Come prevenire il colpo di sonno alla guida
In questo articolo
Il colpo di sonno alla guida, pur essendo la causa di molti incidenti stradali, è ancora sottostimato come fattore determinante di rischio, al contrario dell’abuso di alcol o droghe che, come sappiamo, è punito dall’articolo 187 del Codice della strada.
Sulle strade c’è un killer silenzioso per il quale ancora non esistono sanzioni: la sonnolenza alla guida.
Il sonno alla guida è associato approssimativamente, come causa diretta o concausa, a un quinto degli incidenti stradali (1 su 5) ed è una delle principali cause di incidenti mortali in autostrada (dati ACI).
L’incidente stradale per colpo di sonno è spesso mortale, perché non si frena e non c’è neanche la reazione muscolare, quindi il danno da contraccolpo è molto importante.
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COLPO DI SONNO ALLA GUIDA: LE CAUSE
Una pericolosità troppo spesso sottovalutata. Secondo alcune ricerche, infatti, il 50% degli automobilisti intervistati ha dichiarato di aver guidato in condizione di stanchezza almeno una volta negli ultimi 12 mesi, e il 25% di essersi addormentato al volante.
Una condizione doppiamente rischiosa. Il problema maggiore, infatti, è che i colpi di sonno minacciano l’incolumità sia di chi è alla guida sia degli altri conducenti: quando si è addormentato, infatti, l’autista non è più in grado di evitare ostacoli, veicoli e pedoni, aumentando il rischio.
I FATTORI DI RISCHIO
Le cause dei colpi di sonno alla guida possono essere molteplici, in quanto quello che noi chiamiamo “colpo di sonno” è una conseguenza della sonnolenza, dovuta ad altri fattori.
La prima causa dei colpi di sonno è molto semplice: se la notte precedente si ha dormito poco, o male, il rischio di colpo di sonno è più alto. Chi dorme solamente 5 ore a notte, per esempio, ha un rischio 4 volte più alto del normale di essere coinvolto in un incidente stradale.
La sonnolenza può essere causata anche da altri disturbi, come per esempio le apnee ostruttive che non permettono di riposare correttamente, e quindi aumentano la probabilità di sonnolenza il giorno seguente.
Ancora, si può incappare nei colpi di sonno alla guida anche quando si passano molte ore in auto, senza mai fare delle soste sufficientemente rinfrescanti e riposanti. Senza contare che, nelle ore notturne, il rischio di addormentarsi alla guida è più alto.
Infine, può causare sonnolenza anche il consumo di alcolici, di cannabinoidi o l’assunzione di farmaci tranquillanti.
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COME COMBATTERE IL COLPO DI SONNO
Ma il pericolo non è solo il colpo di sonno, il senso di stanchezza e sonnolenza altera le capacità di reazione, la frase tipica di chi ha fatto un incidente in queste condizioni è: “Ho visto il pericolo ma non sono riuscito a frenare”.
COME NON ADDORMENTARSI MENTRE SI GUIDA
C’è una fase in cui di fatto si dorme a occhi aperti. Facciamo le cose automaticamente, ma non abbiamo la possibilità di reagire agli imprevisti. Un pericolo che aumenta quando capita di viaggiare di notte in auto. Anche se il livello alcoolemico è ancora nei limiti della legalità, secondo il Dottor Nobili guidare di notte dopo aver bevuto triplica o quadruplica la possibilità di fare incidenti.
Purtroppo non c’è un sistema anti colpo di sonno adeguato per avvisare della sonnolenza. Gli attacchi di sonno non arrivano di botto, c’è sempre una fase di transizione tra veglia e sonno – spiega Nobili – Il confine tra veglia e sonno è un passaggio progressivo, dai 5 ai 20 minuti. Un colpo di sonno è il passaggio brusco tra veglia e sonno. Questo porta i guidatori a dire “Ancora ce la faccio”, ma ormai le funzioni alla guida sono molto alterate.
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Quando si arriva a questo punto in realtà bisogna fermarsi, perché va bene 99 volte su 100, ma quando va male è una tragedia. Quando arriva il momento il miglior metodo per non addormentarsi alla guida è fermarsi dieci minuti per bloccare la pressione del sonno.
Basta fare un sonnellino di breve durata (dai cinque minuti a un quarto d’ora) – consiglia l’esperto- Il beneficio è tale da poter poi proseguire a guidare anche un’ora e mezza. Anche le autostrade dovrebbero avere degli spazi ogni tot km per dormire in auto in sicurezza.
ALTRI RIMEDI PER EVITARE IL COLPO DI SONNO ALLA GUIDA
Prendersi un caffè è uno dei rimedi contro il colpo di sonno alla guida. Si tratta di uno stimolante che può essere utile abbinato al sonnellino, perché abbassa livelli di adenosina, una sostanza che si accumula provocando sonnolenza.
Certo, bisogna stare attenti a non rovinarsi lo stomaco. C’è anche una sensibilità genetica al caffè: c’è chi lo sente e chi no.
Esistono poi altri stimolanti naturali per combattere il sonno alla guida:
- Thè,
- Guaranà,
- Bibite con caffeina e taurina.
Altri metodi per non addormentarsi alla guida sono:
- Masticare qualcosa,
- Aprire i finestrini,
- Alzare il volume della radio,
- Parlare con qualcuno.
Ma il più forte antidoto alla sonnolenza è la luce. Studi hanno mostrato che avere una luce blu nell’abitacolo, riduce la sonnolenza alla guida. Senza dimenticare che il “trucco” migliore rimane sempre quello di fermarsi in tempo e schiacciare un pisolino.
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Da evitare per non rischiare di addormentarsi a causa di colpi di sonno improvvisi, invece, un’alimentazione ricca di carboidrati e zuccheri, oltre che l’alcol. Questo dipende anche dall’ora in cui ci mettiamo in viaggio.
Nel primo pomeriggio anche una modesta quantità di alcol, il classico bicchiere di vino a pasto, aumenta la propensione al sonno, con conseguente possibilità di addormentarsi all’improvviso.
Esistono poi casi specifici come alcuni farmaci, ad esempio le benzodiazepine, che possono essere cause di sonnolenza.
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