Quanto costa possedere un’auto in Italia?
Quanto spendono gli italiani per l’auto? L’annuario statistico Aci fotografa una situazione in cui per 39 milioni di auto gli italiani hanno speso nel 2018 154 miliardi di euro, con un prelievo fiscale di 66,8 miliardi. Si tratta di 3.948 euro a testa per automobilista.
CRESCONO I COSTI DELL’AUTO
L’Aci fotografa i costi sostenuti dagli italiani per l’automobile: nel 2018 sono stati spesi 154 miliardi di euro, l’1,6% in più rispetto all’anno precedente. Le principali voci di spesa sono:
- l’acquisto (50,1 miliardi)
- il carburante (39,4 miliardi)
- la manutenzione (25,6 miliardi)
Facendo una media, solo di carburante e manutenzione l’automobilista spende 1.666 euro all’anno (tralasciando il costo dell’auto e altre spese come Rca, parcheggi, autostrada etc). Il gettito fiscale complessivo dei trasporti su strada passa da 64,5 a 66,8 miliardi di euro in un anno.
Leggi anche: Quali sono le tasse sulla benzina in Italia
Le spese di esercizio
Delle sei voci principali che compongono il costo totale delle spese di esercizio, (considerando il periodo 2000-2018 a prezzi costanti),
Sono in aumento:
- parcheggi
- autostrade
- tassa automobilistica
Sono in diminuzione:
- premi RCA
- ammortamento
- manutenzione
Nel 2018 la spesa totale corrente per l’utilizzo delle circa 39 milioni di macchine circolanti risulta pari a circa 154 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2017 di circa 4 miliardi (2,7%); a prezzi costanti l’aumento è dell’1,6%. Le voci di spesa principali sono l’acquisto di auto e l’ammortamento del capitale (circa 51 mld di euro), seguito dalla spesa per carburanti (circa 39 mld di euro). Insieme le due voci concorrono per il 58% circa del totale.
Leggi anche: Quanto costa possedere un’auto? Le differenze nei diversi Paesi europei
Qui, invece, la differenza fra i costi di gestione di un’auto elettrica e un’auto termica:
AUMENTANO I VEICOLI
Aumentano i veicoli sulle strade italiane di 670.000 unità nel 2018. Un incremento del +1,3% rispetto al 2017, per un totale di 51,6 milioni di mezzi (su una popolazione di 60,59 milioni). Le auto sono passate da 38,5 a 39 milioni e le moto da 6,7 a 6,8 milioni.
Questo malgrado le immatricolazioni nel 2018 siano calate del -1,9% rispetto all’anno precedente. Analizzando i dati del Pubblico Registro Automobilistico, si contano complessivamente 2,4 milioni di nuove immatricolazioni, a cui vanno aggiunti 4 milioni di passaggi di proprietà e 1,8 milioni di radiazioni. Delle 1,5 milioni di auto radiate per esportazione o demolizione, solo il 5,3% sono Euro0 e Euro1, pari all’1,7% delle auto più inquinanti ancora in circolazione.
L’aumento dei veicoli sulle nostre strade nell’ultimo decennio è del +7,6%. Nel dettaglio, dal 2008:
- moto +10,8%
- auto +7,3%
- veicoli industriali +5,9%
- autobus +1,3%
In particolare, tra le quattro ruote, aumentano di nove volte i veicoli elettrici e raddoppiano quelli a gpl o metano. Oggi le auto ecologiche rappresentano il 9,3% del totale circolante.
Sale l’età media
Sale l’età media: 14 anni e 4 mesi per le auto a benzina, 9 anni e 8 mesi per le diesel. Il 56% delle quattro ruote circolanti ha più di dieci anni e le Euro 0 sono il 9,5% del totale (con punte ben maggiori in Campania e Calabria).
Dove ci sono più auto
Aumentano in proporzione di più i veicoli fuori dai centri urbani: nel 2000 giravano nelle città di oltre 250.000 abitanti 172 vetture ogni 1.000 in Italia, mentre oggi il numero è calato a 136.
Su base nazionale si contano 645 auto ogni 1.000 abitanti, ma in Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Umbria il rapporto supera le 720 vetture per mille residenti. Tra i Comuni, spiccano Catania (715 auto per 1.000 abitanti) e Torino (653).
Tag
ACILeggi anche

29 Dicembre 2020
Fringe benefit: ecco le Tabelle ACI 2021
Le Tabelle ACI 2021 sono uno strumento importantissimo per i Fleet Manager e i driver: consentiranno infatti, come sempre, di calcolare i…

22 Maggio 2020
Parco circolante Italiano: nel 2020, un’auto su 5 avrà più di 18 anni
Gli allarmanti dati del primo quadrimestre non lasciano alcun dubbio. Al netto di una possibile e auspicata ripresa, il 2020 sarà un’ardua…