Ricarica auto elettriche: smart charging per evitare picchi di prelievo e blackout
Per evitare che la crescita delle auto elettriche in circolazione crei problemi alla rete di distribuzione elettrica serve introdurre lo "smart charging", un sistema di ricarica "intelligente" con cui incentivare i “rifornimenti” elettrici nelle ore e nelle zone più adatte, attraverso segnali di prezzo o vincoli di quantità. A proporlo è l'Arera, l’autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente.
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L’aumento delle auto elettriche in circolazione potrebbe provocare problemi alla rete di distribuzione elettrica.
Per scongiurare blackout e inefficienze, occorre introdurre lo “smart charging“: si tratta di un sistema di ricarica “intelligente” che incentivi la ricarica dell’auto elettrica nelle ore e nelle zone più adatte, attraverso segnali di prezzo o vincoli di quantità. È questa la proposta dell’Arera (l’autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente), illustrata alla Commissione Finanze della Camera.
RICARICA AUTO ELETTRICHE
EVITARE PICCHI DI PRELIEVO
Il progetto permetterebbe di evitare il possibile aumento dei costi dovuti agli investimenti che sarebbero necessari sulla rete in caso di “picchi” di prelievo contemporanei, sfruttando anche la carica delle batterie delle auto elettriche per stabilizzare il sistema e fornire energia, grazie alle soluzioni V2G (Vehicle to Grid).
Secondo l’autorità, l’aumento dei veicoli elettrici in circolazione comporterà una crescita del fabbisogno di energia: la quantità stimata è di 2 TWh di elettricità in più per ogni milione di vetture circolanti. L’impatto dell’impennata delle richieste per le ricariche delle auto elettriche si farà sentire non tanto sul fronte produttivo quanto sulla rete di distribuzione, a causa dell’aumento di potenza prelevata in un determinato istante o luogo.
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COME FUNZIONA LO SMART CHARGING
Lo smart charging è la capacità, di chi gestisce le infrastrutture di ricarica dei veicoli, di adeguare il prelievo di energia alle condizioni delle reti e degli impianti di generazione elettrica, senza penalizzare le esigenze di mobilità di chi guida il veicolo elettrico.
In sostanza, tramite opportuni segnali di prezzo o vincoli di quantità introdotti in situazioni critiche, è possibile orientare i possessori delle auto elettriche, affinché ricarichino il veicolo nei momenti e nelle aree più adatte per ottimizzare l’efficienza del sistema elettrico (per esempio, perché la rete è più “scarica” oppure perché più abbondante è la generazione elettrica locale).
Ciò produce benefici economici diretti su tutti gli utenti del sistema elettrico: in questo modo, infatti, ci sono minori necessità di investimenti per il potenziamento delle reti (finanziati attraverso le tariffe); allo stesso tempo, si favorisce indirettamente lo sviluppo della mobilità elettrica stessa, poiché si contengono i costi del servizio di ricarica.
COSA È IL PNIEC
Il Piano nazionale integrato energia-clima (PNIEC), di recente approvato nella sua forma definitiva, prevede uno sviluppo della mobilità elettrica molto intenso nei prossimi anni. L’ipotesi prospettata è di 6 milioni di veicoli elettrici circolanti in Italia al 2030, di cui 2 milioni ibridi plug-in.
Oggi, in Italia, le auto elettriche rappresentano una parte ancora ridottissima del parco circolante (pari a circa 39 milioni di auto, a cui vanno sommati altri veicoli commerciali e industriali). Si tratta, quindi, di un obiettivo sfidante, soprattutto tenendo conto che le nuove immatricolazioni sono state, negli ultimi anni, dell’ordine di 1,9 milioni di veicoli l’anno.
SISTEMA DI RICARICA INTELLIGENTE E AUMENTO TARIFFE
Secondo l’Arera, per evitare distorsioni o limitazioni del settore, sarebbe utile che gli oneri generali venissero spostati, in tutto o in parte, dalle bollette (alleggerendo quindi anche i prezzi di ricarica delle auto elettriche) alla fiscalità generale.
Le iniziative sulle modalità di ricarica (smart charging) e sulle tariffe servirebbero così a creare i presupposti per non creare problemi soprattutto agli utilizzatori della rete.
“Creare un sistema che sfrutti i momenti in cui la rete è più “scarica” o coniugare la ricarica con la disponibilità locale generazione elettrica da fonti rinnovabili può determinare benefici economici su tutti gli utenti del sistema elettrico, in ragione delle minori necessità di investimento per il potenziamento delle reti attuali finanziati attraverso le tariffe applicate ai clienti”.
Stefano Besseghini presidente di Arera.