Renault presenta tagli per 2 miliardi di euro e 15 mila posti di lavoro in meno
Il Gruppo Renault annuncia il piano di tagli per riguadagnare competitività. Costi fissi da ridurre per 2 miliardi oltre a sviluppare le sinergie delineate in seno all'Alleanza con Nissan e Mitsubishi. In Francia si andrà verso il taglio di 4.600 posti di lavoro
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Annunciato il nuovo modello di business dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, l’attesa era tutta rivolta alla scoperta del piano di tagli ai costi fissi per oltre 2 miliardi di euro che Renault attuerà nei prossimi tre anni. Andrà a incidere sui posti di lavoro, sulla capacità produttiva, sui costi della progettazione e le spese destinate alle operazioni come il marketing.
RENAULT IL PIANO DI TAGLI TRIENNALE
Il focus è anzitutto sugli impianti francesi, Renault partecipata al 15% dallo Stato e con un prestito di 5 miliardi garantito. Con le parti sociali andrà attuato un taglio di 4.600 posti di lavoro nei soli stabilimenti d’Oltralpe, ai quali sommare ulteriori 10 mila posti di lavoro da ridurre dalla presenza globale.
IMPIANTI FRANCESI, CHE FARE?
Dalle indiscrezioni sui rischi di chiusura che accompagnavano quattro impianti Renault in Francia, il Gruppo ha prospettato più ipotesi, all’interno di un’ottimizzazione della produzione che dovrà produrre circa 650 milioni di risparmi.
Approfondisci: Il nuovo modello leader-follower dell’Alleanza
Nel nord della Francia – siti di Douai e Maubege – si pensa di creare un centro ingegneristico per le auto elettriche e i veicoli commerciali; nello storico impianto di Flins, inaugurato a metà anni Cinquanta, dalla produzione di veicoli si discuterà della conversione a centro di recupero, nel quadro dell’economia circolare.
Verrà rivisto anche il ruolo dell’impianto di Caudan (Fonderie de Bretagne) mentre a Dieppe, stabilimento produttivo Renault Sport e Alpine che assembla la A110, a conclusione del ciclo vitale della sportiva si discuterà della riconversione del sito.
VOLUMI PRODUTTIVI, OBIETTIVO RIBASSO
Un importante passaggio del piano di tagli prospettato dal presidente del CdA Jean-Dominique Senard e da dall’a.d. pro tempore Clotilde Delbos riguarda i volumi produttivi. Renault andrà a riposizionarsi, dai 4 milioni di veicoli prodotti nel 2019 dovranno ridursi a 3,3 milioni entro il 2024.
Revisione della capacità produttiva che interesserà soprattutto i progetti di ampliamento degli stabilimenti al di fuori della Francia, segnatamente in Marocco e Romania.
Del progetto di tagli fa parte anche la cessazione della quota azionaria in Dongfeng, con relativo stop alla produzione nell’area cinese relativamente alle auto con motore termico. Elettrico (scopri la nuova Zoe in 10 dettagli chiave), ibrido E-tech, l’architettura elettronica dei veicoli, saranno ambiti destinati a essere sviluppati in Francia.
PROGETTAZIONE, PIÙ CONDIVISIONE TRA MODELLI
Uno dei passaggi della conferenza stampa a margine della presentazione del piano ha interessato la necessaria razionalizzazione ingegneristica della gamma di modelli. Non è stata dettagliata ancora una strategia di prodotto specifica, con voci di stampa circolate nelle ultime settimane a indicare un focus Renault su crossover di segmento urbano e suv compatti.
Delbos ha puntato il dito sull’eccessiva differenziazione della componentistica tra modelli e la possibilità di un taglio del 25% di tali differenze. La via della standardizzazione come passaggio necessario, sinergie che riprendono il piano dell’Alleanza, con ciascun brand specializzato nella progettazione, sviluppo e produzione di determinate tipologie di veicoli, nonché lo sviluppo tecnologico.
Varrà 800 milioni di risparmi l’attuazione di una razionalizzazione nella progettazione e sviluppo dei prodotti, seguendo lo schema “leader-follower” delineato nei giorni scorsi.
SPESE GENERALI E MARKETING, TAGLI PER 700 MILIONI
Verrà rivista anche la rete di fornitori, da 9 principali operativi globalmente a 4. “In un contesto di incertezza e complessità, questo progetto è vitale per garantire una prestazione sostenibile e affidabile, con la soddisfazione del cliente quale priorità.
Capitalizzando sulle nostre principali risorsee come i veicoli elettrici, sulle risorse e tecnologie del Gruppo Renault e dell’Alleanza, riducendo la complessità dello sviluppo e produzione dei veicoli, vogliamo generare economie di scala che ristabiliscano la nostra redditività complessiva e assicurino il nostro sviluppo in Francia e internazionale”, ha commentato Clotilde Delbos.
Dei 2,2 miliardi di riduzione dei costi, 700 milioni verranno da interventi nelle attività di marketing e di ottimizzazione dei costi generali.