Stretta sul bonus alle auto elettriche, il governo fissa i limiti per richiederlo
Insieme al rinnovo del bonus che prevede un extra sconto del 40%, arrivano i paletti per ottenere l'incentivo "classico": una sola richiesta per nucleo familiare. Tra le proposte avanzate alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera anche proposte non "green". Eccole
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Da poco riapprovato con la Legge di Bilancio 2022, al bonus per l’acquisto di auto elettriche sono già stati posti degli sbarramenti. Un emendamento al decreto infrastrutture, infatti, limita gli incentivi a un solo componente per ogni nucleo familiare.
COS’ALTRO CAMBIA PER GLI INCENTIVI EV
La modifica al disegno approvato nelle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera non muta invece gli altri criteri per l’erogazione del bonus. Previsto anche un limite complessivo massimo di spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2021.
Ed è stato anche approvato, per la seconda volta, lo sconto del 40% su base del reddito: tetto Isee a 30 mila euro l’anno per poterne beneficiare. Valido solo per l’acquisto veicoli con un prezzo, sul listino, inferiore ai 30mila euro (da richiedere entro il 31 dicembre 2021, anche in locazione finanziaria).
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IN PENSIONE I VECCHI BUS INQUINANTI
La commissione ha anche approvato, al via già dal prossimo giugno, il pensionamento degli autobus a benzina e gasolio (di cui Fleet Magazine vi aveva già parlato qui), che saranno sostituiti con “mezzi su gomma ad alimentazione alternativa”.
I mostri delle emissioni, gli Euro 1, saranno i primi a uscire dal parco del trasporto pubblico locale, a partire dal prossimo giugno. Poi sarà la volta di Euro 2 ci, a gennaio 2023, e per gli Euro 3 ci sarà tempo fino al 2024.
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UN ITALIANO SU QUATTRO HA RISCHIATO DI RIMANERE A PIEDI
Lo stesso emendamento, avrebbe voluto vietare non solo i mezzi pubblici, ma anche le auto private considerate troppo inquinanti.
Quindi le Euro 1 (ad oggi 1,9 milioni di esemplari), le Euro 2 (circa 2,8 milioni) e le Euro 3 (altri 4,3 milioni). Per un totale di poco più di 9 milioni di veicoli, una buona fetta dei quasi 39 che circolano quotidianamente per le strade del Bel Paese.
E se un italiano su quattro si sarebbe trovato “appiedato” entro 26 mesi, i proprietari di Euro 0, le macchine non catalizzate immatricolate fino al 1992, pari a circa 1,4 milioni, non ne avrebbero risentito affatto. La proposta infatti rimette a un successivo decreto “i casi di esclusione dal predetto divieto per particolari caratteristiche di veicoli di carattere storico o destinati a usi particolari”.
NON SOLO PROPOSTE GREEN
Altre due proposte in via di approvazione, non legate alle tematiche green, sono state avanzate. La prima, quella di istituire, l’8 ottobre, la Giornata nazionale per non dimenticare le vittime degli incidenti stradali. La data sarebbe occasione ogni anno per sensibilizzare l’opinione pubblica alla sicurezza nel trasporto.
Viene poi il divieto di esporre “sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso, dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere, alle abilità fisiche e psichiche“.
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