Report qualità della vita 2022: Milano è la regina del trasporto pubblico
L’annuale report sulla qualità della vita nelle città italiane del Sole 24 ore conferma Milano al primo posto per la mobilità urbana, seguita da Trieste e Roma.
In questo articolo
La città italiana in cui si vive meglio è Bologna, seguita da Bolzano e Firenze. L’indagine del Sole 24 ore, giunta alla sua 33esima edizione, aggiorna quest’anno ben 40 dei suoi 90 indicatori. Tra i parametri considerati, si aggiungono indicatori sull’inflazione, su energia da fonti rinnovabili e sulla partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche.
I risultati mostrano, in generale, che nelle piccole o medie città si vive meglio che nelle grandi metropoli. Milano, pur restando nella top 10, passa dal secondo posto del 2021 all’ottavo; mentre Roma scende al 31esimo posto, perdendo ben 18 posizioni.
QUALITÀ DELLA VITA IN ITALIA: FOCUS SULLA MOBILITÀ
Focalizziamoci adesso sui dati relativi alla mobilità urbana, forniti dal report Ecosistema urbano di Legambiente e che comprende informazioni su:
- Offerta trasporto pubblico
- Passeggeri trasporto pubblico
- Piste ciclabili
- Tasso di motorizzazione
- Vittime della strada
Passeggeri e offerta del trasporto pubblico
Per analizzare la quantità di offerta del trasporto pubblico bisogna, prima di tutto, sottolineare la differenza tra città grandi (oltre 200.000 abitanti), media (da 80.000 a 200.000) e piccole (sotto gli 80.000). Logicamente, più una provincia è grande, maggiore sarà l’utilizzo del trasporto pubblico. Seppur al secondo posto, nel 2022, troviamo una città relativamente piccola ad affiancare le metropoli.
È Milano la città in cui i mezzi pubblici vengono utilizzati maggiormente con una media di 101,9 km per vettura percorsi da abitante annualmente e 302 passeggeri per abitante. Al secondo posto troviamo Trieste (59,8 km percorsi per abitante) e, al terzo, Roma (59,4 km percorsi per abitante).
A incidere sull’utilizzo dei mezzi pubblici, anche la vocazione turistica delle città, che fa sì che sia Venezia la provincia con il maggior numero di passeggeri per abitante in un anno (471,6). Al secondo e terzo posto, le grandi città di Roma (341,1) e Milano (302,5).
Approfondisci: Trasporto pubblico in Italia, a che punto siamo?
Tasso di motorizzazione
L’esame della mobilità urbana prosegue con la quantità di automobili presenti sul territorio, considerato non più sinonimo di ricchezza, quanto simbolo di traffico e inquinamento. Al primo posto, dunque, si piazza la città con il minor numero di vetture: Venezia, con una media di 42,7 auto circolanti ogni 100 abitanti.
La medaglio d’oro della città lagunare non stupisce ma, date la conformazione geografica, non può neppure essere considerato un merito (bisognerebbe, forse, tener conto del numero di natanti). Più veritiero il secondo posto, guadagnato da Genova (47,9 auto per abitanti). Al terzo, invece, troviamo Milano, con 48,5 auto circolanti ogni 100 abitanti.
Vittime della strada
Un ulteriore elemento significativo per valutare la qualità della mobilità urbana è il tasso di incidenti con conseguenze alle persone. Anche qui, va considerato che i numeri delle città più piccole è influenzato dai pochi importanti sinistri stradali. Da questo punto di vista, la città più sicura d’Italia risulta essere Cosenza, con 2,4 morti e feriti ogni 1.000 abitanti. Seguono Catanzaro (2,7) e Benevento (3,2).
Approfondisci: Come usare i dati per ridurre incidenti e vittime della strada
Piste ciclabili
In un’ottica di mobilità sostenibile ed ecologica, un ruolo fondamentale svolge la micromobilità, l’alternativa più green alle automobili private. Per valutare quanto una città sia a misura di ciclista (o guidatori di monopattini aggiungeremmo) il report ha calcolato i metri equivalenti accessibili alle due ruote prive di motore: dalle piste ciclabili in sede propria a quelle con corsia riservata, piste su marciapiede, piste promiscue bici/pedoni e zone a velocità 30 km/h.
Nella classifica pesa anche la conformazione geografica delle singole province, a favore delle città in pianura. Al primo posto troviamo dunque Reggio Emilia, con 46,5 metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 abitanti. Seguono Cremona (36,5 me) e Cuneo (33,3).
Per quel che riguarda i pedoni, invece, la città a loro più idonea risulta essere Lucca, con i suoi 6,7 metri quadrati di isole pedonali per abitante. Al secondo posto Venezia (5,1 mq) e, a seguire, Verbania (2,1). La maggior presenza di verde, invece, è a Cuneo (205,5 alberi per abitante), Modena (114,5) e Brescia (112,4).
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