Forum Aniasa 2021: il noleggio è il motore della transizione ecologica
I numeri dei primi 9 mesi dell'anno confermano che il noleggio e la mobilità pay per use sono il principale volàno della transizione ecologica. La ripresa del settore, però, è frenata dalla crisi produttiva e dalle incaute e sconcertanti scelte della politica.
In questo articolo
NEXT Mobility: con questo claim, che evoca la grande trasformazione che la mobilità sta vivendo, il mondo del noleggio si è riunito ieri (finalmente in presenza) a Roma, nell’affascinante cornice dello Spazio Novecento. Confermando ancora una volta con i fatti e le cifre concrete il suo ruolo di motore della transizione energetica.
Il Forum Aniasa, intitolato “NEXT Mobility – Pay-per-use: il motore della transizione ecologica” e organizzato con il sostegno di Birò, Ecoprogram, Geotab e UnipolSai, oltre all’intervento del presidente dell’associazione Massimiliano Archiapatti, che ha fatto il punto sui numeri del settore nei primi 9 mesi dell’anno, ha ospitato la relazione del professor Carlo Cottarelli, direttore dell’ Osservatorio dei Conti Pubblici – Università Cattolica Milano sull’attuale situazione economica.
Approfondisci: il bilancio del noleggio nel 2021
I NUMERI DEL NOLEGGIO
Come emerge dall’ultima edizione del Rapporto Aniasa (clicca qui per scaricarla), dopo anni costellati da record nelle immatricolazioni e nel fatturato, il noleggio auto nel 2020 ha inevitabilmente frenato, con un calo consistente di noleggio a breve termine e car sharing e una maggiore tenuta del noleggio a lungo termine.
Un trend proseguito anche in un 2021 in cui, come ben riportato durante il Forum, “la crisi dei chip e le incaute scelte della politica stanno rallentando i flussi di immatricolazione e la ripresa della mobilità a noleggio e in sharing nel nostro Paese”.
Approfondisci: i numeri dell’ultimo Rapporto Aniasa
“Mancano all’appello oltre 100.000 immatricolazioni per il settore (-23% vs immatricolazioni del 2019, ndr.). Nonostante questo, la flotta resta salda sopra quota 1 milione di veicoli e il noleggio si conferma attore strategico della mobilità sostenibile anche grazie all’acquisto del 47% delle vetture ibride plug-in e del 30% delle elettriche immatricolate in Italia. Servono misure concrete che equilibrino la fiscalità sull’auto aziendale con quella degli altri Paesi europei e che favoriscano il passaggio dalla proprietà all’uso dei veicoli” ha spiegato Archiapatti.
La ripresa del noleggio a lungo termine nel 2021
Anche quest’anno si sono evidenziate due velocità diverse all’interno del noleggio: il noleggio a lungo termine ha consolidato la crescita del giro d’affari da gennaio a settembre. Le immatricolazioni (-4,7%), come detto, sono state frenate dall’assenza di prodotto, ma la flotta continua a crescere, anche grazie al ricorso alle proroghe contrattuali, concordate con la clientela. Questi i numeri:
- Giro d’affari: 4,3 miliardi di euro (+4% rispetto al 2019)
- Flotta: 977.000 veicoli (+10% rispetto al 2019).
Noleggio a breve termine e car sharing
Il noleggio a breve termine, invece, dopo la parziale ripresa nei mesi estivi, sta fronteggiando l’onda lunga del chip shortage, con i livelli pre-pandemia che potranno essere nuovamente raggiunti, secondo i player, soltanto del 2023-2024. Ecco i numeri dei primi 9 mesi:
- Noleggi: -56% rispetto al 2019
- Giro d’affari: -37% rispetto al 2019
Infine, il car sharing, da gennaio a settembre, complice la parziale riduzione della mobilità urbana nella prima parte dell’anno e lo smart working, ha visto il proprio business dimezzarsi rispetto al 2019.
Il contributo alla transizione ecologica
Sempre nei primi 9 mesi, il noleggio si è confermato il principale volàno della transizione energetica: Nlt, Rac e car sharing hanno immatricolato il 47% del totale delle Phev e il 30% degli EV. Oltre una vettura elettrificata su 3 nel nostro Paese viene immatricolata da una società di Rent.
L’ASSENZA DELLA POLITICA
“Sconcerta l’assenza di una strategia governativa che accompagni la transizione ecologica della mobilità. Il noleggio già oggi costituisce un elemento strategico di questa rivoluzione green, grazie a una flotta di ultima generazione, a una quota crescente di auto elettriche ed elettrificate e a un usato giovane, sostenibile e sicuro” ha commentato Archiapatti.
“Spingere, attraverso decisioni calate dall’alto, le Case automobilistiche verso segmenti di produzione che ad oggi non ricevono un’adeguata risposta dal mercato significa minore produzione, costi più elevati, minore disponibilità di quote di vetture per le forme di mobilità ‘pay-per-use’. Senza un cambio di strategia – ha aggiunto il presidente di Aniasa – le imprese di noleggio saranno costrette ad aprire fortemente ai Costruttori cinesi. Un trend che, una volta avviato, sarà difficilmente reversibile, entrando in un processo di distruzione del valore al quale non si può certo restare indifferenti”.
Leggi anche: il punto con Unrae sul 2021 complicato delle Case auto
LE SOLUZIONI DI ANIASA
Queste sono le mosse che, secondo Aniasa, si attenderebbero da una politica accorta e attenta a non generare “ripercussioni facilmente prevedibili sul versante occupazionale”:
- La definizione di condizioni favorevoli per la diffusione del car sharing nelle nostre città,
- il riallineamento della penalizzante fiscalità sull’auto aziendale agli standard europei,
- un bonus strutturale sull’acquisto di auto nuove e usate di ultima generazione, che consenta di raggiungere classi sociali con minore capacità di spesa.
FOLLOW US
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News. Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.