Il superbollo non verrà abolito
La sovrattassa di possesso obbligatoria per i veicoli che sforano la potenza di 185 kW, istituita nel 2011, non verrà abrogata. Anche nel 2022, quindi, c'è chi dovrà pagare il "superbollo".
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Sono centinaia le auto soggette al superbollo, la sovrattassa di possesso obbligatoria per i veicoli che sforano la potenza di 185 kW, istituita nel 2011. A maggio si era parlato di una possibile abolizione, ma oggi arriva il deciso no del Senato.
Il superbollo quindi va pagato. La decisione è arrivata a margine dell’esame del decreto fiscale. Le commissioni riunite Finanze e Lavoro hanno infatti rifiutato dell’emendamento abrogativo che era stato presentato (questa volta) da alcuni senatori di Fratelli d’Italia.
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É DA OLTRE 10 ANNI SI PAGA IL SUPERBOLLO
L’imposta sulle auto più potenti è stata istituita nel 2011 dall’allora governo Berlusconi. Il superbollo era stato pensando come un “extra” alla tassa automobilistica standard, ossia il bollo auto, da aggiungere a quello delle auto con potenza superiore a 225 kW (306 CV).
Nnel 2012 arrivò una prima modifica, da parte dell’esecutivo di Mario Monti, che ne ampliò l’applicabilità. La soglia d’ingresso è così passata all’attuale 185 kW (252 CV). L’importo poi era passato da 10 a 20 euro per ogni kW sopra i 185 kW, introducendo però un meccanismo a scalare in proporzione con l’invecchiamento dell’auto. Il superbollo si sarebbe azzerato dopo vent’anni.
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UN MICROPRELIEVO (NON) SACRIFICABILE
Sull’abolizione del superbollo ci hanno sperato in tanti (sia privati che imprese proprietarie di flotte aziendali). E non a torto: già alcuni mesi fa la tassa era stata inserita, dalle stesse commissioni Finanze di Camera e Senato che oggi l’hanno però confermata, nell’elenco dei cosiddetti microprelievi non significativi.
Ciò significa che, secondo il Parlamento, la tassa non costituirebbe per lo Stato una fonte di entrate necessaria, che poteva essere abolita.
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GETTITO MEDIO DI 113 MILIONI ALL’ANNO
Infatti, il superbollo ha generato entrate nelle casse dello Stato di poco più di 100 milioni di euro.
L’ultimo dato disponibile risale al 2019, quando il gettito del superbollo è stato di 127,5 milioni di euro, ai quali si aggiungono 17,7 milioni di euro relativi ad atti di accertamento, sanzioni e interessi.
Quello dell’ultimo anno pre pandemico è un gettito che ha segnato +8,7% rispetto al 2018. Un addizionale erariale a beneficio delle casse dello Stato di quasi 903 milioni di euro complessivi tra il 2012 e il 2019, quindi in media circa 113 milioni all’anno.
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