Produzione a impatto zero: la sfida Toyota
“Beyond Zero” rappresenta l’ambizione del gruppo Toyota di realizzare una società in armonia con la natura, a cominciare dall’attività produttiva, che dovrà essere a impatto zero.
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“La sostenibilità è da sempre il valore che guida le azioni del nostro gruppo” ha ribadito Ennio Liberali, Fleet, Toyota Professional & Remarketing Senior Manager di Toyota Motor Italia.
E sostenibilità, per Toyota, vuol dire andare oltre le zero emissioni – così come testimoniato dalla strategia che prende il nome Beyond Zero -, nell’intero ciclo di vita del prodotto, a partire dall’attività produttiva.
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IL TOYOTA ENVIRONMENTAL CHALLENGE 2050
Già nel 2015 (ancor prima degli accordi di Parigi) il gruppo Toyota ha definito l’Environmental Challenge 2050 articolato in 6 sfide, per contribuire a salvaguardare l’ambiente, promuovendo prodotti e tecnologie che siano davvero a impatto zero, nel loro intero ciclo di vita.
1. Auto a zero emissioni
Entro il 20250, le emissioni di CO2 prodotte dalle vetture Toyota si ridurranno del 90% rispetto ai livelli del 2010. Obiettivo che, sottolinea Ennio Liberali, “non si limita a promuovere le sole motorizzazioni ibride di cui il brand è pioniere, ma punta anche all’idrogeno”. E che le vetture a celle a combustibile siano già il presente per Toyota, ne è testimone la nuova generazione dell’ammiraglia a idrogeno Mirai.
2. Ciclo di vita a emissioni zero
La seconda sfida si allarga all’intero ciclo di vita del prodotto: “non basta abbattere le emissioni di CO2 prodotte quando i nostri clienti guidano i prodotti Toyota” spiega Liberali. L’impatto zero è un concetto che abbraccia l’intera gamma di attività del gruppo, dal design (realizzato con materiali eco-compatibili) alla logistica.
3. Produzione a emissioni zero
La razionalizzazione dei processi produttivi è già iniziata, attraverso il miglioramento delle tecnologie utilizzate e il passaggio a fonti energetiche alternative, come le rinnovabili solari, eoliche o a basse emissioni come l’idrogeno.
Anche gli stessi headquarter sono stati efficientati. Il centro Toyota Motor Italia di Roma si è equipaggiato di un impianto fotovoltaico di circa 5.700 mq, per un risparmio di 245 tonnellate di CO2 all’anno.
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4. Un uso più responsabile dell’acqua
Nello spiegare le strategie messe in atto da Toyota per costruire una società in sintonia con la natura, Liberali sottolinea l’importanza della “riduzione delle quantità di acqua utilizzate per la fabbricazione dei prodotti, nonché il loro riciclo”.
Gli impianti produttivi del gruppo hanno per questo iniziato a raccogliere l’acqua piovana, col fine di ridurre quella prelevata dalla terra o attraverso le condutture idriche. Lo sviluppo di sistemi di purificazione permette inoltre che l’acqua usata possa essere riutilizzata o reimmessa nella rete idrica locale.
5. L’importanza del riciclo
Sono quattro gli step attraverso cui Toyota si inserisce in un’ottica di economia circolare all’insegna del riciclo:
- Utilizzo di materiali eco-compatibili
- Progettazione di componenti utilizzabili più a lungo
- Sviluppo di tecnologie per il riciclo più efficaci ed accurate
- Fabbricazione di nuovi veicoli con materiali ricavati dallo smantellamento dei veicoli fuori uso
6. La prima città green
Come ultimo esempio dell’impegno di Toyota nella costruzione di una società a misura d’uomo ma nel rispetto della natura, Liberali cita Woven City, prototipo di città del futuro, alimentata da idrogeno ed energie rinnovabili: un laboratorio vivente dove residenti e ricercatori testano quotidianamente le più innovative tecnologie e prodotti a impatto zero.
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