Mobility Manager: torna il corso di formazione organizzato da Fleet Magazine
Il nuovo corso di formazione per Mobility Manager si terrà dal 26 al 29 aprile: confermata, dunque, anche nel 2022 l’iniziativa della nostra testata, condotta in seguito alla sempre maggiore rilevanza che questa figura professionale sta assumendo all’interno delle aziende.
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La figura professionale del Mobility Manager sta assumendo sempre maggiore rilevanza all’interno delle aziende, in particolar modo dopo il Decreto dello scorso anno. Ed è per questo che Fleet Magazine ha ideato e organizzato un corso di formazione dedicato proprio a chi desidera acquisire le competenze necessarie per ricoprire questo ruolo.
Il corso, realizzato in collaborazione con TÜV Italia Akademie, unit dedicata ai servizi di formazione del Gruppo TؒÜV SÜD, Ente di certificazione internazionale, e riconosciuto da TÜV Examination Institute, si terrà 26 al 29 aprile in via telematica e si rivolge in maniera particolare ai Fleet Manager, ai Travel Manager e a tutte quelle figure aziendali incaricate di redigere PSCL (Piano Spostamenti Casa Lavoro). L’iniziativa vede il patrocinio di Aniasa e Unrae.
L’IMPORTANZA DEL MOBILITY MANAGER
Istituita nell’ormai lontano 1998, la figura del Mobility Manager nell’ultimo anno ha conquistato ancora maggiore importanza. Dall’11 maggio del 2021, infatti, un nuovo Decreto attuativo prevede la nomina di questo ruolo per le aziende con oltre 100 dipendenti ubicate nei Comuni con oltre 50.000 abitanti. Una svolta annunciata che segna ufficialmente l’inizio di una nuova epoca, caratterizzata da una gestione della mobilità aziendale sempre più a 360 gradi. Una mobilità da riscrivere alla luce delle nuove esigenze accelerate dopo l’avvento del Covid.
Il Mobility Manager è la figura chiamata a organizzare, gestire e promuovere interventi finalizzati a ridurre l’impatto ambientale causato dagli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti e, in generale, dalla mobilità aziendale. Questi, in sintesi, sono i suoi compiti principali:
- Gestire la mobilità dei dipendenti e il ritorno alla normalità dopo la pandemia;
- Favorire, attraverso misure strutturali, soluzioni di mobilità alternative all’uso individuale dell’auto privata (corporate car sharing, bike sharing, ecc);
- Regolare l’utilizzo dello smart working e contribuire ad abbassare l’impatto ambientale;
- Redigere il PSCL entro il 31 dicembre di ogni anno, analizzando con attenzione le esigenze di mobilità dei dipendenti e l’offerta di trasporto presente sul territorio.
Leggi anche: chi è il Mobility Manager? E cosa fa in azienda?
PROGRAMMA E OBIETTIVI DEL CORSO
Il corso affronterà vari argomenti, dal ruolo del Mobility Manager, con le relazioni che quest’ultimo deve instaurare all’interno dell’azienda, ad una overview sui servizi di mobilità, dalle normative sul Mobility Management agli step per la realizzazione del PSCL, dalla pianificazione della mobilità alla comunicazione efficace del PSCL stesso. In programma anche un’esercitazione pratica e l’analisi di case studies concreti.
I contenuti sono stati redatti e selezionati da Fleet Magazine, mentre i docenti sono professionisti qualificati che si occupano in prima persona di mobilità aziendale.
Gli obiettivi principali sono:
- fornire gli strumenti conoscitivi, metodologici e operativi per diventare Mobility Manager;
- sviluppare competenze, anche di carattere normativo, per pianificare nuove soluzioni di mobilità aziendale e di trasporto sostenibile;
- migliorare la conoscenza e l’applicazione delle più recenti pratiche di mobilità all’interno delle varie organizzazioni pubbliche e private;
- presiedere e sviluppare un PSCL completo;
- fornire aggiornamenti costanti sul mobility management;
- rendere queste figure in grado di comunicare in maniera efficiente le proprie scelte e i propri obiettivi (sia all’interno, sia all’esterno dell’azienda);
- generare community attorno alla figura del Mobility Manager.
Il corso riconosce 48 crediti formativi validi per accedere all’iter di certificazione della figura del Mobility Manager di TÜV Examination Institute in accordo alla prassi di riferimento UNI 35/2018.
Per informazioni: redazione@fleetmagazine.com
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