Costi dell’auto elettrica, Tavares: “Serve il contributo anche dei fornitori”
Come assorbire il costo superiore della produzione di un'auto elettrica? Circa il 50% di costo in più rispetto a un'auto endotermica, da "neutralizzare" tra costruttori, fornitori e incentivi
L’auto elettrica costa. Costa produrla, costa acquistarla, costa fare il rifornimento. Tre passaggi sui quali varrebbe la pena esaminare le condizioni attuali e le prospettive, per segnalare come il mercato, in assenza di massicce campagne di incentivi, non sia ancora in grado di reggersi da sé. Incentivi che non possono essere di certo un infinito sostenere una transizione sulla mobilità che si arricchisce di distinguo sempre più.
I COSTI DELL’AUTO ELETTRICA
Produrre le auto elettriche ha un costo superiore per le case automobilistiche, in larga parte dettato dalla componente del costo delle materie prime necessarie a produrre le batterie (scopri le varie tecnologie disponibili). La tendenza è di progressiva e costante riduzione del prezzo in euro per kWh, relativamente alle batterie agli ioni di litio. Cali che dovranno necessariamente riflettersi sui prezzi di listino.
GLI SFORZI DEI FORNITORI
Chi chiama a fare la propria parte ai fornitori di componenti è Carlos Tavares. L’a.d. Stellantis è noto quanto sia in prima linea per la posizione di realtà circa una mobilità elettrica destinata a escludere ampie fasce della popolazione europea in futuro, se si andrà ostinatamente con le posizioni miopi del piano Fit for 55 sbandierato dall’Europa (leggi le critiche di Tavares).
A margine della presentazione dei risultati finanziari del Gruppo nel 2021, Tavares è tornato sulla questione del maggior costo di produzione di un’auto elettrica.
C’è la necessità per i costruttori di essere supportati dai fornitori nell’assorbire parte di questo “extra”, in modo da garantire prezzi di listino sostenibili.
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“Abbiamo bisogno che contribuiscano i nostri costruttori. Non è una sorpresa che quando ti trovi a dover assorbire i 50% dei costi addizionali derivanti dall’elettrificazione, i tuoi fornitori devono essere importanti collaboratori a questo extra”, le parole di Tavares, che ha evidenziato come l’85% del valore di un’auto che lascia la fabbrica sia in componenti da fornitori esterni.
UNA CORSA A RIDURRE I PREZZI
Costruttori da un lato, fornitori dall’altro, mano pubblica quale ulteriore (fondamentale) intervento a incentivare l’acquisto (qui trovi il piano del governo italiano) e sostenere una fetta dell’incremento di prezzo di una produzione di auto elettriche. Più leve da attuare, non senza interrogativi, a partire da quelli di finanza pubblica.
“Questa dei prossimi 5 anni sarà prevalentemente una corsa alla riduzione dei costi per proteggere l’accessibilità, in termini di protezione dell’ampiezza dei mercati. Così potremo tenere le classi medie sul mercato delle auto nuove”, ha aggiunto Tavares.