Primo Contatto Hyundai Ioniq 6, per chi con l’auto ci lavora
Pensata per chi lavora: non solo per l'autonomia fino a 614 km con singolo motore e batteria da 77,4 kWh, ma per la ricarica ultra-rapida e gli interni adatti a continuare il lavoro o, al contrario, a rilassarsi un po'.
In questo articolo
Presentata gli scorsi mesi, la Ioniq 6 è una berlina che rappresenta il secondo modello della famiglia elettrica del marchio, che unisce la tipica tecnologia di Hyundai a una linea filante a fastback che, proprio come Ioniq 5, ma con stile molto diverso, ha degli squisiti tratti vintage.
Un’auto da lavoro, che punta tutto su comfort e aerodinamica. Ecco com’è andata la mia prova.
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IL DESIGN VINTAGE FUTURISTA DELLA IONIQ 6
Ioniq 6 ha una silhouette “Streamlined”, un tipo di carrozzeria tipica degli anni ’30 e ‘40, quando dava vita a numerose auto da corsa per arrivare alla massa efficienza aerodinamica e quindi raggiungere velocità elevate.
La derivazione è evidentemente la concept car Prophecy, che era se possibile ancora più suggestiva. Una berlina che, quindi, non può deludere nelle prestazioni. Ancor più interessante, lato costi di gestione, il basso cx aerodinamico (solo 0,21) che permette consumi dichiarati di 13,9 kWh/100 km: Ioniq 6 è così una delle auto elettriche più efficienti sia nella sua categoria sia nel mercato generale.
Questo, tra l’altro, consente una buona autonomia. Come la Ioniq 5 può essere configurata con il solo motore posteriore (rwd) o con due motori per un totale di 325 CV; e due tagli di batteria, rispettivamente da 53 e 77,4 kWh, ma grazie ad una linea più filante gode di un’autonomia fino a 614 km sul ciclo WLTP. Per questo è l’elettrica che nasce per viaggiare anche grazie al sistema di tensione a 800 Volt che le permette di ricaricare fino a 351 km di autonomia in 15 minuti.
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L’INNOVAZIONE DELL’ABITACOLO
Ioniq 6 evolve la filosofia di Ioniq 5: sfrutta il suo ampio passo per un’elevata abitabilità, e per questo ha un’architettura interna incentrata sulla persona, con comandi ergonomici progettati per ridurre al minimo le distrazioni, e per questo quasi tutti sul volante. Un’auto per chi lavora perché il tunnel centrale è stato pensato per essere anche un tavolino ove appoggiare il proprio laptop, tablet o qualsiasi altro dispositivo, che si può tra l’altro alimentare come a casa (ci arrivo) per poter finire il proprio lavoro mentre l’auto ricarica, oppure rilassarsi guardando un film o giocando.
L’auto ha una planciamodulare con cluster digitale da 12,3 pollici e un secondo display touch centrale per l’infotainment di pari dimensioni. L’impostazione garantisce un maggiore spazio per gli oggetti. A richiesta si può avere un tavolino estraibile per appoggiare il proprio laptop o qualsiasi altro dispositivo, e sfruttare i momenti morti come la ricarica per continuare il proprio lavoro o godersi un contenuto video.
Anche perché Ioniq 6 ha al suo interno una presa a 220V per poter ricaricare velocemente tutti i dispositivi con tecnologia Vehicle-To-Load (V2L). Questa, tra l’altro, è pensata per fornire energia a qualsiasi dispositivo dalla presa interna, o altro come le bici elettriche o un’altra vettura, usando un adattatore dalla presa esterna (potenza fino a 3,6 kW).
I designer hanno usato materiali sostenibili ed eco-compatibili per la realizzazione di questo veicolo. Alcuni rivestimenti esterni usano una vernice a pigmenti ricavata da pneumatici fuori uso, mentre la carrozzeria è colorata con una vernice a pigmenti di carbone di bambù.
La stessa filosofia all’interno che, in base all’allestimento, può includere pelle trattata ecologicamente o PET riciclato per i sedili, pelle TPO per il cruscotto, tessuto bio PET per il cielo dell’auto, vernice bio da oli vegetali per i pannelli porta e moquette in tessuto derivato dal riciclo delle reti da pesca, novità assoluta per la famiglia Ioniq.
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NON ME L’ASPETTAVO COSÌ MANEGGEVOLE
Pur avendola guidata poco (circa 2 ore), la Ioniq 6 si è presentata come un’elettrica molto leggera e maneggevole a livello percettivo, visto che comunque rimane un’auto grande e che pesa circa 2 tonnellate.
La potenza non manca, certo, ma anche il basso cx aerodinamico si percepisce alla guida e questo contribuisce ad alimentare il piacere di tenere questa streamliner al volante. Novità è anche la possibilità di impostare il suono del motore, similmente a quanto avviene su altre vetture. Personalmente il suono proposto non mi ha convinto, ma in generale preferisco godermi il silenzio tipico di un’auto elettrica. Comunque, a discrezione: se volete un po’ di sound c’è.
Meglio però puntare su quello dell’impianto audio Bose che suona piuttosto bene, grazie al grande subwoofer che si trova nella zona del lunotto posteriore, appena dietro ai sedili posteriori – questi, tra l’altro, sono comodissimi e si possono riscaldare come quelli anteriori.
A completare il comfort i sistemi di sicurezza avanzati con guida semi-autonoma di livello 2. Non solo il Remote Parking, ma anche l’HDA 2 (Highway Driving Assist 2), che permette all’auto di effettuare sorpassi da sola semplicemente azionando l’indicatore di direzione.
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PREZZI E LEASING
Ioniq 6 parte da 47.550 € per l’allestimento Progress con motore singolo posteriore e batteria da 53,3 kWh per 429 km di autonomia. Per la 77,4 kWh sempre a singolo motore, si sale a 55.400 € in allestimento Innovation e 58.950 € allestimento Evolution, mentre la AWD da 325 CV arriva a 62.450 € in allestimento Evolution, più altri 1.800 € per il Tech Pack che include i retrovisori esterni digitali.
Con Hyundai by Mobility è disponibile anche in Leasing: 429 € al mese per la Innovation 77,4 kWh RWD con anticipo di 14.650 € e riscatto di 27.700 dopo 48 mesi o 10.000 km. 479 € al mese per la Evolution 77,4 kWh AWD con anticipo di 16.630 € e riscatto di 31.225 € dopo 48 mesi o 10.000 km
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