Il 7 marzo è Pink Motor Day: l’evento dedicato alle donne nell’automotive
Pink Motor Day è giunto alla terza edizione e il 7 marzo torna l'evento di Fleet Magazine dedicato alle donne. Con un tema quest'anno fondamentale: il divario salariale, o gender pay gap.
In questo articolo
Torna con la sua terza edizione Pink Motor Day, l’evento dedicato alle donne nel mondo automotive e della mobilità, in programma il 7 marzo 2024 a Milano presso Le Village By CA a Milano.
L’evento, realizzato da Fleet Magazine in collaborazione con l’Osservatorio Top Thousand e il patrocinio del Comune di Milano e delle associazioni Aniasa, Unrae e Valore D, quest’anno sarà dedicato ad un tema fondamentale: il divario salariale.
Come titolo abbiamo sceltoo Mind The Gap, frase simbolo (e avvertimento!) della metropolitana londinese che diventa monito per tutta la società: attenzione al pay-gap (retributivo, appunto).
Partner dell’evento saranno alcune delle aziende leader del nostro settore, Arval, Athlon, Fratelli Giacomel, Noleggiare, Sixt e Toyota.
Leggi Anche: Pink Motor Day 2023, come si rompe il “tetto di cristallo”?
Perché Pink Motor Day?
Nella prima edizione del Pink Motor Day abbiamo tracciato il percorso professionale delle donne nel mondo dell’automotive e della mobilità, partendo dalle studentesse per arrivare alle manager e alle imprenditrici.
Nella seconda, siamo entrati nel vivo del contributo femminile allo sviluppo del settore, seguendo quattro direttrici (Inclusione, Mobilità, Integrazione Fleet & Travel e Sostenibilità).
Quest’anno ci chiediamo cosa accade una volta che le donne raggiungono il ruolo desiderato? La battaglia è finita?
I temi di Pink Motor Day – Mind the Gap
La risposta è no, la battaglia è appena iniziata. Le donne guadagnano in media il 13% in meno per ogni ora lavorata (dati Consiglio europeo) rispetto agli uomini, questo si traduce in un reddito femminile medio annuo di 20.378 euro a fronte dei 27.254 guadagnati da un collega uomo (dati INPS 2023).
Un problema legato a doppio filo alla segregazione lavorativa (spesso le donne sono “relegate” a settori poco retribuiti, come l’assistenza, la sanità e l’istruzione), ma anche a contratti meno solidi. (Sempre che lavori: nell’UE nel 2021 il 69,3% delle donne ha un lavoro, gli uomini sono all’80% secondo la Commissione Ue).
E tra le manager la situazione non migliore, anzi: il divario retributivo è maggiore nei ruoli apicali, con le manager donne che guadagnano il 23% in meno rispetto agli uomini.
Problemi che hanno delle conseguenze negative, non solo per il benessere e l’emancipazione femminile, ma anche sull’economia reale (ridurre il divario di genere di 1% percentuale permetterebbe una crescita del PIL dello 0,1%, EUMonitor) dei quali discuteremo proprio il 7 marzo.
Parleremo di soldi, ovviamente, ma anche di temi a noi vicinissimi, chiedendoci (e chiedendo alle nostre ospiti sul palco) chi decide come ci spostiamo in azienda?
Fleet e Travel, ma anche il mercato, che produce, lavora e comunica l’auto e la mobilità. Risponderemo a qualche altra domanda, tra tutte Esiste ancora il sessismo in questi settori?
Il programma e le speaker di Pink Motor Day 2024
MIND THE GAP: Parliamo di soldi
Il Nobel per l’economia quest’anno è andato alla professoressa di Harvard Claudia Goldin per il suo paper sulle diseguaglianze di genere. Il tema del gender gap è caldo e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il divario di retribuzione è maggiore fra le professionalità più elevate.
Ne parliamo con:
- Barbara Falcomer – Managing Director Valore D
- Alessia Cappello – Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano
- Rita Querzè – redazione economia del Corriere, ha scritto “Donne e lavoro – una rivoluzione in 6 mosse”
- Manuela Palmieri – Global Operations, Collection & Insurance Director di Arval Italia
- Massimiliano Maini – Vice President SIXT Italia
Mobilità aziendale: Chi decide come ci spostiamo?
Il travel management ha storicamente una forte presenza femminile nel mondo delle aziende, mentre la parte di fleet management è tipicamente più “maschile”. Ora si parla sempre più di integrazione fra questi due mondi, il che fa sperare anche a una felice collaborazione fra i generi. Anche in questo caso i soldi e l’attenzione ai costi sono una componente fondamentale, insieme alla sostenibilità. Parliamo con chi gestisce questi aspetti.
Ne parliamo con:
- Alessandra Agostini – Direttore Commerciale & Marketing Athlon
- Biancamaria Caroli – Fleet & Mobility Management Terna
- Laura Spatola – Head of Sales NBT Noleggiare
- Rachele Mancinelli – Executive Assistant, Travel Mobility Manager Guala Closures Group
Filiera Mobilità: Roba da maschi?
Solo il 5,7% delle concessionarie ha come responsabile service una donna, così come solo il 16,1% delle Officine autorizzate è gestito da una donna. Ma perché deve essere scontato che quando compriamo o noleggiamo un’auto lo facciamo con un uomo?
Ne parliamo con:
- Cristiana Petrucci – Responsabile Centro Studi e Statistiche UNRAE
- Enza Di Paola – Fleet & Mobility Manager Comoli, Ferrari e C. S.p.a.
- Ilaria Bono – People, Legal & Compliance General Manager – Toyota Motor Italia
- Marco Olcelli – Fleet & Logistic Manager Fratelli Giacomel
Comunicazione: Come parliamo di Mobilità?
Per decenni la pubblicità auto è stata una delle massime espressioni di sessismo, sia mettendo in mostra donne incapaci di guidare sia promuovendo l’immagine della donna come di un bene di consumo. Ne parliamo con:
- Maria Leitner – GiornalistaTG2 Conduttrice e curatrice TG2 Motori
- Elisabetta Cozzi – Director Museo Fratelli Cozzi SRL
- Monica Secondino – Giornalista Auto e Juror for the Women’s Worldwide Car Of The Year
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.