Rent&Drive: focus sulla customer experience
La customer experience è un punto essenziale per Rent&Drive: ecco progetti e strategie dell’agenzia di noleggio, che è diventata monomandataria per conto di Arval e fonda la propria filosofia sul metodo del “Noleggio Perfetto”.
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Rent&Drive, l’agenzia di noleggio fondata nel 2015 da Massimo Borghetti e Davide Calloni, in questi anni si è affermata sempre più quale partner di riferimento per Arval, tant’è che nel 2021 è diventata monomandataria per conto della società di noleggio del Gruppo BNP Paribas.
Un riconoscimento importante, che premia una filosofia votata alla sartorialità. “L’idea di fondo è stata quella di costruire una struttura che seguisse la ripartizione della clientela: per questo abbiamo diverse divisioni, che seguono rispettivamente privati, aziende e LCV. La nostra forza è l’attenzione al cliente” spiegano Borghetti e Calloni.
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IL METODO DEL NOLEGGIO PERFETTO
Il customer care si concretizza prima di tutto nell’assenza di standard, ovvero ogni contratto di noleggio viene adattato alle specifiche esigenze del cliente. La definizione di questo metodo è, non a caso, è ‘Noleggio Perfetto’. “Si tratta del metodo che tutti i commerciali di Rent&Drive adottano e che si articola in cinque semplici step” specificano i fondatori. Eccoli nel dettaglio:
- Analisi “Intelligence”: attraverso un questionario, vengono definite le esigenze di mobilità del singolo cliente;
- Personal expert: Rent&Drive, grazie alla sua struttura articolata, assegna al cliente un consulente di riferimento;
- Monitoraggio R&D: un protocollo per sollevare il cliente da ogni preoccupazione durante l’arco dell’accordo. Per fare ogni esempio, il monitoraggio costante dei km consente al cliente di rimodulare il canone a seconda delle percorrenze;
- All in one: nel canone sono compresi tutti i principali servizi, quali bollo, manutenzione, tagliandi, assicurazione, servizi plus.
- Servizio “First Class”: Rent&Drive si impegna affinché “i clienti siano soddisfatti e soprattutto vogliamo rendere concreto il fatto che li seguiamo davvero fino alla riconsegna del veicolo”.
Si parte dunque dall’analisi delle necessità del singolo cliente e, in base a queste ultime, Rent&Drive (vai al sito) elabora la proposta finale e il piano di gestione flotta più adatti. “Questi cinque step ‘guidano’ la scelta del cliente sia per quanto riguarda la parte legata al servizio sia per quel che concerne la tipologia del veicolo e, in particolare, le motorizzazioni. Delineati i servizi il mezzo, poi, affianchiamo al cliente una figura dedicata, che è in costante contatto diretto con il Customer Service di Arval” spiegano Borghetti e Calloni.
FOCUS SU ELETTRIFICAZIONE E FORMAZIONE
A proposito di motorizzazioni, stiamo vivendo un periodo di transizione verso le alimentazioni elettrificate. Borghetti e Calloni sottolineano che “Rent&Drive, seguendo la filosofia del piano aziendale Arval Beyond, ha formato tutti i suoi professionisti sulla consulenza sull’elettrico e sull’ibrido”. “Grazie ai contatti diretti con le Case, poi, riusciamo ad avere sempre a disposizione le auto elettriche e ibride per i test drive dei clienti” aggiungono. Le nuove alimentazioni, infatti, per essere conosciute, vanno provate nella quotidianità.
In generale, la formazione è sempre stata un aspetto chiave per Rent&Drive. “La promuoviamo in partnership con Arval: comprende aspetti tecnici, sfumature del servizio e un focus sulle novità proposte dalla stessa Arval e dai Costruttori” spiegano ancora i due fondatori.
L’IMPORTANZA DEI PRIVATI
Un altro focus molto importante è quello sul target dei privati: Rent&Drive, non a caso, è stata subito coinvolta da Arval all’interno del progetto “Noleggio Leggero”, una formula pensata proprio per i clienti senza Partita Iva, senza anticipo, con durata di 60 mesi e percorrenze di 40.000 km, che possono essere aumentate su richiesta del cliente, con inclusi tutti i principali servizi del Nlt.
“Stiamo ottenendo subito risultati interessanti: d’altra parte i privati sono sempre più interessati al noleggio a lungo termine, grazie ai costi bassi e alla mancanza di spese impreviste” concludono Borghetti e Calloni.
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