Smart working e Super Green Pass al lavoro: ecco cosa cambia
Ecco le nuove norme stabilite dal Decreto: smart working per Pubblica Amministrazione e privati; obbligo vaccinale per gli over 50 e dal 15 febbraio Super Green Pass sul luogo di lavoro.
In questo articolo
La pandemia non si arresta e il Governo, come abbiamo anticipato nei giorni scorsi, ha varato nuove misure per contenere il diffondersi dei contagi. Aggiornate le modalità di rientro dalle ferie, sui banchi e in ufficio. Ecco cosa prevede il testo del Decreto Legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Previsto un nuovo obbligo vaccinale e il ritorno allo smart working, lì dove possibile, per pubblico e privato. Da oggi, nella maggior parte delle Regioni, si rientra anche a scuola.
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LE REGOLE PER IL RIENTRO DALLE VACANZE
Ecco cosa prevede il Decreto in sintesi:
- Obbligo vaccinale per gli over 50 italiani e stranieri residenti in Italia,
- Un DPCM con l’elenco delle attività alle quali si potrà accedere senza green pass base e super green pass,
- Le sanzioni per chi trasgredisce l’obbligo di vaccino e per chi accede senza certificato verde nei luoghi in cui è previsto l’utilizzo.
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Super Green Pass al lavoro
Dal prossimo 15 febbraio è stato istituito l’obbligo di Green Pass rafforzato per tutti i lavoratori (pubblici e privati) e i liberi professionisti sopra i 50 anni, per i quali è scattato l’obbligo vaccinale.
Chi non è ancora vaccinato dovrà effettuare la prima dose entro il 31 gennaio per ottenere un green pass rafforzato valido a partire da metà del mese successivo. Ci sarà ovviamente una corsia preferenziale per consentire agli oltre 2,2 milioni di over 50 non vaccinati di immunizzarsi in tempo ed evitare le sanzioni.
Le sanzioni
Per chi trasgredisce, sono ovviamente previste multe: 100 euro una tantum a partire dal primo febbraio da parte dell’Agenzia delle Entrate per gli over 50 che non si vaccinano, e una sanzione da 400 a 1000 euro per chi accede senza green pass alle attività e ai servizi in cui è previsto l’utilizzo.
Dove sono obbligatori green pass e super green pass
Da oggi, 10 gennaio, il super green pass diventa obbligatorio in diversi luoghi e attività commerciali:
- tutti i mezzi di trasporto pubblici (treni, aerei, pullman, navi, bus, metro, tram);
- ristoranti all’aperto;
- musei;
- piscine al chiuso e all’aperto;
- palestre;
- centri termali e parchi divertimento;
- alberghi e strutture ricettive;
- feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (come battesimi o matrimoni);
- sagre, fiere e congressi;
- impianti sciistici;
- sport di squadra al chiuso e all’aperto;
- centri culturali, sociali e ricreativi per le attività al chiuso all’aperto;
- sale gioco, sale bingo e casinò.
Il green pass (ottenibile anche con tampone), invece, dal 20 gennaio è obbligatorio:
- per andare da parrucchieri e barbieri;
- per andare nei centri estetici.
Dal primo febbraio, invece, il green pass sarà esteso anche:
- negli uffici pubblici;
- in Posta;
- in banca o in uffici finanziari;
- nelle attività commerciali (ossia i negozi).
Fanno eccezione, ovviamente, le attività necessarie per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona (come farmacie e supermercati), alle quali si potrà accedere liberamente.
Smart Working
Il governo Draghi, da oggi, torna poi a puntare in maniera massiccia sullo smart working e sul lavoro flessibile per contenere i contagi negli uffici. Il provvedimento riguarda tanto il settore pubblico che quello privato, basandosi sulle regole già in vigore.
La circolare raccomanda “il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o a modalità a distanza, ferma la necessità che il datore di lavoro garantisca adeguate condizioni di supporto al lavoratore e alla sua attività (assistenza nell’uso delle apparecchiature, modulazione dei tempi di lavoro e delle pause)”.
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