La telematica sale a bordo: tutti i risultati della nostra inchiesta [VIDEO]
Nuova edizione della nostra inchiesta sulla telematica nelle flotte aziendali: il numero delle black-box sulle auto aziendali, rispetto a tre anni fa, cresce, così come aumenta la richiesta di dati di qualità. Ma ci sono ancora grandi potenzialità inespresse.
In questo articolo
Un’inchiesta approfondita su un campione di 82 aziende: nei primi mesi di quest’anno abbiamo affrontato con i Fleet e Mobility Manager il tema della telematica nelle flotte aziendali. Un argomento che, con l’emergenza Covid, diventa ancora di più stretta attualità.
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Come si evolve l’utilizzo della scatola nera nelle realtà corporate? Innanzitutto, cresce il numero delle black-box sulle auto aziendali e aumenta la consapevolezza sui vantaggi, ma d’altro canto la scatola nera viene vista, in molti casi, come un obbligo imposto dal noleggiatore e i dati spesso non vengono utilizzati. Risultato: il potenziale inespresso è ancora elevato.
TELEMATICA E FLOTTE AZIENDALI: LA NOSTRA INCHIESTA
IL CAMPIONE
Questi dati sono emersi dalla terza edizione della survey “La telematica sale a bordo”, condotta su un campione completo e variegato, costituito da 82 aziende appartenenti a svariati settori merceologici (industria alimentare, chimica e petrolchimica, costruzioni, trasporti, energia, banche, servizi pubblici e privati, consulenza, telecomunicazioni, media, ecc), con un parco totale gestito di 81.882 veicoli (dei quali 72.048, ovvero l’88% acquisiti con la formula del noleggio a lungo termine, e il resto in proprietà).
Una nuova tranche, che segue quelle che avevamo effettuato nel 2017 (su 60 grandi flotte, con un parco di oltre 53.000 veicoli) e nel 2018 (su 40 flotte medie, con un parco di oltre 24.000 veicoli). Per approfondire, leggi i risultati delle precedenti edizioni.
LA CRESCITA DELLA SCATOLA NERA NELLE FLOTTE AZIENDALI
Primo concetto fondamentale: l’evoluzione della telematica nelle flotte dal 2017 ad oggi è evidente.
Tre anni fa le black-box erano a bordo del 18% dei veicoli del campione intervistato, mentre oggi questa percentuale è salita quasi al 50%. Dato ancora più significativo: l’87% delle aziende intervistate ha adottato i dispositivi.
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I FORNITORI
Tutti i principali noleggiatori, ormai, installano di default la scatola nera sui veicoli che consegnano ai loro clienti. Non è un caso, quindi, che il 74% degli intervistati associ il fornitore con il provider di Nlt (il Fleet Manager menziona il noleggiatore, anche se le black-box sono fornite e installate dalle società di telematica).
Insomma, la telematica, ormai, è parte integrante del servizio di mobilità. Anche i provider di tecnologia hanno lavorato molto in questi tre anni in termini di proposizione e, quindi, la parte restante del campione ha dichiarato di aver instaurato partnership con le principali realtà del settore.
SCELTA E UTILIZZO DEI DATI
Quasi il 71% dei Fleet Manager afferma che la decisione di installare la black-box viene dal provider di noleggio. Una percentuale in linea con quelle emerse dalle precedenti indagini.
E’ però significativo evidenziare come lo stesso campione che considera la telematica una scelta strategica, utilizzi quotidianamente i dati forniti per il suo lavoro, anche se è ancora bassa la percentuale dei gestori che lo fa.
INFORMAZIONI GESTITE
In primis sinistri e furti, ma anche l’aspetto fondamentale del monitoraggio della manutenzione. E ancora, il controllo dei consumi, il servizio di corporate car sharing, gli stili di guida dei driver e la manutenzione predittiva. Sono in crescita le informazioni gestite dai Fleet Manager che utilizzano i dati della scatola nera. Segno tangibile di un’offerta che si sta affinando sempre più. Solo il 4% del campione riferisce che i dati trasmessi servono solo al noleggiatore, mentre i dati su percorrenze chilometriche e geolocalizzazione dei veicoli/monitoraggio degli spostamenti vengono utilizzati ancora poco.
