Pneumatici ricostruiti: anche le flotte li utilizzano?
La questione ambientale è importante per il 42% delle aziende. E, per raggiungere i target di neutralità climatica l'utilizzo di pneumatici ricostruiti si conferma una scelta vincente.
Per soddisfare i target climatici prefissati dal Fit for 55, il piano dell’Ue per fare dell’Europa il primo continente a zero emissioni entro il 2050, anche il contributo dell’industria dell’autotrasporto diventa fondamentale. Industria cui, oggi, si trova inoltre ad affrontare un sempre crescente impatto sui costi.
Il riciclo, il riutilizzo e, in linea più generale, le strategie dell’economia circolare sono dunque strumenti imprescindibili per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità delle flotte. Tre flotte su quattro riconoscono infatti la riduzione delle emissioni come una questione importante e, consci di ciò, il 42% di esse utilizza pneumatici ricostruiti (fonte: Sustainable Reality Survey).
Approfondisci: The Black Cycle, la seconda vita degli pneumatici fuori uso
IL GOODYEAR RETREADING
Per accompagnare le aziende verso la sostenibilità, Goodyear propone l’utilizzo degli pneumatici ricostruiti, la cui scelta contribuisce a ridurre del 10% la spesa complessiva per gli pneumatici e ad estenderne la durata di un ulteriore 150%.
Le flotte possono scegliere tra diversi pneumatici ricostruibili:
- TreadMax, che utilizzano l’ultima generazione di tecnologia di carcasse e innovazioni del battistrada a basso consumo di carburante ed emissioni
- NextTread, pneumatici standardizzati e una più ampia gamma di prodotti
Oltre al programma di rigenerazione, Goodyear offre soluzioni di monitoraggio intelligente degli pneumatici, una gamma di pneumatici a basse emissioni e FleetOnlineSolutions per la creazione di un pacchetto di gestione degli pneumatici sostenibile e intelligente per gli operatori delle flotte.
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