Rc Auto: sinistri dimezzati in lockdown, l’Ivass chiede il rimborso
Durante il periodo di quarantena, le compagnie assicurative hanno continuato a incassare premi, nonostante il sostanziale risparmio sui danni. L’Ivass chiede un rimborso per i consumatori.
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“La riduzione forzata della circolazione ha avuto un impatto in termini di riduzione della frequenza dei sinistri, da noi stimato in circa il 50%. E se i dati confermeranno la riduzione dei sinistri e, quindi, dei costi per le imprese, ci attendiamo che le misure di ristoro agli assicurati si estendano”. La richiesta arriva da Daniele Franco, presidente dell’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni).
Secondo i dati presentati dall’Ivass nelle annuali considerazioni, la ridotta circolazione dei veicoli durante la fase più acuta di pandemia, avrebbe generato “un risparmio medio variabile tra i 36 e i 41 euro per polizza” per chi ha erogato i contratti.
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L’APPELLO A RC AUTO DI IVASS
Nel periodo di crisi sanitaria, il Governo ha previsto, con un emendamento al decreto Cura Italia, la sospensione dell’Rc Auto. Allo stesso tempo, alcune compagnie hanno riservato sconti di propria iniziativa, è il caso, ad esempio, di UnipolSai e Cattolica, che hanno restituito ai clienti il costo della copertura sotto forma di voucher e bonus.
Tuttavia, nel frattempo le assicurazioni hanno continuato a incassare premi a fronte dei quali pagheranno risarcimenti inferiori a quelli previsti, sui quali erano stati tarati i prezzi delle polizze. A tal proposito, il presidente Ivass ha inoltre dichiarato che, negli ultimi mesi, “molti cittadini si sono rivolti al nostro numero verde per manifestare difficoltà ed esigenza collegate con l’emergenza”.
Giovani e nuove esigenze
L’Ivass ha anche rilevato come, nel 2019, i prezzi dell’Rc Auto siano diminuiti di un ulteriore 2,7%. Le tariffe, abbassatesi del 22% negli ultimi 7 anni, si stanno allineando a quelle degli altri Paesi europei con un mercato simile a quello italiano. Ma i costi continuano a essere elevati, soprattutto in alcune aree e in particolar modo per i contraenti più giovani.
L’istituto ha infine evidenziato nuove esigenze sorte durante il periodo di lockdown. Le rinnovate abitudini dei consumatori in fatto di mobilità e l’evoluzione delle tecnologie dovrebbe portare a una revisione dei contratti assicurativi. Ecco perché il presidente Franco ha invocato un “non più procrastinabile riordino della normativa del settore”, dichiarandosi “pronto a fornire il proprio contributo tecnico al fine di accrescere l’efficienza del mercato e promuovere una riduzione dei prezzi meglio distribuita, una migliore qualità dell’offerta e una maggiore tempestività dei risarcimenti”.
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