Pillole di Mobilità: come redigere il PSCL
"Pillole di mobilità" è la rubrica che Fleet Magazine ha creato a quattro mani con Movesion, azienda leader nel settore della la mobilità sostenibile, Mobility Management e welfare aziendale. In questo articolo capiamo come come si costruisce un PSCL. Dalle linee guida ministeriali, agli obblighi del Mobility Manager, fino all’ultimo Decreto ministeriale numero 104.
In questo articolo
- OBBLIGHI DEL MOBILITY MANAGER
- Mobility Manager Aziendale
- Cosa deve fare?
- Mobility Manager d’Area
- Mobility Manager Scolastico
- COME REDIGERE IL PIANO DI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO
- PARTE INFORMATIVA E DI ANALISI
- ANALISI DELLE CONDIZIONI STRUTTURALI DELLA SEDE
- ANALISI DELL’OFFERTA DI TRASPORTO
- ANALISI DEGLI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO
- PARTE PROGETTUALE
- PROGETTAZIONE DELLE MISURE
- BENEFICI CONSEGUIBILI
- PROGRAMMA DI IMPLEMENTAZIONE
- FASI SUCCESSIVE ALLA REDAZIONE DEL PSCL
- ADOZIONE
- COMUNICAZIONE
- MONITORAGGIO
Nello scorso appuntamento abbiamo introdotto il concetto del Mobility Management, ma quali compiti ha il Mobility Manager? E cosa significa redigere un piano di spostamenti casa-lavoro? A queste domande risponde il secondo appuntamento della rubrica di Fleet Magazine in collaborazione con Movesion “Pillole di mobilità”.
Innanzitutto, il Piano Spostamenti Casa-Lavoro è un documento strategico che analizza lo stato della mobilità aziendale e individua misure utili a ridurre l’utilizzo del mezzo privato incentivando forme di mobilità sostenibili. Le aziende, grazie al PSCL, possono ottimizzare e facilitare gli spostamenti dei propri lavoratori, con un occhio rivolto alla sostenibilità ambientale e alla promozione di una mobilità a basso impatto.
LE LINEE GUIDA MINISTERIALI
Contenuti, finalità e modalità di adozione e aggiornamento del “Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro – PSCL” sono contenuti nel Decreto del Ministero della Transizione Ecologica n. 179/2021, nello specifico all’articolo 3. Al comma 1 si chiarisce che le imprese e le pubbliche amministrazioni con singole unità locali con più di 100 dipendenti (ossia persone che operano con presenza quotidiana continuativa), ubicate in un Comune con una popolazione superiore a 50.000 abitanti sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un PSCL del proprio personale dipendente.
L’obiettivo è quello di individuare le misure utili ad orientare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell’offerta di trasporto presente nel territorio interessato per far sì che a trarne beneficio siano sia i dipendenti coinvolti, per tempi di spostamento, costi e comfort di viaggio, sia la collettività in termini ambientali, sociali ed economici.
(Va ricordato, comunque, che anche le imprese e le PA che non rientrano nelle disposizioni del comma 1 possono adottare facoltativamente un PSCL per il proprio personale dipendente).
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Come ottenere i fondi stanziati dal Decreto Sostegni Bis
Come detto, il 26 maggio 2021 il Decreto Sostegni Bis ha stanziato un fondo di 50 milioni di euro per le aziende con PSCL consegnato entro il 31 agosto 2021. A quasi un anno, il 15 marzo 2022 attraverso il Decreto Direttoriale n. 104 sono state definite le modalità di erogazione, rendicontazione e monitoraggio delle risorse per il Mobility Management.
OBBLIGHI DEL MOBILITY MANAGER
Con il Decreto Interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021, sottoscritto dal Ministro della Transizione Ecologica di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, sono state definite le figure, le funzioni e i requisiti del Mobility Manager.
Mobility Manager Aziendale
Quella del Mobility Manager Aziendale è una figura specializzata nella gestione della domanda di mobilità e nella promozione della mobilità sostenibile nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente.
Ma nella pratica, questo cosa significa? Le funzioni del Mobility Manger sono di analisi, comunicazione e marketing, tutto rivolto alla creazione di una cultura della mobilità sostenibile in ambito aziendale.
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Cosa deve fare?
- promuovere, attraverso l’elaborazione del PSCL, la realizzazione di interventi per l’organizzazione e la gestione della domanda di mobilità del personale dipendente, al fine di consentire la riduzione del traffico veicolare privato;
- supportare l’adozione del PSCL;
- adeguare il PSCL, anche sulla base delle indicazioni ricevute dal Comune territorialmente competente;
- verificare l’attuazione del PSCL, anche ai fini di un suo eventuale aggiornamento, attraverso il monitoraggio degli spostamenti dei dipendenti e la valutazione, mediante indagini specifiche, del loro livello di soddisfazione;
- curare i rapporti con enti pubblici e privati direttamente coinvolti nella gestione degli spostamenti del personale dipendente;
- attivare iniziative di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile;
- promuovere con il Mobility Manager d’Area azioni di formazione e indirizzo per incentivare l’uso della mobilità ciclo-pedonale, dei servizi di trasporto pubblico e dei servizi ad esso complementari e integrativi anche a carattere innovativo;
- supportare il Mobility Manager d’Area nella promozione di interventi sul territorio utili a favorire l’intermodalità, lo sviluppo in sicurezza di itinerari ciclabili e pedonali, l’efficienza e l’efficacia dei servizi di trasporto pubblico, lo sviluppo di servizi di mobilità condivisa e di servizi di infomobilità.
