Targhe estere senza limiti in Italia anche per il noleggio
La norma in vigore dal 18 marzo potrebbe far scattare la corsa ai veicoli con targhe di altri Paesi per risparmiare, e vale anche per le società di noleggio. La fine del divieto di guida per i residenti in Italia di veicoli immatricolati all'estero potrebbe comportare grandi perdite per Fisco e assicurazioni.
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Se le aziende dovessero davvero rimanere escluse dagli incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni (come si legge nelle bozze del Dpcm), si rischia di perdere tantissime immatricolazioni in Italia.
E non solo perché le aziende rischiano di non potersi permettere di rinnovare il parco auto (l’anno scorso le aziende hanno coperto il 37,5% del totale delle vendite in Italia), ma perché, a causa della sovrapposizioni di diverse novità legislative, molte potrebbero decidere di correre all’estero. Come? Sfruttando la Legge europea numero 238/2021, che ha modificato gli articoli 93, 94, 132 e 196 del Codice della strada e che dà il via libera ai “furbetti delle targhe estere”.
Ovviamente, non è un fenomeno che potrebbe coinvolgere solo le aziende, perché anche i privati potranno usufruire del nuovo regime in vigore dal 18 marzo. Vediamo di cosa si tratta e soprattutto chi può guadagnarci e chi ci rimetterà.
IL NUOVO REGIME: OK ALLE TARGHE ESTERE
In sostanza mentre fino al 31 gennaio 2022 vigeva il divieto di guidare sul territorio nazionale veicoli con targa estera ai residenti in Italia da più di 60 giorni, oggi invece chi risiede da più di 60 giorni nel nostro Paese è obbligato ad immatricolare con targa italiana il proprio veicolo (articolo 93-bis). Ma questo vale solo se conducente e proprietario sono la stessa persona.
Il nuovo regime prendere infatti che l’obbligo di immatricolazione in Italia cada in caso in cui il conducente non coincida con il proprietario residente all’estero. In questo caso è sufficiente avere con sé un documento, con data certa e firmato dal proprietario, che attesti a che titolo e per quanto tempo il conducente potrà utilizzare la vettura su suolo Italiano.
Se la disponibilità del mezzo “supera un periodo di 30 giorni, anche non continuativi, nell’anno solare”, si dovrà registrate al Pra nel nuovo Registro veicoli immatricolati all’estero, ossia il Reve.
Leggi Anche: E per le auto italiane all’estero, come funziona?
BASTA UN CONTRATTO E LA REGISTRAZIONE AL REVE
Diventa chiaro quanto sarà facile per le aziende sfruttare questa opportunità: basta poter documentare un comodato, un noleggio o un leasing con un operatore straniero, iscrivere il veicolo al Reve, per poter usufruire dei vantaggi (che vedremo di seguito) della nuova legge.
Attenzione alle multe
Prima dei vantaggi, è bene tenere a mente che comunque con il nuovo regime le multe potranno essere notificate all’indirizzo italiano dell’utilizzatore del mezzo, fornito alla registrazione al Reve, e dovranno essere pagate.
Leggi Anche: Come funziona l’immatricolazione? Info, costi e tempistiche.
I VANTAGGI DELLE TARGHE ESTERE
Veniamo a tutti i vantaggi della targa estera:
- non è richiesto il pagamento dell’Ipt (Imposta provinciale di trascrizione):
- non è richiesto il pagamento del bollo auto e dell’eventuale superbollo;
- la polizza assicurativa è ovviamente rilasciata nel Paese di immatricolazione, quindi alle Province non va l’imposta sulla Rc auto (fonte di introiti importantissima), e l’automobilista potrà usufruire di premi assicurativi decisamente più economici;
- l’Iva è in molti Paesi inferiore a quella italiana e si potrebbe riuscire ad accedere ad un incentivo all’acquisto (ma bisogna prendere in considerazione tasse sull’immatricolazione, molto alte in alcuni Stati).
Dove è più bassa l’Iva?
L’Iva sul prezzo di listino dell’auto è più bassa in diversi Paesi, ecco quali:
- 27%: Ungheria;
- 25%: Danimarca, Croazia, Svezia;
- 24%: Finlandia, Grecia;
- 23%: Irlanda, Polonia, Portogallo;
- 22%: Italia, Slovenia;
- 21%: Belgio, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Spagna, Repubblica Ceca;
- 20%: Austria, Bulgaria, Estonia, Francia, Slovacchia;
- 19%: Cipro, Germania, Romania;
- 18%: Malta;
- 17%: Lussemburgo.
CI SI METTE ANCHE IL NOLEGGIO
Attenzione però: le nuove regole del Codice della strada valgono anche per il noleggio. Polizia e Aci nella circolare del 15 marzo hanno infatti interpretato la norma in modo da ammettere la possibilità per gli operatori di dare in noleggio in Italia anche veicoli che essi stessi hanno preso a noleggio all’estero.
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