Porsche 356 RSR Outlaw by Emory Motorsports, una 964 ispirata alla 356
Un omaggio alle Porsche 356 e 935, battuta all'asta per la cifra record di 858.000 dollari nel 2020, la Porsche 356 RSR Outlaw realizzata da Emory Motorsports è una “outlaw” da 400 cavalli.
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Per genesi la Porsche 356 era una piccola auto piuttosto discreta che si distingueva nettamente dalle sportive Alfa Romeo e Mercedes-Benz che dominavano le corse del periodo ma non questo progetto.
Emory Motorsports, azienda americana, specializzata nella costruzione di auto fatte su misura ma sempre su base Porsche d’antan, ha deciso di fare qualcosa di tutt’altro che sobrio. Il risultato è la Emory 356 RSR Outlaw, realizzata sul telaio modificato di una Porsche 964, ma con una carrozzeria ispirata a quella della Porsche 356.
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Un’auto Outlaw? Fuorilegge?
La prima cosa che salta all’occhio, prima di parlare di prestazione e interni, e da definire è il termine “Outlaw” parte del nome della vettura e che ne definisce lo stile. Cosa fa di un’auto un Outlaw? Probabilmente non c’è una risposta precisa.
Non ci sono specifiche che determinano se un’auto può fregiarsi o meno di questo termine, a parte la pura creatività di coloro coinvolti nella sua realizzazione. Le auto, per la maggior parte, rimangono sostanzialmente simili a come sarebbero state originalmente in fabbrica, ma con sottili modifiche all’interno e all’esterno.
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Un bilanciato mix tra lo stile dell’auto di partenza e le influenze derivanti tanto dal mondo delle corse quanto da quello dell’aviazione e dell’architettura; stile del quale Emory Motorsports è da sempre uno dei principali punti di riferimento.
La base è il telaio della Porsche 964
Emory 356 RSR è stata realizzata in quattro anni di minuzioso lavoro artigianale utilizzando il telaio di una Porsche 964, variante della 911 costruita tra il 1989 e il 1994, ma ampiamente modificato e sul quale è stata poggiata una carrozzeria fatta a mano e ispirata a quella della 356, vettura della casa di Stoccarda la cui produzione andò dal 1948 al 1966. Il corpo dell’auto è stato quindi allungato grazie al telaio più rigido e moderno rispetto alla vettura ispiratrice.
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La carrozzeria, in alluminio lavorato a mano, è stata modificata per consentire una migliore gestione dell’aria, sono infatti presenti delle feritoie all’altezza dei parafanghi anteriori e posteriori. I finestrini laterali diventano scorrevoli e i fianchi vengono allargati con appendici e rivetti a vista.
La parte più impressionante della vettura è il posteriore dove sono esposti alla vista gli scarichi e i relativi turbo; infatti, la coda tronca tipo Kammback mette infatti in mostra il propulsore con i due enormi turbocompressori e i terminali di scarico esposti.
Il propulsore è fatto in casa a 4 cilindri ed eroga 400 cavalli
Emory 356 RSR vanta un motore fatto in casa sulla base anch’esso del 6 cilindri boxer della Porsche 964, ma decisamente modificato. Perde infatti 2 cilindri dei 6, per diventare un 4 cilindri, e abbassare di conseguenza la cilindrata a 2,4, il tutto però facendo salire la potenza a 393 CV.
Obiettivo raggiunto anche grazie ai due turbocompressori Garrett GT28R su cuscinetti a sfera supportati da intercooler e la estrema leggerezza dell’auto che pesa solo 884 kg e massimizza il rapporto peso/potenza. Il cambio montato al posteriore, secondo lo schema Transaxle, è invece un G50 originale Porsche a cinque marce, prodotto tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90.
Interni da corsa un po’ Porsche un pò Momo
Il primo committente di Porsche 356 RSR Outlaw è stato nientemeno che Henrique Cisneros, capo del marchio Momo, che ha letteralmente titillato Rod Emory, a creare una special Porsche 356, con parti prese del suo catalogo.
Va da sé che la vettura utilizza molta componentistica Momo a partire dalle famose ruote a cinque razze con dado centrale che erano montate sulle auto da corsa Porsche 935 e gommate Pirelli P Zero. Gli interni, essenziali al limite e decisamente ispirati al mondo delle corse, uniscono elementi classici del mondo Porsche a dettagli moderni principalmente Momo. Gli interni sono infatti caratterizzati da sedili da corsa rossi sempre della casa italiana di accessori così come le cinture di sicurezza a sei punti.
La pedaliera è Tilton brandizzata mentre il volante a sgancio rapido è un Momo Prototipo che armonizza con la strumentazione d’epoca e il pomello del cambio in legno, omaggio alla tradizione corse della casa di Stoccarda.
Quanto costa parcheggiarla nel nostro garage?
Nel 2020 questa vettura è stata battuta all’asta per 858 mila dollari da RM Sotheby’s, in occasione del Monterey Car Week. Tuttavia, Emory Motorsports offre anche al pubblico versioni meno radicali e sempre ispirate alla Porsche 356.
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Il modello iniziale, l’Emory Outlaw, parte da 425.000 per la versione coupé e da 500.000 Dollari per la versione cabriolet.
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