Nuovo Dpcm 6 novembre: cosa cambia per gli spostamenti
Nelle zone rosse non ci si potrà spostare fuori dal proprio comune salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5.
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Entrerà in vigore da venerdì 6 novembre il nuovo Dpcm, che prevede misure più restrittive e una suddivisione del territorio nazionale in tre zone a seconda della gravità dei contagi.
Il Decreto, annunciato la sera del 4 novembre, entrerà in vigore da venerdì 6 novembre, giovedì 5 quindi rimarranno valide le regole stabilite nel precedente Dcpm.
COSA CAMBIA PER GLI SPOSTAMENTI
Il coprifuoco sarà nazionale dalle 22 fino alle 5 di mattina. La capienza sui trasporti pubblici dovrà essere al massimo del 50 per cento, a eccezione del trasporto scolastico.
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Gli spostamenti scolastici verranno comunque ridotti perché è prevista la didattica a distanza al 100 per cento per le superiori. Altre misure di carattere nazionale sono la chiusura di musei e sale bingo, la sospensione di mostre e concorsi pubblici e privati.
ZONE ROSSE (ALTO RISCHIO)
Queste le regioni valutate ad alto rischio:
- Calabria
- Lombardia
- Piemonte
- Valle D’Aosta
In queste zone è vietato ogni spostamento in entrata e uscita, salvo motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Sono vietati anche gli spostamenti interni salvo per comprovate esigenze di lavoro, salute e scuola. Ciò significa che non ci si può spostare né cono messi di trasporto pubblici né privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune.
Altre misure
- Aperte le industrie, asili, scuole elementari e medie fino alla prima classe. La didattica a distanza sarà già dalla seconda media fino alle superiori, compresa l’università ad eccezioni delle matricole e le attività di laboratorio
- chiusi ristoranti, bar, pasticcerie, centri estetici e tutti i negozi che non vendono beni essenziali
- sì alla ristorazione con consegna a domicilio e all’asporto (quest’ultima fino alle 22). Rimane il divieto di consumare nei pressi del locale o all’interno di esso
- aperti i negozi alimentari nelle aree di servizio lungo le autostrade, negli aeroporti e negli ospedali
- aperti farmacie, tabacchi, supermercati, negozi alimentari, parrucchieri, barbieri e librerie
ZONE ARANCIONI (RISCHIO INTERMEDIO)
Queste le regioni valutate a rischio intermedio:
- Puglia
- Sicilia
Qui è bloccata la mobilità fra aree: sono vietati gli spostamenti in un comune diverso da quello di residenza o domicilio, salvo ragioni comprovate legate a studio, lavoro e salute.
Restano chiusi bar e ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie, ad esclusione di mense e catering continuativo.
ZONE GIALLE (CRITICITÀ MODERATA)
Sono valutate regioni a criticità moderata:
- Abruzzo
- Basilicata
- Campania
- Emilia-Romagna
- Lazio
- Liguria
- Toscana
- Molise
- Marche
- Sardegna
- Friuli Venezia Giulia
- province autonome di Trento e Bolzano
Qui restano valide le regole nazionali. Le zone potranno cambiare colore a seconda dell’andamento dei contagi, ma se ne riparlerà dopo 14 giorni.
LAVORO: SI TORNA IN SMART WORKING
Nuove regolamentazioni anche per il lavoro. Le fabbriche restano aperte, anche in zona rossa. A tutti gli altri luoghi di lavoro si richiedeno smart working e ingressi differenziati del personale, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato. Le Pa, escluso il personale sanitario e chi è impegnato nell’emergenza, dovranno assicurare “le percentuali più elevate possibili di lavoro agile” e lo stesso impegno si richiede ai dirigenti del settore privato.
Sospeso anche lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei concorsi per il personale sanitario e della protezione civile. Le selezioni potranno essere effettuate esclusivamente su base curriculare o in modalità telematica.
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SETTORE AUTO: CHI CHIUDE E CHI NO
Inserito nella lista delle “attività commerciali di prima necessità”, il “commercio di autoveicoli, motocicli e relative parti e accessori” continuerà a essere consentito. Concessionarie di auto e moto e officine resteranno dunque aperte, oltre che nelle zone gialle e arancioni, anche in quelle rosse. A patto che “sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni”.
https://youtu.be/6W_ciuANJ-g