Intestazione temporanea auto, obbligo e regole
Le ultime sulla normativa che regola l'intestazione temporanea dei veicoli, i tempi e le modalità per richiederla per le auto a noleggio e i casi in cui non è necessario.
In questo articolo
L’intestazione temporanea auto è regolato dal Codice della Strada e consiste nell’obbligo (in alcuni casi specifici) di registrare presso la Motorizzazione Civile il nominativo della persona che utilizzerà un veicolo intestato ad altri per un periodo superiore ai 30 giorni.
L’obiettivo di questa norma è di contrastare l’uso illegittimo dei comodati d’uso (risalendo ai responsabili di eventuali illeciti e contrastare le intestazioni fittizie).
Nello specifico l’intestazione temporanea di un veicolo (autoveicolo, autovettura o autocarro; motoveicolo, motocicli e quadricicli a motore; rimorchio leggero, fino a 3,5 tonnellate) può essere fatta da una persona fisica o giuridica per l’utilizzo temporaneo e superiore ai 30 giorni del mezzo intestato a un’altra persona, anch’essa fisica o giuridica.
Leggi Anche: I vantaggi del noleggio a lungo termine.
Intestazione temporanea auto, come funziona
Regolata dall’Art. 94 comma 4 bis, l’intestazione temporanea è un obbligo nei casi di costituzione di usufrutto, leasing, trasferimenti di proprietà, che prevedono variazioni riguardanti gli intestatari delle carte di circolazione.
Quando va fatta l’intestazione temporanea del veicolo
Come detto, la comunicazione deve essere fatta quando la disponibilità alla persona non intestataria dal mezzo supera i 30 giorni, deve essere inviata entro e non oltre i 30 giorni dalla consegna dell’autovettura e comporta l’apposizione di un annotazione di aggiornamento sulla carta di circolazione o Documento Unico.
I casi in cui è necessaria sono i seguenti:
- veicoli in comodato
- veicoli aziendali in comodato
- veicoli intestatati a deceduto
- veicoli in custodia giudiziale
- veicoli intestati a incapaci di agire
- veicoli in locazione senza conducente, il caso appunto del noleggio.
Nel caso di noleggio a lungo termine il soggetto obbligato a fare la comunicazione è il cliente e non il proprietario dell’auto.
Comodato e noleggio, le differenze
La comunicazione non è necessaria nel caso in cui, ovviamene, il comodato abbia durata inferiore ai 30 giorni (il noleggio a lungo termine per sua natura va dai due i cinque anni) e nel caso in cui l’utilizzatore sua un familiare convivente.
Nel caso si tratti, invece, di un familiare non convivente la comunicazione è obbligatoria e deve rispettare i tempi previsti per legge.
Come farla: documenti e costi
Non sono molti i documenti dalla Motorizzazione Civile, ma vanno consegnati tutti:
- Istanza modifica intestatario MOD TT2119;
- Dichiarazione Sostitutiva di Atto di notorietà del proprietario dell’auto;
- Copia del bollettino di versamento sul c.c. 4028 pari a 16 euro;
- Copia del bollettino di versamento sul c.c. 9001 pari a 10,20 euro.
Il costo complessivo dell’operazione, quindi, è di 26 euro e 20 centesimi.
Multe, chi le paga?
Come detto sopra, l’onere della comunicazione è della persona fisica o giuridica che sottoscrive il contratto di noleggio. Di conseguenza, le sanzioni per la mancata comunicazione sono anch’esse a carico del sottoscrittore del contratto.
Ovviamente, per una questione di praticità, il Ministero delle Infrastrutture ha previsto la possibilità di delega per l’esecuzione di tutte le pratiche alla società di noleggio.
In caso di mancato rispetto dell’Art 94 comma 4 bis si è soggetti a sanzione amministrativa e quindi al pagamento di una somma tra € 727 e € 3.629.
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