Pichetto al #ForumAutoMotive: “Intervenire sulle flotte. Perché fanno numeri e decarbonizzano”
Secondo il ministro va posta in agenda una riforma sulla fiscalità dell’auto aziendale, attraverso un dialogo con la filiera dell’auto
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“L’intervento sulle auto aziendali per me come Ministro dell’ambiente è molto importante. Perché le flotte fanno numeri e spingono sulla decarbonizzazione, a cui tutti noi aspiriamo” così il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto intervenuto alla prima giornata del #FORUMAutoMotive. “Va posta in agenda una riforma sulla fiscalità dell’auto aziendale, attraverso un dialogo con la filiera dell’auto, e attraverso un allineamento a quello che avviene in Europa sul fronte della detraibilità dell’IVA delle flotte” ha aggiunto il ministro.
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Focus auto aziendali
Al fuoco di fila che il ministro si è sottoposto davanti ai tanti rappresentanti della filiera e ai giornalisti presenti, anche tante flotte, come chiesto anche da noi di Fleet Magazine: “Per me meglio degli incentivi sono le detrazioni, anche dell’Iva” ha sottolineato, aggiungendo che “per me è più importante sostituire le 2,5 milioni di auto euro 1 e 2 piuttosto che vendere 200 mila auto elettriche”. Anche se poi ha affermato che “l’elettrico è l’autostrada. Anche se bisogna vedere come arrivarci”.
Obiettivo neutralità tecnologica
“Il Governo è convinto che in futuro l’elettrico giocherà un ruolo significativo e su questa sfida l’Italia è oggi impegnata. L’elettrico non può però costituire l’unica alternativa e per questo abbiamo sostenuto a livello europeo che a noi non sta bene il divieto di immatricolazioni al 2035 di nuove vetture che non siano elettriche. Abbiamo chiesto di tenere conto anche di altre tecnologie, come l’idrogeno e i biocarburanti. Abbiamo un sistema produttivo, con diverse centinaia di migliaia di lavoratori complessivi, che deve essere accompagnato e un sistema distributivo che dovrà essere totalmente reimpostato. Bisogna andare al di là delle tifoserie pro e contro l’elettrico. L’Unione Europea rappresenta un modello di consorzio in cui ognuno ragiona e porta avanti i propri interessi. Con la Germania stiamo portando avanti un confronto attivo, con l’obiettivo di affiancare alla tecnologia elettrica anche alternative come idrogeno e biocarburanti” ha commentato Pichetto.
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Infine sottolinea come sia stupefatto dalla retromarcia espressa da Frans Timmermans in alcune dichiarazioni pubbliche in Italia rispetto al futuro solo elettrico.
“Il nostro Paese è oggi meno dipendente dalla Russia sul fronte energetico, grazie a un’opera di diversificazione e a una graduale crescita delle energie rinnovabili. Entro il 2030 puntiamo a una produzione da rinnovabili pari a due terzi del nostro fabbisogno” chiosa il ministro.
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