Tante le aziende, anche dell'automotive, che hanno lasciato la Russia in risposta all'invasione dell'Ucraina voluta da Vladimir Putin. Tra queste ci sono Shell, che rompe gli accordi con Gazprom, e Volkswagen e Volvo che hanno sospeso ordini e consegne. L'ultima a dare l'annuncio è stata proprio Renault.
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Anche Renault si è aggiunta alle aziende che hanno interrotto i propri scambi con La Russia. A dare l’annuncio è la stessa Casa automobilistica. Infatti il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Renault ha approvato all’unanimità la firma degli accordi per cedere il 100% delle quote detenute in Renault Russia alla Città di Mosca, nonché la sua partecipazione del 67,69% in AVTOVAZ a NAMI (l’Istituto centrale di ricerca e sviluppo su automobili e motori).
Scelta sofferta, considerando che il Paese rappresenta il secondo mercato mondiale dopo l’Europa per il brand francese, con quasi 500.000 veicoli venduti nel 2021. Mentre era del 28,8% la quota della russa AVTOVAZ, acquisita da Renault nel 2016, che produce le due auto più vendute nel paese.
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RENAULT LASCIA LA RUSSIA
La chiusura delle transazioni non è soggetta ad alcuna condizione e tutte le autorizzazioni necessarie sono state ottenute, per cui dovrebbero concretizzarsi nei prossimi giorni, si legge nel comunicato stampa di Renault.
L’accordo comunque comprende anche un’opzione di riacquisto della partecipazione in AVTOVAZ da parte del Gruppo Renault, che potrà esercitarla in determinati periodi nei prossimi 6 anni.
«Oggi, abbiamo preso una decisione difficile, ma necessaria; compiamo una scelta responsabile nei confronti dei nostri 45.000 dipendenti in Russia, preservando al tempo stesso la performance del Gruppo e la possibilità di tornare nel Paese in futuro, in un contesto diverso. Ho fiducia nella capacità del Gruppo Renault di accelerare ulteriormente la sua trasformazione e superare gli obiettivi a medio termine», ha dichiarato Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault.
LE CASE CHE HANNO LASCIATO LA RUSSIA
L’elenco è lungo, si va da FedEx a Shell e Volvo. Un abbandono massiccio, in risposta all’invasione dell’Ucraina, che alla Russia sta costando caro. Di seguito, tutte le case automobilistiche che hanno interrotto produzione e vendite in Russia:
- Bmw, ha interrotto la produzione e le esportazioni
- Daimler ha interrotto la produzione e sospeso le consegne in Russia
- Ford ha congelato a tempo indeterminato la collaborazione con la russa Sollers
- General Motors ha interrotto i rapporti commerciali con la Russia
- Honda produce le auto negli Stati Uniti, ma ha bloccato gli ordini in Russia
- Magna, il colosso mondiale dell’automotive che produce modelli per diversi brand ha annunciato l’intenzione di bloccare la produzione negli stabilimenti russi
- Mazda ha annunciato l’interruzione delle forniture di parti di ricambio a una società russa di Vladivostok
- Nissan ha interrotto le esportazioni di veicoli in Russia
- Stellantis ha sospeso tutte le attività di import ed export con la Russia. Arrivato inoltre il dietrofront sugli investimenti nello stabilimento di Kaluga per la produzione di veicoli commerciali
- Suzuki ha interrotto le attività di import ed export con la Russia
- Toyota ha sospeso la produzione nello stabilimento di San Pietroburgo
- Volvo ha sospeso la vendita di auto in Russia
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