Mobility Manager d’Area
Il Mobility Manager d’Area, che viene nominato dai Comuni, ha ruolo di raccordo tra i Mobility Manager aziendali ed è specializzato nella definizione e implementazione di politiche di mobilità sostenibili.
Tra le sue funzioni c’è anche l’acquisizione dei dati relativi all’origine, la destinazione e gli orari di ingresso e uscita di dipendenti e studenti, così da poterli condividere con gli enti programmatori dei servizi pubblici di trasporto comunali e regionali.
Mobility Manager Scolastico
Sintetizza nel suo ruolo le responsabilità e gli obiettivi del suo corrispettivo aziendale, ma ragiona su corpo docente e studenti, operando in contatto con le strutture comunali e con gli altri istituti scolastici per massimizzare sinergie e ottimizzazione di soluzioni, anche comuni, agli spostamenti casa-scuola.
Tra i suoi obiettivi c’è, per esempio, quello di individuare modalità alternative di viaggio, come l’utilizzo della bicicletta e di servizi di noleggio di veicoli elettrici o a basso impatto ambientale.
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COME REDIGERE IL PIANO DI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO
La struttura di un PSCL è suddivisa principalmente in due macro-aree: parte informativa e di analisi e parte progettuale.
PARTE INFORMATIVA E DI ANALISI
ANALISI DELLE CONDIZIONI STRUTTURALI DELLA SEDE
Analisi delle caratteristiche e dotazioni dell’azienda/ente al fine di reperire le informazioni sulla sede di lavoro, eventuali dotazioni in termini, ad esempio, di posti auto, posti bici, spogliatoi per i ciclisti ed altre informazioni sulle risorse strumentali destinate alla mobilità del personale.
ANALISI DELL’OFFERTA DI TRASPORTO
L’analisi deve contenere anche una valutazione dell’offerta di trasporto presente sul territorio al fine di ricostruire un quadro conoscitivo delle infrastrutture e dei servizi di trasporto utilizzabili dai dipendenti dell’azienda nell’ambito dei loro spostamenti casa-lavoro.
ANALISI DEGLI SPOSTAMENTI CASA-LAVORO
Al fine di ricostruire il quadro degli spostamenti casa-lavoro delle sedi aziendali è necessario inquadrare il personale dipendente in relazione a residenza, tipologia di turnazione aziendale, abitudini ed esigenze di spostamento, nonché la loro propensione al cambiamento.
PARTE PROGETTUALE
PROGETTAZIONE DELLE MISURE
La definizione delle misure da implementare in un PSCL è strettamente legata ai risultati emersi dalle indagini condotte che dovrebbero mettere in evidenza come e a quali condizioni i dipendenti siano disposti a modificare le proprie abitudini di viaggio verso modi di trasporto più sostenibili.
BENEFICI CONSEGUIBILI
Nell’ambito del PSCL è inoltre necessario evidenziare i benefici conseguibili con l’attuazione delle misure in esso previste, individuando i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, sia per l’azienda, sia per la collettività.
PROGRAMMA DI IMPLEMENTAZIONE
In base al budget economico messo a disposizione dall’azienda e in considerazione dei tempi di realizzazione delle misure previste è necessario individuare un programma di implementazione del PSCL.
FASI SUCCESSIVE ALLA REDAZIONE DEL PSCL
ADOZIONE
Il PSCL deve essere adottato in ogni ente o azienda con apposito atto/provvedimento secondo le regole proprie di ciascuna unità organizzativa interessata entro il 31 dicembre di ogni anno. Il PSCL adottato deve essere trasmesso, entro 15 giorni dall’adozione, al Mobility Manager d’Area del Comune territorialmente competente. È necessario, inoltre, inviare i dati relativi agli spostamenti dei dipendenti correlati dai rispettivi orari di ingresso/uscita.
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COMUNICAZIONE
Una volta adottato è necessario che il PSCL sia portato a conoscenza dei dipendenti per coinvolgerli anche nelle successive fasi di implementazione. La partecipazione del personale non si esaurisce nella collaborazione iniziale di risposta al questionario, ma prevede un coinvolgimento attivo anche per coloro che possono essere direttamente interessati dall’implementazione di una specifica misura prevista. È necessario, inoltre, dare continua pubblicità ai progressi ottenuti.
MONITORAGGIO
Il PSCL è oggetto di costante monitoraggio da parte del Mobility Manager Aziendale in relazione all’efficacia delle misure implementate, anche al fine di individuare eventuali impedimenti e criticità che ne ostacolino o rendano difficile l’attuazione, nonché di proporre soluzioni di tempestiva risoluzione. Il monitoraggio deve anche riguardare i benefici conseguiti con l’attuazione delle misure in esso previste, valutando i vantaggi per i dipendenti, per l’impresa/pubblica amministrazione e per la collettività.
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