Il motivo è da ricercarsi nella difficoltà, già evidenziata in passato, di rendere compatibile il controllo dei percorsi dei veicoli con la privacy del dipendente. Un tema che in alcune realtà è molto sentito. Non è un caso che nella maggior parte dei casi le scatole nere trasmettono dati solo in particolari circostanze, come i sinistri e i furti, e, per il resto del tempo, sono silenti. La possibilità di usufruire della manutenzione predittiva, indicata dal 7% degli intervistati, è molto apprezzata dai Fleet Manager. Difatti era uno dei principali desiderata che questi ultimi avevano indicato in passato.
ULTERIORI FUNZIONI E GIUDIZIO SULL’OFFERTA
In generale, emerge chiaramente come i Fleet Manager siano soddisfatti dell’offerta della telematica: alla domanda “Quali ulteriori funzionalità inserireste?”, il 40% ha risposto: “nessuna”. Come dire: l’offerta, in questi anni, si è evoluta ed è pienamente in linea con le necessità. E’ anche significativo che un campione rilevante (8%) ci abbia semplicemente detto: “vorremmo utilizzare i dati, ma non possiamo per policy aziendale”.
Per quanto riguarda invece i desiderata, alcuni Fleet Manager vorrebbero integrare la gestione del car sharing con quella del car pooling, attivare la chiamata in caso di crash e, monito per i provider, migliorare la tempistica legata ai report.
La stessa sensazione di evoluzione deriva dal fatto che l’81% ritiene la telematica adeguata alle esigenze, mentre solo il 2% la reputa inadeguata.
COSTI
Parallelamente sono in crescita le informazioni gestite dai Fleet Manager che utilizzano i dati della scatola nera. Segno tangibile di un’offerta che si sta affinando sempre più. Non a caso, gli intervistati sono piuttosto soddisfatti anche dei costi della scatola nera, aspetto che in passato non avevamo mai analizzato: quasi il 90% li ritiene adeguati, il 6% alti e solo il 4% eccessivi.
I VANTAGGI DELLA BLACK-BOX
L’utilizzo della black-box porta vantaggi ben precisi all’azienda e al Fleet Manager. Ce lo hanno riferito anche numerosi gestori che non possono usufruire dei dati per motivi di privacy o di policy di impresa. Solo il 10% del campione ha affermato che la telematica non porta nessun vantaggio.
Rispetto alle precedenti rilevazioni, che avevano fatto emergere come principali plus la semplificazione della gestione della flotta e la riduzione dei costi, stavolta emerge fortissimo il tema della sicurezza del driver, indicata come beneficio dal 35% del campione.
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Poco percepito, invece, il vantaggio sull’aspetto assicurativo: l’utilizzo di dotazioni telematiche, secondo il 70% del campione, non consente di avere accesso a tariffe assicurative migliori, che restano a beneficio delle società di Nlt.
LA PERCEZIONE DEI DRIVER
Cosa pensano, invece, i driver? Beh, ormai stanno prendendo familiarità con la black-box. Se inizialmente quest’ultima veniva vista con sospetto, come una limitazione della libertà e della privacy, adesso la sensazione negativa si è decisamente attenuata.
Ancora di più rispetto alle precedenti release, possiamo affermare che la stragrande maggioranza dei driver non considera la scatola nera come un “nemico”: coloro che esprimono un’opinione hanno preso consapevolezza dei vantaggi e solo il 16% ha dichiarato una posizione negativa. D’altra parte, però, visto che parecchi sistemi sono silenti, una buona parte degli utilizzatori (50%) è indifferente rispetto alla presenza o meno della black-box a bordo del veicolo.
IL FUTURO
Per quanto riguarda il futuro, i Fleet Manager, apparentemente, sono apparsi un po’ meno confidenti rispetto al passato sulle potenzialità di crescita della black-box. Ma occorre sottolineare che molte risposte sono state influenzate dalla prima fase del Covid-19, che ha determinato un clima di incertezza e il sorgere di nuove priorità. Solo il 26% del campione prevede di incrementare il numero delle scatole nere entro l’anno.
La maggior parte delle aziende che non ha la scatola nera non intende adottarla, anche e soprattutto per questioni di politiche interne. Qualcuno ha dichiarato apertamente di aspettare il post-Coronavirus per valutare la situazione.
Un fatto è certo: il tema della telematica nelle flotte aziendali è in divenire e, passato questo momento di inevitabile stallo, il trend di crescita proseguirà.