Primo Contatto DS 7: l’ibrido vola a 360 CV con tanto comfort
Perde il suffisso "Crossback", guadagnando la più potente configurazione ibrida da 360 CV, in questo caso con un assetto leggermente più basso e largo. Ma in tutte le motorizzazioni, DS 7 è un'auto molto confortevole e simbolo del premium alla francese.
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Presentata la scorsa estate, la nuova DS 7 aggiorna il C-SUV che ha simboleggiato il definitivo stacco da Citroën, in quanto primo modello totalmente inedito del marchio.
Oggi perde la dicitura “Crossback” perché si identifica con la sua natura a ruote alte, e il suo valore residuo aumenta di oltre il 5%, dato interessante a livello aziendale; mentre l’ibrido E-Tense guadagna una terza configurazione da 360 CV, ereditata dalla DS 9 e che è ennesima dimostrazione di un brand nato per essere il primo totalmente elettrificato del gruppo Stellantis.
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DS 7 ORA CON PIXEL LED
DS 7 si aggiorna prima di tutto nel design, con un restyling abbastanza conservativo – perché l’estetica originale è ancora molto attuale – che quindi nasce per adeguare la vettura alle novità stilistiche introdotte con DS 9 e, soprattutto, con DS 4.
All’anteriore quindi la calandra si allarga, con effetto diamantato e capace di integrare benissimo telecamere e sensori. Più sottili e squadrati sono anche i fari, i quali per le luci diurne guadagnano la nuova firma a onda DS Light Veil, che abbandona la tecnologia matrix LED in favore di una più recente, scenografica ed efficiente soluzione pixel LED.
Anche dietro ci sono alcuni cambiamenti, come i fari più allungati rispetto a prima, sempre con trama squamata e ora inseriti in una cornice brunita, che integra anche la nuova scritta “DS Automobiles”. In generale, sono sparite quasi tutte le cromature, una scelta che per DS vuol dire sostenibilità in quanto riduce l’impatto produttivo, mentre per quanto mi riguarda significa un design più leggero e piacevole rispetto a prima, anche se comunque molto ricco di dettagli.
Specifici per la motorizzazione da 360 CV sono i cerchi “Brooklyn” da 21”, che si uniscono a un assetto più basso e largo della DS 7 più potente pensata per avvicinarla alle vetture DS Performance che hanno portato al marchio due volte il titolo Costruttori in Formula E.
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INTERNI DI QUALITÀ ARTIGIANALE
Le cromature sono notevolmente ridotte anche negli interni, che si fanno ammirare per la cura artigianale dei rivestimenti in pelle, disponibili i Nero Basalt o Grigio Opera, quest’ultimo davvero bello anche se piuttosto delicato. Proprio la bellezza alla vista e al tatto di questi rivestimenti rende un po’ più spiacevoli alcuni pulsanti in finto metallo (in realtà è plastica), ma poco male.
Debutta anche il nuovo infotainment connesso, con compatibilità wireless ai sistemi mobili di Apple e Google, e aggiornamenti OTA, e con integrato il navigatore TomTom in comune con tutto il gruppo. Di tutto, però, apprezzo molto che il cluster digitale sia opaco, perché più visibile.
Altri dettagli di pregio, la moquette o comunque il tessuto morbido che riveste i pannelli porta, la possibilità di climatizzare i sedili, e il tetto panoramico apribile.
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QUAL È LA E-TENSE MIGLIORE?
La DS 7 E-Tense, badge che indica l’ibrido nel marchio francese, gode ora di tre configurazioni di potenza. L’ultima, quella da 360 CV, è la prima delle due che ho provato.
Certamente si fa apprezzare, perché la potenza è tanta, la coppia pure e questo vuol dire maggiore risposta dell’acceleratore e in generale un po’ di divertimento in più, anche se il cambio automatico non risponde sempre come vorrei (meglio usare il sequenziale per il brio).
Attenzione però che DS 7 non è un’auto sportiva, e per quanto potente rimane una vettura che preferisce essere guidata in tranquillità, per godersi il viaggio, anche per un assetto comunque morbido, reso ancora più comodo rinunciando ai pur piacevoli cerchi da 21, e dirigendosi verso quelli da 20 o ancora meglio 19.
Avendo provato le diverse dimensioni, confermo che quelli più piccoli, che aumentano la spalla dello pneumatico, non fanno proprio percepire le buche. Inoltre, selezionando la modalità Comfort, entrano in gioco le sospensioni adattive e predittive, che lavorano con il gruppo di sensori sul parabrezza, in grado di monitorare l’asfalto fino a 20 metri davanti all’auto, per regolare preventivamente gli ammortizzatori in caso di asperità sul suolo.
Questi si uniscono ai numerosi sistemi ADAS della vettura per una guida semi-autonoma di livello 2, la quale include anche i principali dispositivi, come cruise control adattivo, sensore di angolo cieco, mantenimento di corsia, frenata di emergenza automatica e tanto altro.
Tuttavia, lato fleet ritengo che la motorizzazione migliore rimanga quella da 225 CV, perché la differenza di prestazioni non è così sostanziale, e ha un assetto più morbido rispetto al 360 CV, il quale come detto è più basso e rigido. Anche i consumi ne guadagnano, rimanendo con la batteria carica sotto i 4,5 litri ogni 100 km. Merito della batteria, che permette di percorrere in elettrico circa 60 km.
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IL NOLEGGIO È MOLTO INTERESSANTE
La nuova DS 7 parte da circa 60.000 €, che arrivano a 70.400 € per l’allestimento top di gamma La Première.
Trovo molto interessante il canone di noleggio, soprattutto quello relativo all’allestimento Bastille Business, dedicato alle aziende. A fronte di un anticipo di 14.130 €, sia le motorizzazioni benzina e diesel sia la E-Tense 225 hanno un canone di 300 € al mese per 36 mesi o 45.000 km, e questo grazie all’ecoincentivo di 2.000 €.
Di seguito, le altre soluzioni, tutte con le stesse condizioni di anticipo e durata:
- E-Tense 225 Rivoli Perfo+: 360 € / mese;
- E-Tense 225 Opera: 510 € / mese;
- E-Tense 300 Bastille Business: 430 € / mese;
- E-Tense 300 Rivoli Perfo+: 490 € / mese;
- E-Tense 300 Opera: 570 € / mese;
- E-Tense 360 Bastille Business: 500 € / mese;
- E-Tense 360 Rivoli Perfo+: 570 € / mese;
- E-Tense 360 Opera: 650 € / mese.
Per le motorizzazioni ICE, il canone di noleggio per i 3 allestimenti è rispettivamente di 300, 360 e 400 € mensili.
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