Quando è nato il premio Car Of The Year?
Il premio Car Of The Year è il più importante concorso automotive in Europa, in grado di anticipare i successi e lanciare tendenze. La sua storia comincia nel 1964, quando le principali riviste del settore, in Europa, si sono riunite per cercare l'auto che rappresentasse al meglio innovazione, popolarità e stile.
In questo articolo
Tra circa un mese, scopriremo quale sarà l’auto a vincere il premio Car Of The Year 2021, tra le sette candidate di quest’anno. Quella del 2021 è però la 57esima edizione di un concorso prestigioso e longevo, che nasce negli anni Sessanta per premiare le auto più innovative e convenienti del mercato europeo.
Nato nel 1964, il premio è il più prestigioso in Europa per quanto riguarda il settore automotive, e si tiene tradizionalmente in occasione del Salone di Ginevra. Si è sempre distinto per la volontà di premiare auto popolari, sia per il successo che per il prezzo, ma anche innovative per quanto riguarda le propulsioni e i consumi.
Vediamo la sua storia.
Leggi Anche: Le finaliste del Women’s World Car of The Year
CAR OF THE YEAR: IL PREMIO DELLE RIVISTE
Come detto, il premio Car Of The Year è nato nel 1964 per volontà di alcune delle più influenti e celebri riviste del settore, come AutoVisie, Quattroruote, Stern e Vi Bilägare. A turno, i magazine hanno curato l’organizzazione del premio, invitando i giornalisti più autorevoli del settore.
Nella prima edizione, i pochi giurati presenti dimostrarono fin da subito quello che è sempre stato l’andamento e la tendenza della rivista: premiare auto concrete, dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, e che portassero sul mercato qualcosa di nuovo, a livello di design, di propulsione o di filosofia.
Per questo, la prima auto a vincere il premio fu la Rover 2000, auto appena lanciata dalla casa britannica che ottenne un enorme successo di pubblico, per le linee moderne ed eleganti, che superarono anche quelle dell’altra favorita, la Mercedes 600.
La caratteristica dei giornalisti e dei giurati del premio è sempre stata quella di anticipare il successo commerciale di un’auto. Ne abbiamo esempi concreti e molto recenti, come Peugeot 3008 o Volvo XC40, due crossover tra i più venduti in Europa nel settore.
Negli anni, l’importanza è cresciuta a tal punto che, per esempio, nel 2005 la giuria era composta di 58 giornalisti provenienti da 22 nazioni diverse.
Leggi Anche: World Car of The Year 2020, KIA Telluride ha la meglio su Mazda
COME FUNZIONA IL PREMIO
Oggi gli organizzatori del premio sono le riviste:
- Auto (Italia)
- Autocar (UK)
- Autopista (Spagna)
- Autovisie (Paesi Bassi)
- L’Automobile Magazine (Francia)
- Stern (Germania)
- Vi Bilägare (Svezia).
Come candidate, le riviste scelgono sempre modelli commercializzati in almeno 5 nazioni europee nel corso dell’anno, mentre la valutazione segue criteri di comfort, design, sicurezza, economicità e rispetto per l’ambiente.
Dai primi modelli selezionati, si arriva a sette finaliste che sono ammesse all’elezione della vincitrice. Tutti i giurati hanno a disposizione 25 punti da distribuire alle 7 finaliste, e un massimo di 10 da dare alla prima scelta.
CAR OF THE YEAR: UNA SFIDA TRA ITALIA, FRANCIA E GERMANIA
Nel corso degli anni, il concorso ha visto una competizione soprattutto tra costruttori italiani, francesi e tedeschi. L’Italia è infatti è una delle Nazioni che ha portato a casa più vittorie, grazie a Fiat, il marchio che in assoluto ne ha conseguite di più; e alle vittorie di Alfa Romeo (2) e Lancia (1).
Subito dietro la Germania, con i successi di Volkswagen (3) Audi (2) e soprattutto Opel (5), e che però sarebbe da ritenere davanti al Bel Paese tenendo conto delle 5 vittorie di Ford, che in Europa ha sede e produce in Germania.
Senza considerare Ford tedesca, è la Francia la Nazione con più vittorie, con 17 auto Car Of The Year: Peugeot e Renault hanno entrambe vinto 6 volte, Citroën 3 e 2 la defunta Simca.
Leggi Anche: Le 6 auto Peugeot elette “Car of the Year”, dalla 504 del 1969 alla 208 del 2020
ALCUNE ECCEZIONI DI LUSSO
La forte presenza, in cima alla classifica, di marchi generalisti come Fiat, Renault e Opel non deve sorprendere: come si diceva, il premio Car Of The Year ha sempre privilegiato auto economiche e popolari. Tuttavia, non sono mancate eccezioni.
Per esempio, nel 1974 fu eletta Car Of The Year Mercedes 450 S, che tolse il titolo all’originale Fiat X1/9. 4 anni dopo, vinse il titolo un’auto davvero di lusso, oltre che supersportiva: Porsche 928. Più di recente, invece, un’auto di lusso vincitrice del titolo è stata Jaguar I-Pace, Car Of The Year nel 2019.
Leggi Anche: Le 7 finaliste del Car Of The Year 2019
FORTE ATTENZIONE ALL’INNOVAZIONE
I giuristi del premio Car Of The Year hanno anche premiato l’innovazione e la sostenibilità a livello di propulsione, e come detto tendono ad anticipare le tendenze.
Non è un caso, che nel 2005 il titolo fu dato a Toyota Prius, prima ibrida a vincere il concorso quando ancora la propulsione ibrida non era una tendenza e, soprattutto, se ne parlava poco.
Nel 2011 c’è stata una seconda svolta: vinse il titolo Nissan Leaf, prima vettura completamente elettrica ad ottenere il titolo di Car Of The Year. Nel 2012, invece, vinse la Opel Apera/Chevrolet Volt, con la sua propulsione ibrida plug-in.