Osservatorio Mobilità 2021: le nuove sfide del settore automotive
Cosa aspettarsi dal futuro della mobilità su quattro ruote dopo il Covid? Lo abbiamo chiesto a Basilio Velleca, autore del libro “Osservatorio Mobilità 2021: Crisi e rilancio del settore automobilistico italiano” pubblicato dall’Arval Mobility Observatory.
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Raccontare prospettive e sfide future dell’automotive dopo l’avvento del Covid. Con questo scopo l’Arval Mobility Observatory, il centro studi della società di noleggio che monitora le tendenze del mondo della mobilità in Italia e in Europa, ha pubblicato nelle scorse settimane “Osservatorio Mobilità 2021: Crisi e rilancio del settore automobilistico Italiano”, una raccolta puntuale dei principali indicatori che raccontano l’anno appena passato per l’intero settore delle quattro ruote.
Il libro è stato scritto da Basilio Velleca, responsabile della divisione Automotive Consulting della CWS Digital Solution: l’abbiamo intervistato per approfondire meglio i vari temi.
OSSERVATORIO MOBILITA’ 2021: SPAZIO AI PUNTI DI VISTA
Oltre all’analisi approfondita degli indicatori che hanno caratterizzato e caratterizzano i vari comparti (nuovo, usato, flotte, noleggio a breve termine, noleggio a lungo termine), “Osservatorio Mobilità 2021” presenta i punti di vista di vari esperti per ogni singolo ambito: Massimiliano De Blasi (Nissan Italia), che analizza l’esperienza d’acquisto ai tempi del Covid, Thierry Boch (E-Holding) e Andrea Della Corte (Iren Mercato), che si focalizzano sulla transizione energetica in atto e, in particolare, sull’elettrico, Tommaso Migliore (MDOTM), che tratta il tema più che mai attuale della gestione dei dati, Pietro Teofilatto e Giuseppe Benincasa (Aniasa), che affrontano lo stato dell’arte del noleggio a lungo termine e del Rac, Alberto Di Tanno (Intergea) e Fabio Uglietti (Quattroruote Professional), che approfondiscono la situazione contingente legata all’usato.
“Per non correre il rischio di essere troppo autoreferenziali, è nata l’idea, insieme ad Arval, di presentare un’opinione di un esperto per ognuno dei temi affrontati” spiega subito Velleca.
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IL PUNTO SUL 2020
Il primo capitolo del libro è dedicato a un focus sul 2020, l’anno della pandemia. “Il Covid ha indubbiamente sconvolto le regole nel settore automotive, ma ha anche accelerato una serie di processi che già esistevano, come ad esempio il ‘customer journey’ digitale e il passaggio alle alimentazioni elettrificate” osserva Velleca.
“Anche l’interesse verso il noleggio a lungo termine è cresciuto, a causa dell’incertezza economica che ha confermato la tendenza dei clienti a non voler assumersi i rischi legati all’acquisto di una vettura – prosegue l’autore – Il renting, poi, nel corso del 2020, ha anche spinto la crescita dell’elettrico e dell’ibrido”.
FLOTTE E NOLEGGIO
A tal proposito, la crisi da Covid ha determinato un’evoluzione importante dell’offerta del noleggio a lungo termine e del noleggio a breve termine. “Il Nlt ha puntato sulla flessibilità, mentre il Rac, che ha sofferto tantissimo, ha comunque cercato di recuperare una parte della redditività ristrutturando la sua offerta” puntualizza Velleca. Un esempio è il noleggio a medio termine (leggi la nostra inchiesta), una formula sempre più proposta sia dai player del lungo sia da quelli del breve termine.
“Le flotte, invece, sono rimaste stabili: il Covid ha determinato il fenomeno del prolungamento dei contratti di noleggio e il posticipo delle decisioni di acquisto, ma allo stesso tempo ha spinto la transizione verso l’elettrico” aggiunge il responsabile della divisione Automotive Consulting della CWS Digital Solution.
USATO
Un altro settore colpito inevitabilmente dalla pandemia è quello dell’usato, che lo scorso anno si è confermato uno dei motori strategici nella ripartenza post-lockdown.
“Se dovessimo definire con una sola parola quanto accaduto nel settore dell’usato, parleremmo sicuramente di ‘variabilità’. I prezzi, infatti, dopo il lockdown sono scesi, per poi riprendersi e, successivamente, variare continuamente. Credo che le oscillazioni proseguiranno ancora per tutto il 2021, condizionate dalla inevitabile mancanza di prodotto proveniente da alcuni canali, come il Rac e le km0. Difatti, come abbiamo visto negli ultimi mesi, i dati delle minivolture sono calati inesorabilmente rispetto a qualche anno fa”.
CONCLUSIONI
In conclusione, il settore automotive sta vivendo un momento davvero particolare ma, spiega Velleca, “se da un lato stiamo attraversando la più grande trasformazione mai vista dal mondo delle quattro ruote e affrontando, al tempo stesso, la pandemia, dall’altro lato credo che il nostro comparto abbia grandi opportunità da sfruttare”.
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Ad esempio, analizza l’autore, “oggi l’Italia sconta un ritardo importante rispetto agli altri Paesi sulle infrastrutture di ricarica per le auto elettriche ma, non avendo ancora investito in maniera massiccia in questo ambito, adesso potrà farlo, beneficiando dei progressi tecnologici compiuti nel resto del mondo”. I prossimi anni, dunque, saranno tutti da vivere e, senza dubbio, di grande trasformazione.