Rinnovato il contratto collettivo dell’autonoleggio: aumenti medi di 120€ per oltre 20.000 lavoratori
L’accordo sottoscritto da Aniasa e sindacati interessa il settore del noleggio veicoli a breve e lungo termine e prevede aumenti medi di 120 € per oltre 20.000 lavoratori.
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È stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro dell’autonoleggio, che sarà valido fino al 31 dicembre 2021.
L’intesa è stata raggiunta da Aniasa (che in Confindustria rappresenta l’autonoleggio e i servizi automobilistici) e dalle organizzazioni sindacali Federazione Italiana Lavoratori Trasporti – CGIL, Federazione Italiana Trasporti – CISL e UIL Trasporti.
Il contratto interessa oltre 20.000 addetti:
- settore dell’autonoleggio
- settore del soccorso stradale
- lavoratori di parcheggi/autorimesse
IL NUOVO CONTRATTO AUTONOLEGGIO
“Il rinnovo sottoscritto oggi, consentirà alle aziende di misurarsi e farsi concorrenza sulla base della qualità dei servizi in un mercato, quello del noleggio veicoli, protagonista dell’evoluzione dei trend della smart mobility e che fornisce un supporto strategico alla mobilità aziendale e turistica del nostro Paese e al mercato automobilistico”.
Giuseppe Benincasa, Segretario Generale di Aniasa
PIÙ SOLDI IN BUSTA PAGA
Il rinnovo del contratto ha concluso un lungo periodo di confronto con il sindacato. Il nuovo contratto prevede aumenti retributivi medi complessivi di 120 euro e l’erogazione di una tantum forfettaria di 330 euro in due tranche.
Tra gli aspetti di maggiore rilevanza dell’intesa, anche una completa rivisitazione della scala parametrale. Questo ha ampliato i livelli professionali e adeguato la classificazione dei lavoratori, più rispondente alle effettive esigenze delle aziende.
ATTENZIONE AGLI APPALTI
Ampio spazio dell’accordo siglato è riservato a una più ampia regolamentazione sul tema degli appalti. Un tema particolarmente particolarmente rilevante in molti servizi ausiliari all’autonoleggio (l’approntamento, la pulizia e il “navettamento” delle vetture), sono effettuati anche tramite contratti di appalto, da cui conseguono cambi di gestione fra le imprese appaltatrici.
Con il nuovo contratto è stato regolamentato il cambio di appalto, con l’obiettivo di tutelare i livelli complessivi dell’occupazione, anche al fine di evitare l’insorgere di fenomeni distorsivi della concorrenza.
SANITÀ E MOLESTIE
È stato previsto, inoltre, a partire dal 2021 l’incremento dello 0,5% della previdenza sanitaria complementare, con il cosiddetto “contributo mensile contrattuale”(oggi pari all’1% a carico del datore di lavoro) per tutti i dipendenti.
Costituisce parte integrante dell’accordo anche il protocollo di settore contro le molestie sul luogo di lavoro per rafforzare l’impegno delle Parti ad un ambiente lavorativo che rispetti e tuteli la salute e la dignità delle persone.