7 giorni con Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, il test drive della berlina sportiva da 510 CV: “Patrimonio Nazionale”
L’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio è un’auto molto vistosa: l'espressione, portata alle estreme conseguenze, di una berlina ad altissime prestazioni. Sotto al cofano, c’è un 2.9 V6 biturbo da 510 CV. Ecco il diario dei nostri 7 giorni al volante dell’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio.
In questo articolo
- TEST DRIVE ALFA ROMEO GIULIA QUADRIFOGLIO
- LE EMOZIONI DI ALFA ROMEO GIULIA QUADRIFOGLIO
- I FRENI CARBO-CERAMICI DI ALFA ROMEO GIULIA QUADRIFOGLIO
- LE PRESTAZIONI DI ALFA ROMEO GIULIA QUADRIFOGLIO
- LE DOTAZIONI DI ALFA ROMEO GIULIA QUADRIFOGLIO
- IN VIAGGIO CON ALFA ROMEO GIULIA QUADRIFOGLIO
- IL MOTORE DI ALFA ROMEO GIULIA QUADRIFOGLIO
IN VIAGGIO CON ALFA ROMEO GIULIA QUADRIFOGLIO
Venerdì
Ogni giorno che passa la simbiosi aumenta. E provi nostalgia anticipata perché sai che ti mancherà. Tutti i colleghi che porto in giro sentono il dovere di esprimersi, di misurarsi con la Giulia Quadrifoglio. C’è chi non resiste a fare i conti, per capire il suo costo di gestione mensile, semmai fosse un’auto, tutto sommato, alla portata di molti.
Eh sì, sulla quest’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio si sogna, si lavora di fantasia. È italiana, è un po’ biscione e un po’ cavallino rampante. Ha personalità, tutta la potenza che vuoi, una comodità inattesa e insospettabile.
La qualità delle sospensioni fa sì che i dossi artificiali siano tutt’altro che fastidiosi, ma al tempo stesso quando impugni il volante con decisione e giri di scatto senti una risposta semplicemente fantastica: facile, sicura, segue i tuoi comandi.
Oltretutto il volante con parte alta in Alcantara e parte bassa in carbonio è una goduria: non troppo imbottito, appena appiattito alla base, perfetto. Insieme alle poltrone elettriche, con piano basculante, sottocoscia estensibili, fianchetti regolabili e riscaldamento, ti fa sentire tutt’uno con la macchina e la sua meccanica.
E quelle palette di alluminio fisse al piantone sono una vera dichiarazione d’indipendenza nazionale sullo strapotere straniero in fatto di berline stradali ad alte prestazioni.