Mercato dell’auto: un preoccupante -8,49% segna il mese di novembre
La mancanza di incentivi e di misure mirate per il mercato dell'auto si sta facendo sentire: -8,49% è il dato riguardante novembre, con auto a benzina, metano e diesel a registrare i dati peggiori. Bene, invece, per elettriche e ibride plug-in, che sono state vendute in numeri fino a 6 volte superiori rispetto allo stesso periodo del 2019.
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Sull’onda del calo iniziato a ottobre, il mese di novembre vede un segno negativo sulle immatricolazioni di automobili per tutti i settori, meno quello dei veicoli commerciali leggeri. 138.290 sono state le immatricolazioni nel mese di Novembre 2020, ovvero 12.827 in meno rispetto allo stesso mese del 2019 (fonte: Dataforce).
Un segno evidente della profonda crisi del mercato dell’auto dovuta al Covid-19 e amplificata dalla fine dei fondi per gli incentivi per le auto termiche. Anche le previsioni per la fine dell’anno non sono rosee: si prevede, infatti, un totale di 1,36 milioni di auto nuove immatricolate in tutto il 2020, con quindi un importante calo del 29,2% rispetto al 2019.
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IL CALO DEL MERCATO DELL’AUTO INDICA CHE SERVE UNA SVOLTA
I numeri appena introdotti sono indicativi dell’anno che si sta andando a concludere, il peggiore degli ultimi anni per quanto riguarda questo settore.
Gli automobilisti infatti non possono più contare sugli incentivi sulle auto più popolari, mentre solamente chi ha intenzione di comprare un veicolo elettrico o ibrido plug-in può contare su fondi ancora inutilizzati e probabilmente destinati a rimanere allo Stato. Non sono, infatti, bastate le 9.812 automobili in più immatricolate dai privati per frenare l’importante discesa che ha visto immatricolare 138.290 nuove vetture, contro le 151.117 del novembre 2019.
E anche la corsa degli ultimi 3 giorni feriali del mese è stata più debole rispetto ai mesi passati: le targhe “last minute”, ovvero assegnate 26, 27 e 30 novembre si attestano a 48.225, il 34,87% di tutte le immatricolazioni di novembre con, quindi, due punti percentuali in meno rispetto al mese di ottobre.
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BENE ELETTRICHE, IBRIDE E VEICOLI COMMERCIALI
Anche novembre conferma il trend di calo delle immatricolazioni per veicoli benzina e, soprattutto diesel: la mancanza di incentivi verso questa tipologia di auto ha, di fatto, abbattuto le prestazioni del mercato dell’auto del mese appena finito.
Se le diesel sono andate male, con un -29% sulle spalle, sono le auto a benzina quelle ad aver registrato il dato peggiore, con un crollo del 38%. Flessione importante anche per le auto a metano, che segnano un -31%, complice anche la scarsa diffusione dei distributori, mentre vanno bene (+14%) le auto a GPL.
Chi ha comprato un’auto, quindi, si è dirottato sulle auto elettriche e ibride, che invece continuano la loro crescita esponenziale: +330% per le elettriche, +220% per le ibride.
Sono proprio queste ultime ad aver ormai raggiunto volumi sostanziali: quasi 37.000 nuove unità immatricolate a novembre, ovvero circa 2000 in meno delle auto a diesel. Tra le ibride, sono le Mild Hybrid ad aver conosciuto un numero importante di immatricolazioni (24.000 unità), mentre le plug-in, le più ecologiche – e quindi più incentivate – sono state quasi 5.000, ovvero quasi cinque volte di più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Dato positivo (+2,98%) anche per i veicoli commerciali, che hanno visto 477 unità in più rispetto al passato.
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L’ASCESA DELLE AUTO A BASSE EMISSIONI
Questi dati, quindi, mostrano l’effetto degli incentivi, che favoriscono l’ascesa delle auto a emissioni bassissime.
Infatti, le vetture di fascia da 0 a 20 grammi al km di CO2 (quindi auto elettriche) hanno visto una crescita triplicata, che invece è addirittura sei volte superiore nelle vetture ibride plug-in con emissioni tra 21 e 60 g/km. Bene anche le vetture da 61 a 90 g/km (full e Mild Hybrid), che segnano un 240% rispetto a prima.
Al contrario, sono 52.000 in meno le unità immatricolate per vetture con emissioni sopra i 110 g/km e, ancora di più, quelle sopra i 160 g/km – queste ultime penalizzate anche dal “Malus” nell’atto di immatricolazione.
LA SITUAZIONE DEL NOLEGGIO
Calano le immatricolazioni del noleggio. Nel dettaglio, l’ultimo mese ha fatto registrare un -17,94% per i noleggi a lungo termine, che hanno visto l’immatricolazione di 4871 unità in meno rispetto al passato. Dato ancora peggiore per il noleggio a breve termine, che segna un -25,88% a causa delle 2.069 unità in meno immatricolate.
Dati negativi, che non fanno che gonfiare la bolla di tutto il 2020: la situazione a un mese dalla fine del 2020, vede un -27,02% per Nlt e un drammatico -50,42% per i noleggi a breve termine. Bene, anche in questo caso, la situazione dei veicoli commerciali: 18,66% per veicoli commerciali con formula Nlt; ben +115,17% per il noleggio a breve termine; e +57,11% per i veicoli demo e km0.
Due, secondo Dataforce, le cause di questi cali così significativi per tutte le tipologie di immatricolazione, dai privati al Nlt e al Rac: lo squilibrio dei bonus, che privilegia alcune tipologie di alimentazione a discapito di altre; l’assenza di provvedimenti seri e mirati per sostenere il comparto aziendale.
La speranza per il 2021 è quella di una situazione più favorevole, con una presenza di piani più mirati nella Legge Finanziaria 2021, in approvazione in questi giorni. Tuttavia, i nuovi super bonus pensati per le auto elettriche, con detrazione al 50% e cessione del credito, non fanno che confermare un trend che sta spingendo i cittadini verso le auto a batteria, e di conseguenza verso un ulteriore calo delle auto a motori termici.
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