Quanto si risparmia noleggiando un’auto elettrica?
Più di un’auto elettrica su tre viene immatricolata dalle società di noleggio. Questo perché il matrimonio tra Nlt e EV aiuta in maniera concreta a risparmiare. Vediamo come e quanto.
In questo articolo
Gli ultimi dati di Aniasa parlano chiaro. Nel 2020 il 35 per cento delle auto elettriche è stato immatricolato dalle società di noleggio, a lungo e a breve termine. Un dato molto importante, che evidenzia quanto il binomio tra la formula del renting e gli EV sia vincente.
In questo articolo, ci concentreremo in particolare sul noleggio a lungo termine e proveremo ad approfondire perché il noleggio dell’auto elettrica consente di risparmiare e quanto si risparmia, attraverso un esempio concreto.
AUTO ELETTRICA, NOLEGGIO VS. ACQUISTO
Partiamo dal confronto tra noleggio e acquisto di un’auto elettrica. Nonostante gli incentivi statali, il prezzo d’acquisto di un’auto elettrica rimane elevato, con una differenza rilevante rispetto a quello di un’omologa termica. Per fare un esempio, una Peugeot e-208, nella versione Allure, costa 34.800 euro, una cifra che con l’incentivo massimo si abbassa di 10.000 euro. Una Peugeot 208 con motore benzina PureTech 100 è invece a listino a 21.600 euro.
Una forbice che, con il noleggio, si abbassa moltissimo. Proseguendo con l’esempio, il canone per la 208 termica precedentemente citata, nell’intervallo 48 mesi e 660 mila km è di 330 euro al mese, mentre quello per l’elettrica è di 336 euro – fonte Peugeot -. A questo, occorre aggiungere i vantaggi amministrativi e gestionali della formula del renting – scoprili qui -. Già qui, quindi possiamo dire che scegliendo il noleggio dell’auto elettrica riesco a risparmiare un bel po’ e ad arrivare a una cifra che oggi è competitiva con quella che spenderei per un’auto termica.
QUANTO RISPARMIO NOLEGGIANDO UN’AUTO ELETTRICA
Il TCO
Ma per calcolare realmente il risparmio che noleggiare un’auto elettrica porta, occorre andare oltre il semplice prezzo d’acquisto o canone dell’auto. Per farlo occorre considerare il TCO, ovvero il costo totale di utilizzo, che comprende diverse variabili, in primis le spese per i rifornimenti.
Il costo dei rifornimenti
Per quanto riguarda i rifornimenti, l’energia costa molto meno del carburante. Parliamo di quasi la metà. Se con una 208 termica, con le basse percorrenze di chi si sposta in città, siamo sui 107 euro al mese, l’elettrica si attesta sui 65 euro. Un aspetto che va considerato e che, quindi, da solo rende il TCO mensile dell’auto elettrica noleggiata vantaggioso rispetto a quello della termica – sempre nell’esempio considerato siamo a 401 euro per la e-208 contro 437 euro per la 208 -.
La manutenzione
Un altro aspetto che pesa sul costo totale di utilizzo annuale è quello della manutenzione – se quest’ultima non è compresa nel canone di noleggio -.
Occorre sottolineare a questo proposito che, in media, la manutenzione dell’auto elettrica costa quasi la metà rispetto a quello di una termica, essendo minore il numero delle componenti. Tornando all’esempio di Peugeot, per la manutenzione della e-208 siamo sui 20 euro al mese.
Leggi anche: come si calcola il TCO
I VALORI RESIDUI
Un ultimo aspetto, che incide sul TCO e sul canone di noleggio, sono i valori residui. Attualmente i valori residui previsionale di un’auto elettrica, secondo le ultime rilevazioni di Autovista, sono ormai in linea con quelli di un’auto termica, se non superiori.
Possiamo dire, quindi, che in termini di valori residui, un’auto elettrica e un’auto termica oggi se la giocano alla pari.
CONCLUSIONI
I due aspetti che emergono chiaramente da quest’analisi sono:
- Noleggiare un’auto elettrica conviene molto di più rispetto ad acquistarla, e a questo aspetto occorre aggiungere che le più recenti offerte di noleggio degli EV includono anche l’installazione dell’infrastruttura domestica e la card per la ricarica.
- Essendo il TCO dell’auto elettrica molto vantaggioso rispetto a quello di una termica, noleggiare l’auto elettrica è una scelta che in città è già molto conveniente. Diverso, ovviamente, il discorso per chi compie lunghe tratte, specie in autostrada. In questo caso, la penalizzazione è determinata non tanto dai costi, quanto dalla carenza di infrastrutture di ricarica.