza ed il vettore
- il trasporto può essere effettuato senza limiti territoriali (ma sempre con obbligo di rimessa)
- la prestazione del servizio non è obbligatoria
IL CASO UBER
Il Dl semplificazioni ha stabilito che i titolari di Ncc non potranno offrire il loro servizio di trasporto attraverso app di carsharing. In più, chi mette in condivisione il veicolo di proprietà attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali (un esempio per tutti: BlaBlaCar) può vedersi riconosciuto soltanto un rimborso per le maggiori spese sostenute. Siccome il carsharing non è una attività professionale, il servizio non può essere remunerato.
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Quindi il servizio di Uber si muove sul filo del rasoio, fra le norme che regolano gli Ncc e quelle del car sharing. Da un lato Uber è un servizio di noleggio auto, con una flotta di conducenti, che fanno da autisti a pagamento. Dall’altro, bisogna ricordare che in Italia chi non è munito di licenza (di tassista o di noleggio auto con conducente) e di partita Iva non può trasportare altre persone facendosi pagare più del rimborso chilometrico, altrimenti il suo si configura come lavoro nero.