Elettrificazione: il Covid non ha rallentato i progetti dei concessionari
Una survey che abbiamo condotto su un campione di 40 dealer testimonia che l'elettrificazione è una frontiera aperta per i concessionari e che il processo non si è rallentato con l'avvento del Covid. La telematica, invece, un settore ancora agli albori nell'offerta B2C.
In questo articolo
Quali sono stati gli impatti del Covid sul processo di elettrificazione delle concessionarie? Siamo partiti da questa domanda per aggiornare la nostra survey Concessionari e nuova mobilità che avevamo ideato e condotto la scorsa primavera su un campione di 40 dealer.
Nell’indagine abbiamo affrontato due temi di straordinaria attualità per i dealer: l’elettrificazione, appunto, che è un processo avviato ormai da qualche anno e che proseguirà sicuramente anche dopo il Covid, e la telematica, un ambito che le flotte aziendali conoscono già molto bene, ma che comincia a diventare significativo anche per i privati. Dall’inchiesta che abbiamo effettuato a novembre 2020 emerge che la pandemia non ha avuto conseguenze sull’appeal delle auto elettriche e ibride in concessionaria. Anzi, in alcune realtà lo ha aumentato.
Approfondisci: guarda i risultati completi della survey
IL CAMPIONE
La survey è stata effettuata su un campione di 40 dealer, il 65% dei quali operano al Nord del Paese, il 20% al Centro e il 15% al Sud. Si tratta di un campione variegato (grandi, medi e piccoli) e altamente rappresentativo, come dimostrano i dati aggregati: oltre 300 sedi rappresentate e quasi 450mila veicoli venduti in totale.
SURVEY CONCESSIONARI E NUOVA MOBILITÀ
ELETTRIFICAZIONE
Dalla domanda “quali impatti ha avuto il Covid sul processo di elettrificazione della tua azienda?” è emerso che i dati raccolti qualche mese fa sono ancora estremamente attuali. Vediamo perchè.
Gli impatti del Covid
Per la maggior parte dei dealer il Covid non ha avuto impatti sul processo di elettrificazione. Il 71% degli intervistati ci ha confermato che non ci sono stati impatti sulle vendite delle auto elettriche e ibride, anche se occorre fare un distinguo tra due realtà, i tanti dealer che avevano già iniziato a vendere questi veicoli e alcuni – per la verità pochi – che tuttora non hanno ancora prodotto elettrico e ibrido negli showroom. In generale, la sensazione è che l’elettrificazione delle concessionarie sia un processo slegato dalla pandemia.
Il 10% dei dealer ha addirittura confidato che il processo di elettrificazione si è accelerato a causa delle crescenti richieste di EV, Hev e Phev, mentre solo il 19% ha dichiarato di aver avuto un rallentamento nelle vendite, causato dai ritardi nell’arrivo dei modelli a causa del Coronavirus.
Anche per quanto riguarda il post vendita delle auto elettriche e ibride, il 71% dei dealer ha dichiarato di aver proseguito nei progetti di adeguamento delle strutture in officina e di formazione dei tecnici. Solo qualcuno ha lamentato un leggero effetto della pandemia a livello di strutture e coaching. L’installazione delle infrastrutture di ricarica, invece, è la sfida più grande per i concessionari.
Chi aveva avviato i progetti non li ha certo abbandonati, un paio di dealer li hanno sospesi durante e nel periodo successivo al lockdown, ma poi li hanno ripresi. Risultato: per il 91% dei dealer o non ci sono stati impatti su questo aspetto o c’è stata addirittura un’accelerazione.
Organizzazione per la vendita
I concessionari si stanno organizzando in maniera significativa per vendere le auto elettriche e ibride: il 67% del campione ha un team dedicato alla vendita degli EV, Hev e Phev e addirittura l’87% ha un parco demo per le auto ibride.
Questo perchè i dealer hanno assunto la consapevolezza che, per essere vendute, le auto elettriche e ibride devono essere provate. Non a caso, il 100% degli intervistati propone test drive ai propri clienti.
Corsi di formazione
La stragrande maggioranza dei dealer propone (94%) propone corsi di formazione per la vendita di auto elettriche e ibride, mentre i corsi di formazione post vendita avvengono, nella maggior parte dei casi, ogni sei mesi.
Sulla manutenzione, si gioca una buona fetta di fidelizzazione del clienti: la maggior parte dei concessionari (60%), infatti, smarca gli interventi legati al Service entro i tre giorni.
Installazione punti di ricarica
Se l’offerta prodotto + servizio non è ancora così sviluppata (la stragrande maggioranza dei concessionari non si occupa direttamente dell’installazione delle wall-box a casa dei clienti), i punti di ricarica all’interno dei dealer continuano a crescere – il 91 per cento del campione le aveva installate già prima del Covid e, come abbiamo visto, il processo è continuato -.
Per quanto riguarda le vendite delle auto elettriche e ibride, siamo ancora agli albori: significativo è il 32% degli intervistati che ha dichiarato di non avere EV negli showroom, mentre per la maggior parte dei dealer le vendite delle auto ibride pesano meno del 10% sul totale.
Per quanto riguarda il futuro, tutti i dealer sono convinti che occorra puntare sulle alimentazioni alternative, in particolare sull’ibrido plug-in, e c’è un buon 9% che dichiara che il futuro sarà rappresentato dall’idrogeno. L’ibrido crescerà in maniera maggiore rispetto all’elettrico, ma tutti i nostri interlocutori hanno assunto già prima del Covid una posizione confident, ma allo stesso tempo realistica.
TELEMATICA
La telematica e le sue potenzialità interessano molto ai dealer, ma per ora i servizi sono quasi esclusivamente utilizzati in accompagnamento al pacchetto assicurativo. Domanda e offerta non sono ancora sviluppate in maniera importante, anche perchè, secondo i dealer, i privati vedono ancora la black-box come un’invasione della privacy, oltre che come un vantaggio in termini di costi assicurativi.
E’ significativo che i concessionari non sfruttino i dati per la manutenzione predittiva, anche se, in ottica futura, la telematica viene vista come uno strumento di fidelizzazione del cliente.
(Questo contenuto è tratto da DealerLink, il principale portale di informazione per i concessionari)