Sostenibilità sempre più al centro, anche per i fornitori automotive
L’associazione della filiera automotive ANFIA ha creato uno sportello dedicato e un pacchetto formativo ad hoc sul tema dello sviluppo sostenibile. Un tema “caldo” e con obiettivi di legge sempre più pressanti.
In questo articolo
In un momento di grande attenzione ai temi della sostenibilità e nel pieno della transizione energetica, ecologica e produttiva per l’industria automotive, ANFIA (associazione nazionale filiera automobilistica), in partnership con Energy Saving, Esgeo ed Elea, ha lanciato il progetto “ANFIA DrivESG Transition”.
Lo scopo è sensibilizzare e supportare le imprese della filiera automotive nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile negli ambiti Environment, Social e Governance (ESG), rispetto ai quali un’azienda può certificare la solidità del proprio impegno attraverso un vero e proprio rating ESG.
LA SOSTENIBILITÀ COME CRITERIO DI SELEZIONE
Lo sviluppo sostenibile di un’organizzazione è un processo continuo che deve coniugare:
- sostenibilità ambientale
- sostenibilità sociale
- sostenibilità economica
L’attenzione per la sostenibilità ha un impatto concreto sul modo in cui l’organizzazione viene percepita dal mercato, con conseguenze dirette sulle performance finanziarie, di accesso al credito e sulla reputazione del management.
È un criterio di selezione da parte di investitori, banche e grandi aziende e un efficacie strumento di comunicazione.
Spiega Fabrizio Fiocchi, CEO & Co-founder – ESGeo: “I report di sostenibilità sono sempre più richiesti, anche i cinesi su pressione del mercato si stanno organizzando in tal senso. La filiera italiana dovrebbe trasmettere maggiormente quello che già”.
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LA DUE DILIGENCE SUI FORNITORI
Le pressioni da parte del mercato sono già molto forti, perché -ad esempio- un incidente sul lavoro avvenuto nell’azienda di un fornitore di grossi gruppi automotive diventa responsabilità diretta del gruppo. C’è molta pressione per fare due diligence sui fornitori. Non a caso la Commissione europea ha lanciato la direttiva Corporate Sustainability Due Diligence (CSDD).
BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ: UN OBBLICO PER 8000 AZIENDE
Il bilancio di sostenibilità fornisce informazioni agli stakeholder sui risultati economici, sociali e ambientali generati dalla azienda nello svolgimento delle proprie attività.
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La rendicontazione delle informazioni non finanziarie è obbligatoria per le aziende quotate e del settore bancario-assicurativo, di grandi dimensioni, mentre è volontaria per la restante platea di aziende.
La nuova direttiva sul Corporate Sustainability Reporting prevede, a decorrere dal 2023, l’estensione dell’obbligo di redazione della dichiarazione non finanziaria non solo a tutte le società quotate nei mercati regolamentati europei, ma anche a tutte le società che soddisfino almeno 2 dei 3 requisiti dimensionali previsti:
- Numero di dipendenti superiore a 250
- Stato Patrimoniale superiore a 20 milioni di euro
- Fatturato sopra i 40 milioni di euro
“Questo significa che saranno circa 8000 le aziende che dovranno dotarsi di bilancio di sostenibilità”, spiega Fiocchi.
A prescindere da obblighi di legge, sempre più grandi aziende già oggi richiedono che i propri fornitori (comprese le PMI) includano “dichiarazioni non finanziarie” nel proprio bilancio e lo faranno con sempre maggior frequenza, anche per soddisfare le novità introdotte dalla nuova direttiva.
L’OFFERTA FORMATIVA ANFIA
L’offerta che ANFIA e i suoi partner hanno ideato per aiutare le imprese a strutturare questo processo e a mantenerne la validità e l’efficacia nel tempo, si articola in:
- Creazione di uno sportello dedicato per erogare un servizio di consulenza specializzata anche su specifici progetti di sostenibilità. Si articola in:
Progetto Zero e-Mission, che punta a far conseguire alle aziende clienti un obiettivo di neutralità emissiva definendo un percorso strategico nel tempo;
Progetto Welfare, che ha l’obiettivo di sviluppare un piano strategico aziendale garantendo la sostenibilità sociale ed economica dell’azienda toccandone anche gli aspetti di governance;
Redazione del Bilancio di Sostenibilità, un documento che contribuisce a misurare e monitorare l’impatto economico, ambientale e sociale dell’azienda e a rendicontarne gli impegni e i risultati raggiunti. - Proposta di percorsi formativi sulla sostenibilità. In partenza il prossimo gennaio, saranno tre: uno pensato per diversi ruoli organizzativi – dall’imprenditore alle figure di top-middle management al buyer e all’energy manager – uno pensato per la figura del CSR Specialist e uno specificamente dedicato alla redazione del Bilancio di Sostenibilità dell’impresa.
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