L’offerta fleet di Hyundai (con una novità in arrivo)

Quando si parla di sostenere le flotte nella transizione energetica, la risposta di Hyundai è diversificata. Da una parte c’è il nuovo brand di gamma IONIQ e dall’altra i Suv ibridi plug–in per arrivare all’obiettivo comune, l’elettrificazione, alla velocità che meglio si adatta alla propria flotta.

Ma non solo: elettrificare vuol dire anche ricaricare. Charge My Hyundai è la miglior soluzione possibile, una card che offerta al cliente che permette al cliente di usufruire non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo, di un network di punti di ricarica, sia fast che non.

Già attivo per i clienti privati, è in arrivo anche un nuovo programma dedicato proprio alle aziende, perché il Fleet Manager possa gestire più driver e verificare sia le ricariche sia il chilometraggio delle vetture.

Gabriele Costantino, Head of Fleet di Hyundai Motor Company Italy, ci ha però spiegato l’offerta completa dedicata alle aziende. Partendo dai nuovi modelli full hybrid e plug-in hybrid per arrivare alle vetture elettriche.

“C’è chi si muove più velocemente sulla elettrificazione diretta, quindi proprio su veicoli BEV”, ci ricorda Costantino. A queste aziende Hyundai propone Kona EV, con autonomia di 484 km ciclo misto o la IONIQ 5, che con la nuova batteria arriva a 500 km di autonomia.

L’OFFERTA DI HYUNDAI PER LE FLOTTE AZIENDALI

Però c’è anche chi non è ancora pronto al full electric. In questi casi Hyundai propone Tucson e Santa Fe, disponibili sia “alla spina”, plug-in, che ibride.

“Una particolarità del nostro plug-in – sottolinea il responsabile flotte Hyundai – è che quando la batteria non permette più utilizzo solo elettrico, non andrà mai a lavorare solo in termico, lavorando in full hybrid fino a che la batteria non si sarà ricaricata”.

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FM: Quali sono i punti di forza di una flotta Hyundai?

Sicuramente avere una gamma completamente elettrificata. Andiamo dal mild hybrid con una batteria a 48 Volt, fino ad arrivare al full hybrid, plug-in Hybrid, elettriche e anche fuel cell idrogeno. Sicuramente però, nel futuro, il motore non sarà più al centro dell’auto, ma sarà la tecnologia. Il software, più che il motore, per questo stiamo facendo molti investimenti.

Nel 2035 fermeremo la commercializzazione in Europa di veicoli a motore a combustione interna e puntiamo nel 2045 alla Carbon neutrality. Chiaramente per arrivare a questo vi sono tre cardini che dobbiamo seguire: una mobilità pulita, una piattaforma di nuova generazione e utilizzare energia verde.

La piattaforma l’abbiamo già introdotta, con autonomie superiori ai 500 chilometri e che possono ricaricare un veicolo dal 10 all’80% in circa 18 minuti.

Poi c’è la tecnologia, perché la sicurezza sta diventando sempre più importante e per i Fleet Manager è sempre più importante tutelare i propri dipendenti, soprattutto quelli che fanno più chilometri, e oggi abbiamo dei sistemi di sicurezza avanzati, non ai livelli di guida autonoma ma quasi.

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FM: Hyundai ha un percorso alternativo, oltre l’elettrico, per accompagnare le flotte nella transizione green. Qual è l’alternativa?

Stiamo lavorando su due binari paralleli, perché siamo convinti che la tecnologia verrà scelta in base alla necessità.

Le vetture a idrogeno hanno un grande vantaggio, perché possono essere caricate in 3 minuti e avere un’autonomia superiore ai 700 chilometri.

Nel nostro caso, abbiamo a listino in Italia la Nexo, un Suv premium che è alimentato proprio con questa tecnologia, che sarà veramente la tecnologia del futuro, perché permette i vantaggi della vettura elettrica, quindi a zero emissioni, e nello stesso tempo riduce veramente i tempi di ricarica.

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Un’offerta completa, ma non finita. E infatti, prima di lasciarci, Gabriele Costantino ci ricorda di una novità in arrivo: IONIQ 6.

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