Primo Contatto Polestar 2 BST Edition, tutto ciò che non ti aspetti
Le prestazioni della Performance, ma un assetto tutto dedicato, così come l'estetica: la Polestar 2 BST Edition ha sempre 476 CV e 680 N/m di coppia, ma le emozioni che regala sono ben altre
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I mille volti di un’elettrica, la Polestar 2. Che abbiamo provato sia a singolo motore Long Range (vedi qui) sia anche in versione Performance a Aalborg, in Danimarca. E proprio dalla performance è partito il tuning che ha portato alle due serie limitate della Polestar 2 BST Edition, la 270 e la 230, nate per divertire anche in pista.
476 CV di potenza e 680 N/m di coppia con personalizzazione dell’assetto e dettagli estetici unici e artigianali per questa elettrica che fa tutto ciò che non ti aspetti da un’elettrica, e che unisce prestazioni interessanti alla sostenibilità ricercata dal brand.
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POLESTAR 2 BST E I DETTAGLI ESCLUSIVI
Dimensioni ed estetica della macchina sono, ovviamente, le stesse. Ma c’è una personalizzazione dedicata che riesce a distinguerla bene dalle altre, facendone una cosa a sé.
Ad esempio, l’assetto è ribassato di 25 mm rispetto alle altre edizioni, ci sono ammortizzatori Öhlins progettati appositamente per la vettura e regolabili a due vie. Ancora, barra di sostegno anteriore, molle più rigide del 20% e cerchi in lega neri da 21 pollici che omaggiano quelli della Polestar 1, con pneumatici Pirelli P Zero 245/35R21 anch’essi pensati per tutte le auto in edizione BST.
Le due versioni, la 270 e la 230, cambiano per il numero di esemplari prodotti (appunto 270 e 230) e per delle novità estetiche in più sulla seconda, che si dota anche di un particolare verde Nebula o nero Space all’esterno e, all’interno, di tessuto MicroSuede per sedili e volante, composti anche da Nubuck parzialmente riciclato.
Tutte, comunque, hanno pinze dei freni Brembo del tipico giallo-ocra Polestar, ripreso anche sulle cinture di sicurezza, e striscia verticale che percorre l’auto in tutta la sua lunghezza, al centro.
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DINAMICA SPORTIVA
Al massimo della sua potenzialità, la Polestar 2 BST impiega 4,4 secondi per scattare da 0 a 100. Interessante, certo, ma non è questo il suo punto di forza.
Parte dalla Performance, su cui già c’è un assetto più rigido ed già possibile personalizzare la rigidità del volante o rimuovere l’ESC per un po’ di divertimento in più, per un assetto ancora più sportiveggiante che si traduce, tanto in strada quanto in pista, in una migliore tenuta, e in una maggiore possibilità di divertirsi anche in curva, dove sfodera tutta la sua precisione dello sterzo e, grazie alle proprietà tipiche dell’elettrico, mostra un’ottima capacità di ripresa e di comportamento in generale.
La sensazione è comunque premium, perché la qualità costruttiva permette di sentirsi sempre al sicuro, anche quando si disattivano alcuni ADAS, grazie al baricentro basso. Inoltre, anche la velocità massima è interessante, seppur sempre limitata elettronicamente: 205 km/h, che non la rendono la più veloce ma comunque dove consentito lasciano, ancora una volta, molto spazio al divertimento.
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