Per i driver di LCV ottimizzare il tempo è fondamentale, l’indagine Webfleet
Dallo studio Webfleet emergere un quadro interessante: l'ottimizzazione del tempo per i driver di LCV è più importante del risparmio di carburante e chilometri. Sull'elettrificazione i dubbi sono gli stessi evidenziati da un parco auto reticente, tra autonomia di ricarica e infrastrutture a macchia di leopardo.
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Dallo studio realizzato da Kaos Marketing per conto di Webfleet, condotto in Italia coinvolgendo 110 driver dipendenti e 90 driver imprenditori, emerge chiaramente che l’ottimizzazione del tempo è fondamentale per le attività di consegne, ancor più di risparmi in termini di carburante o chilometri.
Il tempo, quindi, diventa una risorsa preziosa e redditizia anche per l’ultimo miglio. L’obiettivo di Webfleet, soluzione Bridgestone per la gestione del parco veicoli, è comprendere l’adeguatezza della strumentazione tecnologica disponibile per i driver, ma anche le aspettative dei professionisti per i veicoli full-electric.
“Questo studio ha fatto emergere un quadro interessante e fornito diversi spunti di riflessione. C’è molto da fare per un settore, come quello dell’ultimo miglio, caratterizzato da molte evoluzioni e oggetto di non poche insoddisfazioni da parte dei driver. Webfleet è in grado di contribuire al superamento di questa fase complessa, recitando un ruolo da protagonista – spiega Marco Federzoni, Sales Director Italia di Bridgestone Mobility Solutions – La nostra tecnologia è pervasiva e a supporto dei driver e delle aziende di trasporto per risparmiare tempo e incrementare la sicurezza diventando un grandissimo volano per la produttività”.
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L’ottimizzazione del tempo è fondamentale
Oltre al risparmio del tempo dei 200 driver intervistati il 50% ritiene che la dotazione tecnologica non sia adeguata allo svolgimento delle loro attività quotidiane (percentuale di insoddisfazione che si abbassa 32% nel caso di conducenti imprenditori).
Cosa vogliono i driver
Le caratteristiche principali richieste alla tecnologia on board sono semplicità d’utilizzo e efficienza (rispettivamente 40% e 26% del campione) per i conducenti dipendenti. Mentre il 27% dei conducenti imprenditori riconoscono l’importanza di dispositivi user friendly e individuano nella robustezza (30% del campione), intesa come durabilità, la caratteristica fondamentale.
I partecipanti hanno anche espresso le loro impressioni su vantaggi e svantaggi dell’elettrico per svolgere le attività di trasporto quotidiane. Le risposte sono vicine alle reticenze del mercato italiano, oggi fanalino di coda dell’elettrificazione europeo ( con il 0,3% tra full-electric e ibridi in circolazione a fronte di una media Ue dell’1,5% secondo i dati ACEA), condividendo i dubbi su autonomia, tempi di ricarica e disponibilità di infrastrutture.
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Il 52% dei conducenti dipendenti comunque individua nell’elettrico un vantaggio per l’accesso alle ZTL, mentre i conducenti imprenditori (48%) guardano al risparmio di carburante.
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