Smart Mobility Report 2020: la mobilità elettrica cresce, ma solo al Nord
Le immatricolazioni di veicoli elettrici in Italia hanno superato la soglia dei 2 milioni raggiunta nel 2019, ma resta ampio il divario tra nord e sud. Questo ciò che emerge dai primi risultati dello Smart Mobility Report 2020.
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La mobilità elettrica continua a crescere. Lo confermano i primi risultati dello Smart Mobility Report 2020 redatto dagli Osservatori Energy e Strategy del Politecnico di Milano. Nei primi mesi del 2020, le immatricolazioni di veicoli elettrici hanno superato i 2 milioni registrati nell’anno passato. Arrivando a pesare il 2,5% delle immatricolazioni complessive di passenger car e Light Duty Vehicle a livello globale.
È la Cina il più grande mercato mondiale, con quasi 1,2 milioni di veicoli elettrici immatricolati nel 2019. Circa il doppio dell’Europa che, con 600.000 unità immatricolate (+44%) si conferma il secondo mercato. Seguono gli Stati Uniti, in calo del -12% rispetto al 2019 e, a notevole distanza, il Giappone con 44.000 veicoli immatricolati (-16%).
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SMART MOBILITY REPORT 2020 IN ITALIA
Se paragonate a quelle mondiali ed europee, le dimensioni del mercato italiano di mobilità elettrica sono alquanto ridotte. In Italia nel 2019 sono state immatricolate 17.065 vetture elettriche, di cui 10.566 Bev – Battery Electric Vehicle e 6.499 Phev – Plug-in Hybrid Electric Vehicle.
Numeri esigui rispetto a quelli di altri mercati, ma tuttavia in costante crescita. In termini relativi, il mercato delle auto elettriche in Italia non supera lo 0,9% del totale, ma con un incremento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Nel complesso, la mobilità green italiana è cresciuta del +78 rispetto al 2019, con un +111% per i veicoli Bev e un +42% per quelli Phev.
Il divario tra nord e sud
Ciò che emerge dallo Smart Mobility Report 2020 è un marcato divario tra le diverse zone d’Italia. Nelle regioni del Nord sono state immatricolate oltre 12.000 auto elettriche (sia Bev che Phev), corrispondenti a quasi il 70% delle immatricolazioni totale registrate in Italia. Il 24% dei veicoli elettrici, corrispondente a 4.000 unità, è stato immatricolato al Centro Italia. Decisamente più bassi i numeri registrati nel Sud Italia e nelle isole maggiori, dove le immatricolazioni complessive di vetture elettriche (sia Bev che Phev) non superano il 6% del totale nazionale, attestandosi poco oltre quota 1.000.
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L’ELETTRICO RESISTE ALLA CRISI
Il settore automotive è stato uno dei più colpiti dagli effetti della pandemia Covid-19. Tuttavia, pur in una situazione di generale difficoltà, il segmento dell’elettrico ha registrato una flessione minore rispetto alle altre categorie di veicoli. Le auto diesel e benzina hanno registrato un trend Year-on-Year (YoY) pari rispettivamente a -97,5% e -98,1%.
I dati riguardanti le vetture elettriche invece segnalano a marzo un trend YoY positivo (+48,9%), seppur negativo rispetto al mese di febbrario 2020 (-63,4%). Ad aprile la flessione è stata del -46% rispetto al mese precedente e del -58,1% su base YoY. La flessione dunque c’è, eppure il segmento elettrico è il più resistente dell’automotive.
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