I suv annullano i benefici delle auto elettriche?
Il successo del segmento dei suv potrebbe annullare i benefici ambientali derivanti dalla mobilità elettrificata e dalla diminuzione del traffico post lockdown? L’indagine dell’International Energy Agency.
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Nel 2020 le emissioni del settore energetico, produzione di energia e calore, trasporti e industria pesante, sono diminuite complessivamente del 7%. Si tratta del calo più grande mai registrato, cinque volte superiore a quello che si registrò nel 2009, in seguito alla crisi economica.
C’è un settore, però, che, in controtendenza, ha aumentato le proprie emissioni climalteranti dello 0,5%. Si tratta del segmento dei suv, quello che attualmente riscuote maggior successo tra gli acquirenti di automobili.
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L’AVVENTO DEI SUV
Nel 2020, su 100 nuove vetture immatricolate, 42 erano suv, contro i 39 dell’anno precedente. Negli ultimi 12 mesi, la flotta globale ha superato i 280 milioni di unità. Una crescita sorprendente, se si pensa che nel 2021 gli Sport Utility Vehicle erano meno di 50 milioni.
Quanto consumano i suv?
In media, un suv consuma il 20% di energia in più richiesto da una vettura mid-size per percorrere lo stesso tragitto. Un recente report dell’Iea – International Energy Agency (il report può essere consultato integralmente a questo link), stima che oggi le vetture più possenti della strada consumino 5,5 milioni di barili di petrolio al giorno. Un impatto sulle emissioni globali comparabile a quello dell’intero trasporto marittimo, nazionale e internazionale.
Mentre, nell’ultima decade, settori come elettricità, produzione di calore ed industria manifatturiera e pesante hanno mantenuto invariate o ridotto le proprie emissioni nelle aree del mondo più avanzate; il segmento dei suv, al contrario, ha visto crescere i consumi, con un aumento pari a 300 milioni di tonnellate di Co2.
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ANNULLATI I BENEFICI DELL’ELETTRIFICAZIONE?
Parallelamente alla crescita delle vendite di Suv, il 2020 ha registrato considerevoli volumi anche nel mercato delle auto elettriche che, tra gennaio e novembre, sono aumentati del 50%. In Germania, Francia e Regno Unito, la quota di mercato dei veicoli BEV ha superato il 15%. E, in futuro, il vecchio continente potrebbe raggiungere i livelli della Cina, il Paese con la più alta percentuale di auto elettriche.
Il successo delle auto elettriche, in concomitanza con la diminuzione del traffico causata dalle restrizioni agli spostamenti imposte dalla pandemia, ha portato a una diminuzione di oltre il 10% dell’utilizzo di petrolio, pari a 1,8 milioni di barili – quasi 40.000 al giorno –, nel 2020. “Tuttavia – scrivono i relatori della ricerca Laura Cozzi e Apostolos Petropoulos – stimiamo che la riduzione nella domanda di petrolio derivante dalla crescente quota di veicoli elettrici sul mercato, possa essere annullata dalla crescita delle vendite di suv nello stesso periodo”.
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I Suv elettrici sono la soluzione?
Il trend dell’elettrificazione non ha risparmiato il segmento dei suv. Nel 2019, sul mercato erano disponibili oltre 100 modelli di suv elettrici, contro circa 180 modelli elettrici di altri segmenti. Nel 2020, il 44% delle vetture elettriche erano suv e la percentuale aumenterà nel 2021. Tuttavia, i suv a batteria non sembrano convincere gli acquirenti e, nonostante la disponibilità di motorizzazioni sostenibili, il 97% di suv acquistati nel 2020 erano a benzina o gasolio.
L’IMPATTO SULLA POLITICA
Affinché si raggiungano gli obiettivi ambientali segnalati dall’Accordo di Parigi, la quota di mercato dei suv elettrici dovrebbe superare il 35% entro il 2030. Per ridurre significativamente le emissioni derivanti dalla produzione e dell’utilizzo delle automobili, sono auspicabili veicoli elettrici più piccoli ed efficienti. Mentre a una citycar basta una batteria da 50 kWh, un suv ne richiede una il 22% più grande e potente.
Alcuni governi stanno tentando di bloccare il fenomeno. In Francia, ad esempio, dal prossimo anno una tassa sui veicoli più pesanti esigerà un esborso di 10 euro per ogni chilogrammo eccedente il peso di 1,8 tonnellate. Costo a carico del proprietario, che dovrà pagarlo all’immatricolazione. I suv elettrici, ibridi e a idrogeno saranno esonerati, a patto che garantiscono un’autonomia in modalità 100% elettrico superiore ai 50 km in città. Una proposta simile è al vaglio in Belgio.
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