Rapporto Aniasa 2016: boom per il noleggio. Le immagini dell’assemblea pubblica
Un vero e proprio boom, durato tutto l’anno e sfociato in numeri record per il settore. E’ questa, in sintesi, la fotografia del comparto del noleggio che emerge dal Rapporto Aniasa 2016, presentato lo scorso 25 maggio a Milano, nell’affascinante cornice di Palazzo Clerici. A fare gli onori di casa il presidente dell’associazione, Andrea Cardinali, con i vicepresidenti Italo Folonari e Massimiliano Archiapatti.
VIDEO: L’ASSEMBLEA PUBBLICA DI ANIASA
Una fotografia che, utilizzando il gergo giornalistico, porta con sé una “didascalia” chiara e dal significato importantissimo: più di un’auto su cinque, lo scorso anno, è stata immatricolata ad uso noleggio. Il renting, dunque, come dimostrano anche i numeri del primo trimestre 2017, è un vero pilastro del mercato.
RAPPORTO ANIASA 2016: I NUMERI DEL NOLEGGIO
Reduce già da un biennio di aumenti a doppia cifra (+18% nel 2014 e +22% nel 2015), il noleggio ha registrato infatti quasi 375mila nuove targhe, tra auto e veicoli commerciali, record assoluto per il settore. E anche il giro d’affari è arrivato a 6 miliardi di euro, con una crescita, rispetto al 2015, superiore al 10%.
Su questi numeri riportati dal Rapporto Aniasa 2016, certamente, ha inciso in maniera positiva l’agevolazione del superammortamento, ma ci sono stati altri fattori determinanti: lo sviluppo della domanda turistica e di business, il rinnovo e l’ampliamento delle flotte delle aziende, la crescita della clientela appartenente al target delle micro imprese e dei professionisti e l’affermazione del noleggio “mid term”. Senza dimenticare la frontiera dei privati, che ormai sta diventando una realtà.
RAPPORTO ANIASA 2016: IL RAC
Il capitolo sul Rac del Rapporto Aniasa 2016 indica che i principali trend sono stati determinati dallo sviluppo della domanda di noleggi più brevi e dalla pressione esercitata dalle Case automobilistiche sulle immatricolazioni. In generale, l’inflottato, rispetto al 2015, è incrementato del 13,5% e, se le immatricolazioni stesse sono cresciute del 5,9%, le acquisizioni in leasing/noleggio a lungo termine hanno fatto segnare addirittura quasi un 14% di crescita.
Il quadro dei principali indicatori del settore testimonia che i prezzi giornalieri sono rimasti stabili. Segno che gli operatori hanno puntato molto sulla leva dei bassi costi: anche perché, al contempo, la domanda ha espresso una richiesta di noleggi di minore durata (in media 6,6 giorni, contro i 6,8 del 2015), che normalmente richiedono una spesa maggiore, e di auto di fascia più alta (la crescita del segmento C, in particolare, è stata molto forte).
APPROFONDISCI
- I numeri del Rapporto Aniasa 2015
- La nostra intervista ad Andrea Cardinali, nuovo presidente di Aniasa
RAPPORTO ANIASA 2016: IL NLT
Un balzo, in termini di fatturato, di mezzo miliardo, per un totale di 4,8 miliardi di euro: è questo il segnale più forte che emerge dagli indicatori chiave del noleggio a lungo termine nel 2016. Una crescita, in altre parole, a doppia cifra (+11,7%, contro il +5,2% fatto registrare dal 2012 al 2016), che testimonia la salute e la dinamicità del settore.
Anche la flotta gestita, alla fine del 2016, ha fatto segnare una crescita di 90mila unità. Non si tratta, quindi, soltanto di un “buon anno” per il Nlt, ma, come sottolinea Aniasa, siamo di fronte a un vero e proprio ciclo di sviluppo, che ormai è partito con decisione e potrebbe continuare per alcuni anni su ritmi sostenuti.
Uno sviluppo guidato soprattutto dalle piccole flotte e dai professionisti, ma che può contare su altri due target dalle grandi potenzialità: i privati e i veicoli commerciali leggeri. Questi ultimi, in particolare, lo scorso anno hanno aumentato la flotta del 21%, con 26mila veicoli in più gestiti e un aumento delle immatricolazioni del 64%.
LE ALIMENTAZIONI
Uno degli aspetti più interessanti che emerge dal Rapporto Aniasa 2016 riguarda le alimentazioni (leggi il nostro approfondimento sul futuro). Osserviamo, in particolare, un’inversione di tendenza tra diesel e benzina. Le immatricolazioni di queste ultime, infatti, sono cresciute di più rispetto a quelle a gasolio (+25% vs +15%), mentre nel 2015 era accaduto il contrario.
Il mix, dunque, cambia lievemente: sale la benzina, che arriva al 18,7% del totale (vs. 17,6% nel 2015), cala leggermente il diesel, che si attesta al 77,2% (vs. 78,9% nel 2015). Tra le alimentazioni alternative, spicca l’incremento del 57% fatto registrare dalle alimentazioni di auto ibride passate da 2.432 a 3.806 unità.
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