La Svizzera stacca la corrente alle elettriche
"Lasciate la Tesla in garage e prendere l'autobus": questa la provocazione (che però sta spaventando davvero) ai proprietari elvetici di auto elettriche. La Svizzera, infatti, sembra nella direzione di centellinare la corrente per le EV.
In questo articolo
Abbiamo già parlato dei rischi legati alla ricarica delle auto elettriche quando in inverno ci troveremo nel pieno della crisi energetica, ma in Svizzera i proprietari di EV rischiano di essere messi anche peggio.
Capiamo cosa succede oltralpe (per essere pronti all’ipotesi che accada anche in Italia).
“DIVIETO DISCRIMINATORIO, SI RISPARMI SU ALTRO”
Albert Rösti, lobbista democentrista del Palazzo Federale, ha spiegato a Tages-Anzeiger: “La possibilità di un divieto temporaneo di circolazione mi trova estremamente contrario, la libertà di movimento individuale è fondamentale. Chi ha un’auto elettrica deve potersi recare al lavoro come tutti, una discriminazione di questo tipo non è concepibile”.
Rösti chiarisce anche un punto rilevante: “Se c’è da risparmiare, lo si faccia su riscaldamento e illuminazione“.
QUANTE SONO E QUANTO CONSUMANO LE EV SVIZZERE
In Svizzera circa l’1,5% del parco auto è elettrificato. Ovvero, nel 2021, le strade elvetiche vedevano sfrecciare circa 70.200 vetture a ricarica elettrica, mentre nel 2022 sono state 34.361 le nuove immatricolazioni elettrificate (22.302 auto elettriche e 12.059 ibride plug-in).
Dati alla mano, l’Ufam – Ufficio federale dell’ambiente della Confederazione Svizzera – ha mostrato che solo lo 0,4% della corrente consumata dai cantoni è destinata alle e-auto. Di contro, nel 2021 la luce ne ha consumata il 12% e l’acqua calda il 5%. Un pesce piccolo da prendere, nel mare del risparmio.
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SI PENSI ALLA TASSA DI CIRCOLAZIONE
Lo stesso Albert Rösti, comunque, sottolinea che bisogna iniziare a pensare seriamente alle auto elettriche. Non limitandone l’uso, ovviamente, ma mettendole “a regime”. Dove il regime è la tassa di circolazione e la limitazione alle sovvenzioni.
Dai fondi così racimolati si potrebbe attingere per lo sviluppo dell’infrastruttura elettrica: “In questo modo si può evitare un collo di bottiglia che, in futuro, bloccherà il pieno sviluppo della mobilità elettrica”.
UNA PROPOSTA DEI VERDI
Fa strano, poi, pensare che l’idea di bloccare le auto elettriche in Svizzera arrivi proprio dai Verdi, che fino a poco tempo spingevano l’acceleratore sulla transizione. Lo spauracchio giustificato della crisi dell’energia e le previsioni di un consumo troppo elevato hanno portato il partito ecologista a chiedere di rinunciare a qualche ricarica in favore dei mezzi pubblici.
Il consigliere nazionale dei Verdi Kurt Egger ha chiarito: “Se in Svizzera ci sarà ancora più bisogno di elettricità, ai proprietari di auto elettriche non dovrebbe essere permesso ricaricare le auto“, dato che, secondo lui, “un terzo o la metà del consumo annuale di elettricità di una famiglia è dovuto alle auto elettriche”.
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LA TESLA IN GARAGE, PRENDETE L’AUTOBUS
Anche la consigliera nazionale dei Verdi Katharina Prelicz-Huber è della stessa opinione, ma propone un’alternativa a quelle costose auto elettriche che i concittadini dovrebbero lasciare in garage: “Indipendentemente dal fatto che si tratti del dannoso motore a combustione interna o della più ecologica auto elettrica, la popolazione deve passare al trasporto pubblico, alla bicicletta o al camminare, quando possibile”.
Insomma, i mezzi pubblici sono meglio della tua Tesla nuova che hai pagato uno sproposito o se ti trovi costretto dalle nuove normative europee a comprarne una.
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