Nuova Kia Stinger, il test drive della gran turismo da 370 CV
Si chiama Kia Stinger ed è il modello di produzione più potente e prestazionale mai realizzato nella storia del marchio. Il nome rimanda al missile terra-aria, molto conosciuto dagli eserciti di tutto il mondo (riprende anche quello utilizzato dal prototipo sportivo GT4 Stinger, esposto al Salone di Detroit nel 2014). Un appellativo che anticipa le prestazioni di questa gran turismo, dal design sportivo (con un profilo da coupé).
La Kia Stinger 2019 si avventura in quella zona di mercato dove il marchio coreano non aveva mai osato prima: l’ambito segmento premium. C’è tutto quel che serve per sfidare le più quotate berline europee, a partire dallo stile e dalle qualità di guida. Il risultato è sorprendente.
ESTERNI NUOVA KIA STINGER 2019
È impossibile non notare la nuova Kia Stinger 2019. Cofano lungo e piatto, forma affusolata della coda, volumi e proporzioni da vera gran turismo: tutto è pensato per trasmettere carattere e personalità.
Lunga 4,83 metri, larga 1,87 metri e alta 1,4 metri (con un passo di 2,91 metri), la Kia Stinger affascina subito, ma soprattutto incuriosisce perché è una Kia e la casa coreana, costruttore generalista per antonomasia, finora non si era mai lanciata in una sfida del genere.
Stinger è il frutto della elaborazione del concetto di gran turismo che Kia aveva anticipato con il prototipo GT, presentato nel 2011. Frontale slanciato, fiancate tese, spalle pronunciate e carreggiate larghe: la Kia Stinger esprime forza ed eleganza atletica.
La caratteristica griglia “tiger nose” è incastonata fra i due elaborati gruppi ottici a Led, mentre la parte inferiore della coda ospita quattro terminali di scarico. Le prese d’aria sul cofano sono finte.
Approfondisci: gamma Kia 2019
INTERNI KIA STINGER
Il passo lungo ha permesso ai tecnici di disegnare un abitacolo molto grande. Quattro posti veri, comodissimi, mentre l’eventuale quinto passeggero deve fare i conti con il tunnel della trasmissione piuttosto ingombrante.
Attenzione quando si sale dietro: l’accessibilità posteriore, per via del tetto super-inclinato, non è molto agevole e, se non si sta attenti, si rischia di urtare l’arco della porta.
Il bagagliaio ha una capienza di 406 litri (si può arrivare a 1.114 litri), presenta una forma regolare ed è ben sfruttabile. Il portellone elettrico facilita le operazioni di carico.
All’interno dell’abitacolo, la plancia semplice, lineare, quasi minimalista, si raccorda con il tunnel, alto e pronunciato.
La strumentazione forse è fin troppo classica: composta da due grandi indicatori circolari rigorosamente fisici e analogici separati dall’immancabile schermo centrale, su cui confluiscono i dati dei sistemi di bordo. Nel complesso, l’ambiente è elegante, ma senza eccessi. Tutto sa di ben fatto.
TECNOLOGIA E ADAS
Lo sforzo di realizzare una vettura sorprendente nelle caratteristiche dinamiche, oltre che nel design, ha impegnato i tecnici Kia nella progettazione di una piattaforma dedicata.
Sulla Kia Stinger ci sono tutti gli Adas del caso: Driver Attention Alert, cruise control adattivo, frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni, controllo del traffico in retromarcia, Lane Keep Assist e monitoraggio degli angoli bui.
Senza dimenticare il sistema d’infotainment di ultima generazione e tutto ciò che un’auto di rango non può non avere (per esempio l’head-up display).
I menu virtuali sono ben mescolati ai classici pulsanti per accedere alle funzioni base e questo mix restituisce un approccio meno cervellotico alle interazioni con l’auto.
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TEST DRIVE KIA STINGER
La Stinger è la prima Kia che può vantare un’architettura meccanica così raffinata: motore longitudinale e una trazione integrale che, però, si comporta quasi sempre come una posteriore, per il massimo coinvolgimento di guida.
E vi assicuro che da guidare su strada è un vero spettacolo. Il motore qui è un bel V6 3.3 litri biturbo a benzina, in grado di sprigionare la bellezza di 370 CV, con ben 510 Nm di coppia, che per di più sono già disponibili a 1.300 giri. Pura libidine.
Forse gli manca solo un po’ di voce: il sound c’è, sia chiaro, però avrei preferito alzare un po’ il volume.
Il V6 spinge sempre forte, ma sa anche essere delicato quando lo si utilizza con il selettore del drive mode in comfort o eco. Parlando di consumi, anche i 10 km/l diventano un miraggio. Le emissioni si attestano sui 240 g/km, quindi scatta l’ecotassa.
Si sta seduti in basso. Posto di guida sportivo, sedile avvolgente. Per la prima volta in una Kia è possibile variare la taratura degli ammortizzatori con un sistema di controllo elettronico delle sospensioni (Dynamic Stability Damping Control).
Ottimo il feedback dello sterzo, sempre consistente e preciso. Per quanto riguarda i freni, invece, mi aspettavo un attacco ancora più incisivo.
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CAMBIO AUTOMATICO
Non vi siete ancora convinti di quanto facciano sul serio i coreani? Beh, allora vi aggiungo un altro dettaglio: la Kia Stinger monta un bel cambio automatico con convertitore di coppia a 8 rapporti. Non il solito ZF, ma una trasmissione completamente sviluppata in house dal Gruppo Hyundai-Kia.
In Sport plus le cambiate sono davvero coinvolgenti, con quel pizzico di calcio sulla schiena che serve proprio per esaltarsi.
MOTORIZZAZIONE DIESEL
Oltre alla cattivissima GT, con il V6 turbobenzina, c’è anche il quattro cilindri 2.2 turbodiesel da 200 CV, con costi di gestione più contenuti, perfetta per chi fa tanta strada. In questo caso, la versione a trazione posteriore sfugge all’ecotassa, con 154 g/km di CO2. I prezzi partono da 49.000 euro.
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