Primo contatto con Mercedes Classe C 2021: adesso è una piccola Classe S

Aggiornata nello stile e nei motori, la nuova Mercedes Classe C ricalca le doti della sorella maggiore nella linea (sportiva), nel comfort e nella tenuta di strada. Le prestazioni, come ha dimostrato il nostro viaggio da Roma alla Maremma, non tradiscono il Dna da stradista.
In questo articolo
Linee scolpite e sportive, motori elettrificati, tecnologia di ultimissima generazione, comfort al top: l’hanno sempre chiamata “Baby Benz”, ma adesso la nuova Mercedes Classe C è diventata adulta e moderna.
Una “piccola” Classe S, in tutto e per tutto. Abbiamo scoperto in anteprima la nuova Classe C berlina, viaggiando con lei dalla sede di Mercedes Benz di Roma fino alla Maremma, nel cuore della Toscana.
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PRIMO CONTATTO CON LA NUOVA MERCEDES CLASSE C 2021
SPORTIVA E TECNOLOGICA
Il primo sguardo evidenzia che la nuova Mercedes Classe C è stata aggiornata nello stile. La lunghezza, rispetto alla precedente generazione, aumenta fino a 4,75 metri, mentre il passo è di ben 2,8 metri. E le linee sono decisamente più sportive.
Dentro la nuova Classe C, come la sorella maggiore Classe S, adotta la seconda generazione del MBUX, che rispetto al passato fa un passo avanti nell’hardware e nel software. Rimane l’ormai classico assistente vocale, che risponde al comando “Hey Mercedes”, e diventa più capace di dialogare e di apprendere. Di serie sulla versione Premium Plus, è disponibile inoltre la funzione Video con Realtà Aumentata: una telecamera rileva l’area davanti all’auto e le relative immagini vengono visualizzate sul display centrale.
MOTORE MILD HYBRID
Rispetto al passato, si assiste ad un deciso up-grade anche sotto il cofano: sia i motori diesel sia i motori benzina a ciclo Otto presentano il sistema Mild Hybrid a 48 Volt, con potenze da 170 Cv a 265 Cv. Altro aspetto importante: tutte le motorizzazioni sono abbinate al cambio automatico 9G-Tronic a nove rapporti.
Noi siamo stati al volante della Classe C 220 d Mild Hybrid da 200 Cv, che abbina al motore diesel un motogeneratore da 20 Cv, fornendo una spinta supplementare e il cosiddetto veleggiamento, con recupero d’energia, in fase di decelerazione. Caratteristiche che consentono di ridurre consumi ed emissioni.
IMPRESSIONI DI GUIDA
Il percorso dalla Capitale al cuore della Toscana, oltre 300 km tra andata e ritorno, evidenzia la bontà sistema ibrido leggero: la spinta del boost elettrico in fase di accelerazione rende la guida divertente e brillante, specie nei tratti misti, mentre comfort e tenuta di strada sono ai massimi livelli, anche grazie all’ottimo funzionamento del cambio automatico a 9 marce. L’abitacolo è davvero da “classe superiore” con sedili particolarmente fascianti e, quindi, ideali per i lunghi viaggi.

In autostrada, abbiamo apprezzato il Distronic, per il controllo automatico della velocità, e la silenziosità di marcia. Nonostante le caratteristiche del design, occorre sottolineare che non si tratta di una berlina sportiva nelle prestazioni, piuttosto di un’affidabile stradista. In conclusione, un must per le flotte aziendali, che con la nuova generazione del modello hanno a disposizione una vasta varietà di scelta, in termini di motori (oltre ai Mild Hybrid, nei prossimi mesi arriveranno due Plug-in Hybrid), di equipaggiamenti e, naturalmente, di carrozzeria. Oltre alla berlina che abbiamo provato, c’è anche la wagon, che sicuramente in Italia monopolizzerà le vendite.
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